🥀 Capitolo Decimo 🥀

44 3 0
                                    

Quel giorno era parecchio nuvoloso, non si vedeva nemmeno il più piccolo raggio di sole.

Kojiro camminava senza indugio, a passo svelto, lungo i marciapiedi del paesino dove aveva appena provato Genzo, in braccio, correndo per tutto il bosco per arrivare prima.

Genzo gli camminava accanto, aveva lo sguardo basso.

Poteva sentire su di sé gli sguardi dei passanti, che lo giudicavano.

Era sparito per quasi due settimane, si dovevano essere chiesti dove fosse andato, anche se a nessuno era davvero importato.

E ora era tornato, nel suo paesino, al fianco di quel vampiro innaturalmente bello, conscio di avere uno sguardo disperato.

Lo sguardo di Kojiro invece era impassibile, non guardava nessuno, non gli importava di nessuno se non di Genzo che gli camminava a fianco, silenziosamente.

Il ragazzo si ferma appena arrivarono a casa sua, fermandosi davanti alla porta.

<< Siamo arrivati >> mormorò Genzo.

Dietro di loro, lungo i marciapiedi, camminavano parecchie persone, che guardavano il ragazzo scomparso appena tornato come se non fosse mai sparito.

Kojiro osservò la piccola casa dove Genzo era stato abbandonato.

<< Casa tua? >> chiese il vampiro, osservando il viso contratto di Genzo.

Non voleva separarsi da lui, questa era la verità, anche se sapeva cosa fosse meglio fare, lasciarlo lì, con il fratello minore.

<< Eh già... >> Genzo aveva la voce incrinata, profondamente imbarazzato.

Nessuno dei due aveva voglia di salutarsi.

Il ragazzo si dondolò leggermente da un tallone all'altro, nervosamente.

<< Beh... Senti posso accompagnarti all'ospedale a vedere tuo fratello, prima di andare via? >> domandò Kojiro, serrando le labbra.

Genzo sorrise tristemente, annuendo.

Stavano solo ritardando la loro separazione.

<< Va bene >> mormorò Genzo.

Kojiro lo prese per una mano, facendolo avvampare leggermente, era gelida.

L'umano strinse le loro dita tra di loro, non gli interessava se gli abitanti di quel paesino l'avessero visto, mano nella mano con quel bel ragazzo che presto sarebbe sparito come un sogno al risveglio.

<< Fammi strada >> commentò Kojiro, stringendo la mano di Genzo nella sua.

Erano i loro ultimi istanti insieme.

I due camminatori in silenzio, fin all'ospedale.

I due ragazzi vi entrarono, in silenzio, la sala d'attesa era poco affilata.

Genzo si avvicinò ad uno dei medici, per chiedergli di Kai.

<< Mi chiamo Genzo Wakabayashi, sto cercando mio fratello minore, Kai >> spiegò Genzo esitante.

Kojiro restò in silenzio.

Il medico annuì, avvinandocisi ad una delle postazioni oltre al bancone per le informazioni, cercando nel database dell'ospedale un paziente corrispondente a quel nome.

<< Mh... >> il medico rifletté qualche istante, prima di alzare uno sguardo esitante verso Genzo.

<< Qui mi risulta solo un Kai Wakabayashi >> spiegò lui.

Umanità || CTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora