L'ultima lezione della giornata è finita, che meraviglia. Oggi non c'erano 3/4 dei prof che stamattina dovevano fare il loro lavoro, quindi la classe era un continuo urlare e lanci di palline di carta dalle 8 di mattina. Io nel mentre stavo semplicemente sul mio banco, con gli occhiali addosso e il piccolo robottino che da giorni progetto. Ovviamente non mancano le prese in giro, ma avevo il mio caro aggeggino multiuso pronto ad aprirsi immediatamente sul cacciavite a stella. Forse è per questo che non ho amici nella mia classe. Comunque sia è ora di pranzo e io sto morendo di fame. I tavoli sono quasi tutti pieni, a parte uno in un angolo della stanza.
-Hei- sento una voce familiare da dietro di me
-Ciao ragazzo- saluto appoggiando il mio pranzo -oggi il tuo amico non c'è?- Percy scuote la testa -no, ha chiesto la mattinata per andare a casa, ma deve tornare questo pomeriggio visto che domani abbiamo una gita--Hm, capito. Puoi sederti qui se vuoi-
Senza farselo ripetere due volte, Percy si siede a fianco a me. Tiro fuori il robottino di stamattina e metto gli occhiali, ho il bisogno di finire questo oggettino. Ne va del mio orgoglio.
-È tuo?- Mi chiede il ragazzo mentre cercavo di far funzionare gli ingranaggi. Annuisco
-devo apportare delle modifiche, continua a camminare in modo troppo meccanico- gli sorrido guardandolo in faccia (probabilmente quello che Percy sta vedendo è un mucchio di capelli completamente arruffati e degli occhiali che ingrandiscono i miei occhi il triplo del normale) -vuoi dire che l'hai costruito tu?- Mi chiede annuisco di nuovo e torno a aggiustare la macchina. Non per molto visto che sento delle risate da dietro il nostro tavolo e dei passi avvicinarsi. Tutto ad un tratto il mio settimo senso, aka senso di sopravvivenza semidivino, mi dice che succederà qualcosa di spiacevole.-che carino, ti sei fatto un nuovo amico Jackson?- Dice la ragazza che si è avvicinata -il tuo amico Troper è già fuori dal gruppo? hmm... E ora questo a chi lo posso dare?-Vedo che la bambina alza il braccio e tutto ad un tratto versa della pappa rosa sui capelli di Percy. I ragazzi che ridono dietro di lei hanno una graziosa somiglianza con le erinni¹(magari sono imparentati... no, è umanamente impossibile).
-Vattene Bobofit- Percy borbotta sembrando abbastanza incazzato. Il mio settimo senso aveva ragione.
-Oh no! come è potuto accadere? aww- lo incalza -poverino...- afferma con un sorrisetto canzonatorio -perché non vai a pulirti, hmm? teniamo noi compagnia al tuo amico-Quanto falsa può essere una persona..?
-Non ti conosco- mormoro senza guardarla in faccia.
-Se stai con... Lui. È naturale che non mi conosci-
Vedo la testa di Percy abbassarsi di poco, mi fa leggermente tristezza.
-in realtà credo che sia una buona compagnia- le comunico con un mezzo sorriso. L'espressione della ragazza vacilla nel fastidio per poco, diventando un po' più fredda, ma purtroppo non si arrende, visto che la sua bocca si apre di nuovo per parlare
-mi puoi almeno dire il tuo nome?- Proferisce con arroganza.
Guardo Percy, che mi sta guardando di rimando, cercando una risposta nella sua faccia. È probabile che questo sia stato il nostro dialogo facciale:Cosa dovrei fare? Non voglio dirglielo le mie sopracciglia si incurvano involontariamente dal fastidio
Se non lo fai ti potrebbe prendere in giro come fa a me Percy alza di rimando le sue
Ma a me non interessa la mia reputazione giro le palle degli occhi per far capire il mio punto
Diglielo e basta, magari ti lascia in pace mi implorando quegli occhi verde mare che mi osservano l'anima
Alla fine ho ascoltato ciò che Percy mi ha comunicato -mi chiamo Enea, ragazzina- le rivelo sbuffando.
-È lo stesso nome di un eroe, ne so qualcosa sai?- Cerca di argomentare "un eroe"
-e io sono suo padre...- sussurra il corvino facendomi ridere.
-ho sentito un moscerino parlare?- la frase fece ridere la maggior parte dei bambini vicino a lei.
Stufo, mi sono girato verso di lei
-quanti hanni hai ragazzina?-
La bimba si gira verso di me con occhi dolci -perché?- mi chiede un po' civettuola.
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~°•restructure•°~ Pjo Story
FanfictionUna storia in cui un figlio di Efesto è il protagonista, o almeno, si spera. !ambientato ne 'il ladro di fulmini! ~⚡️ 🔨 🌊~ -si, mi hanno chiamato Enea. forse mia madre sapeva che avrei dato vita a cose straordinarie. Io non credo, ma è una bella...