quel giorno mi svegliai con il ticchettio della pioggia contro la finestra, mi piaceva la pioggia mi calmava e mi faceva stare bene .
mi alzai dal letto e quando i miei piedi scalzi entrarono a contatto con il gelido pavimento della stanza d'ospedale rabbrividii, percorsi la poca distanza che separava il mio letto dalla porta e usci nel corridoio, regnava il più caotico dei silenzi ed era meglio così non mi andava di spiegare alle infermiere cosa ci facevo sveglio alle sei di mattina , perchè nn lo sapevo neppure io di solito dormivo fino alle 9 e mai più presto neanche per qualche rumore forte ed era strano perchè non mi svegliavo mai con il rumore della pioggia, che non era neanche così forte.
mi diressi in bagno aveva le pareti arancioni a parer mio orribili , feci quello che dovevo fare e mi sciacquai le mani , per tornare alla mai stanza feci un giro più lungo nn avevo voglia di tornare subito a letto , mi imbattei in una bambina , con i capelli biondi un po' mossi con un visino tondo con delle guanciotte rosse e gli occhi azzurro mare sfumato. aveva un'espressione triste.
indossava un pigiama rosa pastello e delle crocs gialle fluo, aspetta crocs giallo fluo achi mette dello crocs giallo fluo? poi con un pigiama rosa , stona! non che io sia un genio nell'abbinare dei vestiti , ma un pigiama rosa e ciabatte giallo fluo .
mi avvicinai e le chiesi:-perchè sei triste?
- ho perso il ciondolo di mia madre-
-mi dispiace, come era?-
- argento che si apriva con scritto love, era di mia mamma-
- non ti preoccupare tua mamma capirà-
- mia mamma è morta-
-mi dispiace, non lo sapevo-
- non ti preoccupare , lei mi maltrattava-
- mi dispiace... davvero -
-mica è colpa tua-
-se vuoi ti aiuto a cercarlo-
-lo faresti davvero?- esclamo improvvisamente felice -
-certo-
così passammo la mattina a cercare il ciondolo e a parlare, quella bambina Aiko era molto simpatica, mi aveva detto di soffrire di cancro e che probabilmente sarebbe guarita.
ad un certo punto mi chiese- e la tua famiglia?-
-mi hanno abbandonato qui- nonostante la conoscessi da poco mi fidavo di lei.
- mio padre mi reputa una nullità, e mi ha messo al mondo solo per diventare l'eroe N 1 , e mia madre gli da ragione - dissi triste
- mi dispiace-
-non fa niente...-
- passiamo alle cose più importanti... perchè indossi delle ciabatte giallo fluo , non solo giallo ma giallo fluo , sono inguardabili- dissi tra le risate .
- sono gusti , cosa vuoi capirne tu - disse tra le risate
- poi io le trovo fantastiche- continuò
- in che stanza sei?- le chiesi
-456-
-perfetto! quando ho tempo vengo a trovarti -
-senti...- Aiko cominciò il discorso
-cosa?
-vuoi essere il mio primo amico?-
- certo! io sarò io tuo primo amico e tu sarai la mia prima amica -
- non hai mai avuto un amico?
-no...perchè... il ciondolo!
-cosa c'entra il ciondolo?-
- il ciondolo , eccolo li per terra!-
- é vero grazie - disse abbracciandomi dopo aver raccolto il ciondolo da terra.
mi accorsi che erano le 12 passate , e nessuno sapeva dove fossi, salutai Aiko e andai in camera mia. Ad accogliermi fu la bionda rifatta con una faccia arrabbiata, cominciò ad urlarmi di tutto ma io no l'ascoltai e mi sporsi dalla finestra per vedere se aveva smesso di piovere ed effettivamente era vero , nn pioveva più .
Guardai i ciliegi del parco ancora gocciolanti per la pioggia.
era da un po' che me ne stavo a guardare i ciliegia quando la bionda ossigenata nonchè mia infermiera aveva perso le speranze e se ne era andata , per fortuna mia aggiungerei.
siccome avevo dormito poco tornai a dormire ma nn ci riuscii la mia mente era popolata dal biondino e dalla mia nuova amica, nonchè l'unica che avevo.
era da un po' di tempo che non vedevo il bambino dalle ali scarlatte , era periodo di raffreddori probabilmente si sarà ammalato , sperai niente di grave.
mi alzai alzai svogliatamente dal letto perdendo ormai l'ultima speranza di addormentarmi , mi diressi fuori dalla porta e gironzolai per i corridoi , quando passai vicino alla stanza 456 bussai sperando che Aiko ci fosse e fu così , si presentò davanti alla porta con un sorriso , la osservai , si era cambiata , ora indossava un vestitino verde fluo e le sue immancabili ciabatte giallo fluo .
Aiko: ciao ! vieni entra ti va di giocare al gioco dell'oca- disse la bambina prima di trascinarmi dentro la stanza senza troppi complimenti non aspettando neanche la mia risposta , anche se è comunque piuttosto ovvio che avrei voluto giocare , cioè io ero venuto da lei perchè non sapevo cosa fare mi sembra più che ovvio che avrei acconsentito , ma ad a Aiko non sembrava importare della mio consenso.
mi trascino sul suo letto e si diresse verso un armadio gigante e ne estrasse una scatola posizionandola sul letto e indicandomela .
Aiko: questo è il gioco dell'oca.
la guardai con un sopracciglio alzato come a dire "Davvero, non lo avrei mai immaginato" e effettivamente lo disse beccandosi un'occhiataccia dalla sua amica.
amica suonava davvero bene amica amica amica non avevo mai avuto un amico ne tantomeno un' amica , li piaceva , davvero , era come un sogno , forse il quirk aveva un lato positivo . se non mi fossi fatto male probabilmente ora non sarei qua , con una amica e finalmente libero dall'oppressione di suo padre.
mi spiego brevemente le regole del gioco che io capii al volo , in fondo era un gioco non una strategia di guerra, o almeno per lui , Aiko non la pensava allo stesso modo , mi stava guardando con occhio truce , di quelli che si danno alla squadra avversaria a palla prigioniera, mi faceva venire i brividi.
eravamo nel bel mezzo della partita quando un'infermiera entrò dalla porta chiamandomi.
qualcuno era venuto a farmi visita . ma chi?
SPAZIO AUTRICE
ho pensato ad una cosa , in giapponese sangue si dice ketsueki , e il nome di bakugo è Katsuki.
no okay , me ne sto buona. A parte gli scherzi... quanto costa un carrello della spesa? e dove si compra? c'è davvero qualcuno che lo sa?
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le fiamme dell'amore (DABIXHAWKS)
Фанфикcome si vede dall'immagine e dal titolo questa è una dabixhawks touya ha 15 anni e sta per cominciare la scuola superiore, è la prima scuola che frequenterà siccome da piccolo suo padre glielo aveva vietato ma dopo tante suppliche eccolo li , davan...