POV:TOUYA
io non credevo nell'amore , è solo una cosa che fa soffrire , porta tristezza .
anche io credevo nell'amore , quello vero quello nei film , ma non esiste , lo ho scoperto a 4 anni quando si è manifestato il mio quirk .
era una giornata calda d'estate , una di quelle calde , quelle che se esci fuori ti sembra di aver corso una maratona , mio padre era in ufficio , e mia madre in cucina nella stanza accanto , io ero in soggiorno a giocare con i pupazzetti degli hero, quando quello di endevor prese fuoco , non un fuoco normale, un fuoco blu , caldo , molto caldo, troppo caldo , l'entusiasmo divenne dolore fino a farmi accasciare a terra , urlando il nome di mia madre.
lei arrivò seguita da mio padre lui la blocco spingendola violentemente contro il muro urlandole qualcosa che io non senti forse per il dolore , forse le grida ,poi tutto divenne nero.
mi sveglia con il sole negli occhi , apri gli occhi sbattendoli più volte cercando di abituarmi alla luce , ero in una stanza bianca , completamente bianca c'era un comodino con un bicchiere d'acqua con un vaso di fiori blu , mi rabbuia vedendo il colore dei fiori , era uguale al mio quirk infondo è stato proprio quello a causarmi quelle ferite.
annusai l'aria , la stanza sapeva di pulito e farmaci realizzai che mi trovavo in un ospedale il mio corpo era coperto di bende mi misi seduto e osservai meglio la stanza in cuoi mi trovavo , c'era un baule ai piedi del letto con probabilmente dentro i miei vestiti , oltre al baule non c'era nientaltro tranne che una finestra che si affacciava sul cortile di un asilo .
mi misi ad osservare i bambini che giovano ad acchiapparello , alcuni avevano già manifestato il loro quirk , c'era un bambino particolarmente veloce con delle ali rosso fuoco , biondo e piuttosto basso , correva in giro prendendo i suoi amici , restai li a guardarlo per diversi minuti poi senti la campanella suonare e i bambini entrare nell'edificio .
mi sdraiai nuovamente nel letto .
il giorno seguente mi sveglia per via delle urla non riuscì a capire di chi fossero per colpa delle medicine che mi avevano dato per alleviare il dolore delle ustioni , apri gli occhi e presi uno specchietto e dal riflesso vidi mio padre tirare uno schiaffo a mia madre , la quale si mise a piangere , ero girato di schiena così non vedevano che gli stavo ascoltando .
enji: è una nullità
Rei: è tuo figlio
E: non volevo un figlio debole , volevo un figlio perfetto e tu cosa mi hai dato un figlio che non può neanche usare il suo quirk, voglio un altro figlio.
R: non dire così, lui ti vuole bene , vuole diventare un eroe ha bisogno del supporto di un padre , non hai idea di come potresti ferirlo facendo un altro figlio.
E. tu non hai potere , ti ricordo che i tuoi genitori ti hanno venduta a me per soldi , servi per un solo scopo il figlio perfetto .
R: hai ragione - disse tra le lacrime
enji usci e si preparo per andare di ronda , seguito da mia madre che probabilmente sarebbe andata in bagno a sciacquarsi il viso prima di incontrare il medico .
le lacrime uscirono interrottamente fino a farmi bruciare gli occhi , se le lacrime hanno un limite io lo ho raggiunto . non sapevo cosa fare , mio padre mi considerava una nullità , non amava veramente mia madre e voleva sostituirmi .
arrivò un dottore che mi diede un farmaco e caddi in un incubo tremendo.
mi svegliai la mattina dopo con la camicia da notte zuppa di sudore , solo il pensiero di quell'orribile incubo faceva venire i brividi , ero in una stanza buia senza finestre con solo la luce fioca della lampadina appesa al soffitto , c'era un comodino con un vaso di papaveri rossi
nell'angolo c'era un letto con delle lenzuola rosse , in centro un tappeto con sopra mia madre in un bagno di sangue con un fiore tra le mani il suo preferito un orchidea blu .
mio padre rideva sopra il suo cadavere con un coltello insanguinato , io ero legato ad una sedia costretto ad osservare tutto senza dire niente, però io non piangevo , non provavo emozioni ero come una bambola , ero quello che mi spaventava .
chiesi ad un infermiera di potermi fare una doccia lei acconsenti e mi tolsi le bende entrai nella cabina doccia e mi feci una lunga doccia cercando di non pensare a quell'incubo . quando usi dalla doccia mi specchiai nel grande specchio , mi concentrai sul mio corpo ero magro abbastanza alto occhi di un azzurro meraviglioso (modesto ) uguali a quelli di mio padre e i capelli di un rosso fuoco , tutto sommato mi piacevo , mi soffermai sulle ustioni ormai guarite , ne avevo sparse su tutto il corpo particolarmente sulle braccia , dove il mio quirk si era concentrato particolarmente .
avevo passato il resto della mattinata a guardare la tv, ero passato dai cartoni animati (che non amavo particolarmente) al telegiornale , dove stavano trasmettendo un eroe che combatteva contro il villain , stavano combattendo corpo a corpo , e il villain sembrava in svantaggio , non saprei dire quanti anni aveva 20?,22? si aggirava su quell'età i capelli di un nero pece con un cappello , gli occhi color bronzo spento , non luminoso . non capivo quale fosse il suo quirk stava usando solo dei coltelli e un arco con delle frecce .
(me lo immagino così )
nel complesso era molto carino ero pure arrossito non potevo pensare che un villain era carino , poi era un ragazzo , mio padre diceva che era sbagliato che due maschi stavano insieme . ero sbagliato se pensavo che fosse carino ?
segui attentamente lo svolgimento del combattimento , ne avevo visti molti , gli eroi vincevano e i villain finivano in prigione . ma non fu cosi.
quella volta , l'eroe venne ucciso da una potente fiamma ; spensi la tv e guardai il soffitto pensando al villain , non poteva essere vero gli eroi non perdono mai , il ben vince su tutto non è così?
SPAZIO AUTRICE
in questo momento la mia amica mi sta detestando , vuole sapere come continua la storia .
a parte questo come vi è sembrato il primo capitolo?
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le fiamme dell'amore (DABIXHAWKS)
Fanfictioncome si vede dall'immagine e dal titolo questa è una dabixhawks touya ha 15 anni e sta per cominciare la scuola superiore, è la prima scuola che frequenterà siccome da piccolo suo padre glielo aveva vietato ma dopo tante suppliche eccolo li , davan...