Capitolo 1

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Io sono Arianna, una ragazza abbastanza semplice. Ho 14 anni e ho i capelli castani e sono lunghi fino a dopo la spalla, vicino alle costole. Ho gli occhi grandi di color verde, un verde spento. È da un po' che ho la passione per l'equitazione e in generale i cavalli, che ha anche mia sorella Sara che ha 12 anni, però neanche lei ha mai provato. Mia mamma quando aveva la mia età montava a cavallo fino all'età di 35 anni, ma adesso che è "vecchia" non può più montare per un problema all'anca, e adesso si accontenta di fare la cassiera lasciando il suo sogno di tornare a cavallo nel cassetto. Mio padre invece fa il maestro di nuoto ad un corso di bambini, quindi peggio mi sento.
Oggi però è un nuovo giorno, una domenica splendente che dobbiamo sprecare per andare ad un'agriturismo con degli amici dei miei genitori.
Mi preparai a fatica, ricordo che non volevo alzarmi dal mio comodissimo letto a castello, dove Sarà dormiva sotto e io sopra.
-Buongiorno Ari- mi disse Sara con una voce abbastanza sveglia, al contrario di quella moscia che ha quando si sveglia.
-Buongiorno Sa- dissi con voce un po' più assonnata della sua. Io la chiamo 'Sa' per abbreviare il suo nome che di solito non ha soprannomi.
-Ho una bella notizia per te, ma ti informerò solo quando scenderemo entrambe dal letto per fare colazione- vocabolario forbito questa ragazzina. Poi aggiunge:
-Quindi muoviti, poi decidi se te la dico io o mamma e papà, a dopo!-
La guardai con faccia abbastanza stranita mentre scendeva le scale.
-Contenta lei.- pensai tra me e me, poi feci spallucce e tornai al presente.
Prima di lavarmi mi vestii con un paio di leggins neri, una felpa rossa della Duff e le mie bellissime converse bianche. Mentre aprii il cassetto per prendere un paio di calzini vidi una mia vecchia foto con mia madre a cavallo, avrò avuto 2-3 anni.
Non l'avevo mai vista, ma tanto non posso continuare ad andare a cavallo. La felicità che avevo prima alla vista di quella foto scomparve.
La rigettai lì dov'era poggiata, o meglio, buttata, e velocemente scesi le scale.
-Buongiorno Ari.- dissero i miei in coro.
-Sara ti ha già detto la bella notizia?- aggiunse mia madre.
-Ehm, me ne ha parlato, ma ancora non mi ha detto i particolari.-
-Mamma fai te, io sono troppo felice per dirglielo.- dice Sara.
-Dev'essere qualcosa di davvero bello allora- pensai.
-Allora... In quell'agriturismo avrai la possibilità di montare a cavallo!- mi dice mia mamma.
Li guardai tipo come si guarda un cucciolo di cane e stavo per andargli addosso prima dell'intervento di mio padre;
-Eii aspetta un attimo, non è finita qui. Abbiamo già parlato con i nostri amici che sono i proprietari di quell'agriturismo, hanno detto che potrai seguire regolarmente le lezioni!- disse con un tono abbastanza emozionato.
Li abbraccio entrambi e mi metto il giubbotto per poi salire in macchina. Più felice di così!
Io e Sara fra poco per l'emozione sveniamo, ma devo contenermi, finalmente il giorno che aspettavo da una vita è arrivato! Alle parole di papà ci emozionimmo ancora di più:
-Siamo arrivati!-
Menomale che me l'hanno detto prima di partire perchè se no come montavo senza cambio? Lo avevo perchè me lo aveva regalato mia nonna che montava a cavallo quando aveva la mia età, e dopo la sua morte lo tenni davvero con cura.
Scesi dalla macchina e vedemmo una scuderia immensa, però dato che era mattina era letteralmente vuota, ma meglio così, eseguiremo solo io e mia sorella la prova.
Salutiamo i nostri amici -che sinceramente non ho mai visto in vita mia- e quello che dovrebbe essere il mio istruttore. Essi sono amici storici dei miei genitori.
-Sei pronta a montare in sella?- mi chiese.
-Eh Okay.- dissi con un sorrisone in stampato in faccia.
-Però prima dovrei cambiarmi.- aggiunsi
-Certo! Guarda c'è una camera per gli ospiti là dritto e poi a sinistra.-
-Grazie!-
Mentre mi dirigo verso la camera vedi che c'erano immense scuderie con un sacco di cavalli e pony bellissimi.
Mi guardai in giro e vidi un piccolo edificio. Mi diressi lì per cambiarmi.
Aprii la porta e mi tolsi delicatamente la felpa che poi ripiegai e infilai nella borsa.
Rimasi con la maglietta della converse, che mi aveva regalato mia sorella per il compleanno, mi piaceva come regalo e la indossavo spesso. Era a maniche corte perchè sopra avevo la felpa ed era primavera, il clima era mite, quindi non credevo facesse tanto freddo. In effetti lì, che non era molto lontano da casa, non faceva molto freddo, per cui mi sentivo molto a mio agio. Non avevo portato una maglietta di ricambio, avevo intenzione di montare con quella. Però quando stavo per togliermi le scarpe sento un rumore. Mi guardai intorno e non vidi niente. Mi tolsi le scarpe e le infilai nella borsa apposita. Sentii un altro rumore proveniente dal bagno. Pensavo fosse Sara, ma poi mi ricordai che Sara si era cambiata in macchina.
Mi affacciai per vedere se c'era qualcuno o magari qualcosa ma non riuscivo bene vedere. Si vedeva un'ombra, che però non poteva essere di una figura animale come un cane ed un gatto, ma era di un uomo, una figura maschile. Feci un piccolo colpo di tosse per farmi notare e di scatto...
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Ciao! Ho deciso di creare questa storia perchè? volevo fare qualcosa di diverso, ma anche perchè faccio equitazione da molto 8 anni e volevo più o meno raccontare una storia, e preciso che NON è la mia. Mi sono davvero impegnata, quindi spero che vi piaccia!
Alla prossima.♥︎
-Ila

Un sogno in groppaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora