Capitolo 5: Un mondo nuovo.

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Madre e figlia uscirono di casa in una direzione non meglio precisata, Emily osservò la donna confusa: non le aveva mai accennato la locazione del suo ufficio e la giovane dubitava potesse essere a Pentagram City, visto che il luogo doveva essere in un territorio neutrale sia per gli angeli che per i demoni. Emily smise di farsi troppe domande quando vide l'imponente struttura gestita da Charlie, aveva passato dei bellissimi momenti lì dentro e effettivamente era da un po' di tempo che non faceva visita all'amica della madre. Alyson suonò il campanello sapendo già che non avrebbero aspettato troppo a lungo, difatti dopo pochi secondi la donna si ritrovò stretta tra le braccia dell'amica. Nonostante tutti quegli anni Charlie non era cambiata nemmeno un po', il suo carattere era solare e vivace come sempre.
"Alyson! Che bello vederti!" Charlie si spostò leggermente facendo accomodare le sue ospiti. Emily stava per varcare la soglia di quel posto quando le braccia della giovane la strinsero dolcemente impedendole ogni minimo spostamento.
"Emily! Sempre a caccia di guai, eh?" rise Charlie scompigliandole i capelli.
"Non sai quanto." sogghignò l'altra stringendola a sua volta. Le due si staccarono sorridendosi reciprocamente.
"Allora, come vanno i preparativi?" chiese Alyson osservando la hall: tutta la stanza era stata decorata sontuosamente, le decorazioni erano molto raffinate e altrettanto semplici donando all'ambiente eleganza e famigliarità.
"Ancora qualche piccolo dettaglio e dovremmo esserci." sorrise Charlie "Tuttavia, abbiamo riscontrato qualche piccolo imprevisto, la cantante che doveva esibirsi ha avuto un piccolo incidente."
"Scusate, mi sono persa qualcosa? Di che parlate?" chiese Emily vagamente confusa. La madre e l'amica si scambiarono un piccolo sguardo, quest'ultima prese parola.
"Tra qualche giorno si terrà la festa per l'anniversario dei cinquant'anni dalla fondazione della struttura." canticchiò lei.
"E vi manca una cantante?"
"Ahah esatto..." rise Charlie imbarazzata.
"Se volete, potrei occuparmene io." disse lei lasciando senza fiato l'amica.
"Davvero lo faresti?!" urlò Charlie afferrandola per le spalle. Emily annuì divertita da tutto quell'entusiasmo.
"Con il tuo talento canoro sono sicura che li stenderai." disse la ragazza con gli occhi brillanti.
"Devi migliorare gli acuti." disse Alyson ridendo, la figlia le lanciò uno sguardo scontento.
"Non ti ci mettere anche tu." sbuffò lei.
"Allora è deciso!" batté le mani la ragazza "Ti fornirò immediatamente gli spartiti." disse lei precipitandosi sulle scale.
"Ahah. Nonostante tutto, non è per nulla cambiata." commentò una voce facendole girare.
"Vaggie!" disse la giovane salutandola con entusiasmo, le ragazze si abbracciarono sotto lo sguardo divertito di Alyson, tra le due c'era un'ottima intesa, l'angelo caduto aveva dato una grossa mano alla coppia occupandosi della piccola durante gli orari di lavoro. Vaggie adorava Emily, la considerava al pari di una nipote, il suo carattere protettivo tuttavia infastidiva leggermente Alastor: essendo lui molto geloso della figlia.
"Grazie mille per l'offerta." disse Vaggie sorridendole dolcemente, la ragazza osservò lo sguardo della giovane cogliendo delle sfumature diverse nei suoi occhi intuì che qualcosa era cambiato, decise di approfondire.
"Alyson, saresti così gentile da passare alla pasticceria di Angel per ritirare l'ordine dei cupcake?" chiese Vaggie.
"Certamente, nessun problema. Emily, abbiamo ancora un po' di tempo. Se lo desideri puoi aspettarmi qui." sorrise la madre ricevendo un si come risposta.

Una volta che Alyson uscì Vaggie fece l'occhiolino a Emily, la quale iniziò ad arrossire.
"Allora, tu vuoi raccontarmi qualcosa, dico bene?" chiese retoricamente Vaggie sorridendole.
"Come hai fatto a indovinare?" chiese sconvolta l'altra.
"Perchè io ti conosco." rise lei "E dal tuo sguardo posso capire che si tratta di una faccenda sentimentale."
"Non ti si può nascondere nulla, vero?" sbuffò imbarazzata la ragazza.
"Sputa il rospo."
"Beh... ecco vedi... ieri sera ho conosciuto una persona." Vaggie annuì continuando ad ascoltare.
"Non ho mai conosciuto una persona così, è così simile eppure così diversa da me." sorrise Emily con sguardo sognante "Ma non credo che ci rivedremo." concluse tristemente lei.
"E perchè mai?"
"Non so nulla di lei, so solo come si chiama e che vive all'Inferno."
"Sono certa che vi rincontrerete." la rassicurò l'altra "Vedi, quando ho conosciuto Charlie non sapevo niente di lei, il destino però ci ha fatto rincontrare, lo stesso succederà a te."
"Io non credo nel destino.."
"La solita pragmatica." commentò lei accarezzandole la fronte "Va bene, mettiamola così: la notizia dell'anniversario finirà sia in televisione che sui giornali." spiegò lei "E il tuo volto sarà ben visibile agli occhi di tutti."
"Detta così suona più fattibile." rispose l'altra "Io davvero non mi capisco."
"Probabilmente la persona in questione ti ha incuriosito e desideri conoscerla meglio." spiegò Vaggie "Non devi farti dei castelli in aria, goditi il momento e basta."
"Detto da te poi." la sfottè Emily iniziando a ridere. Vaggie l'afferrò iniziando a scompigliarle i capelli
"Ma guarda che impertinente!" rise lei.

Chaos Theory. (Hello, My Dear SEQUEL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora