Capitolo 6

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Capitolo 6.

La mattina dopo, Thomas, si svegliò presto mettendosi seduto tra le coperte sentendo il telefono segnare l'arrivo di un messaggio.

Nascondendo uno sbadiglio dietro la mano prese lo prese aprendolo leggendolo svogliatamente:

To: Simon: Thomas, ho bisogno di parlarti da solo.

To: Thomas: Puoi farlo tramite messaggio. Mi sono appena svegliato e devo ancora prepararmi per andare a prendere i compiti portati a termine da Leonard.

To: Simon: Cosa succede tra te e Leonard veramente?

To: Thomas: Niente di particolare...

Un dubbio sorse nella mente del ragazzo dopo la domanda dell'amico e qualcosa lo fece dubitare del fatto che il suo interesse per quella situazione non avesse un secondo fine e doveva fare qualcosa per creare una protezione per sé stesso e Leonard.

To: Simon: Ti ho visto diverso da qualche giorno fa. Ti stai interessando a lui?

To: Thomas: Sì. Mi sto interessando a lui e alla sua vita per capire cosa gli passa per la testa, ma se non erro l'ho fatto anche con te, Derek e Kevin. Non ti ricordi?

To: Simon: Mi ricordo, ma forse non ti ricordi che io ti ho detto qualcosa di particolare e che la tua risposta è stata: "I tuoi sentimenti verso di me non mi fanno ne caldo ne freddo"

To: Thomas: E riconfermo le mie parole. Non provo niente per te che non sia un sentimento d'amicizia.

To: Simon: Lui ti interessa sentimentalmente?

A quella domanda, Thomas, strinse i denti sapendo dove stava andando a parare il ragazzo, ma gli rispose lo stesso mettendo subito in chiaro le cose:

To: Thomas: Sì. Hai ragione, ma ti consiglio di lasciarmi perdere e dedicarti a Derek che non sta facendo altro che aspettarti. Poi sei così tanto interessato a me che ti fai sentire solo quando sto iniziando a interessarmi a qualcuno che non sei tu. Le tue manie di protagonismo verso di me non hanno effetto. Adesso devo andare. Ciao.

Posato il telefono sul comodino si alzò dal letto spogliandosi dei vestiti che indossava lasciando poi la stanza entrando nel bagno adiacente entrando nella doccia per poi aprire il getto dell'acqua lavandosi con tutta calma.

Aveva un po' di tempo prima di andare a casa di Leonard e prendere i compiti, ma una vocetta dentro di lui gli diceva: Non lasciare che Simon metta le mani su i lavori fatti da Leonard o potrebbe causargli dei problemi con la media scolastica.

Terminato di lavarsi cancellando le tracce del sonno della notte precedente uscì dalla doccia avvolgendosi in un accappatoio per poi tornare in camera.

Si asciugò con calma per poi vestirsi e una volta che ebbe recuperato gli abiti che puliti li mise in un borsone.

Solo dopo se lo mise in spalla per poi uscire di casa e in sella alla sua moto dirigersi a casa di Leonard.

La nonna del ragazzo era intenta a stendere i panni in giardino e vedendolo arrivare sorrise: «Buongiorno, Thomas»

«Buongiorno, signora» rispose lui spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Sei venuto per Leonard?» chiese lei con dolcezza.

«Sì. Dovrebbe darmi i compiti che ha terminato per consegnarli ai professori» ammise lui sorridendole.

La donna sorrise con dolcezza: «Vai pure da lui. Penso che ti stia aspettando»

Thomas annuì ed entrò in casa andando fino alla stanza del ragazzo appoggiandosi allo stipite della porta vedendolo che guardava il giardino fuori dalla finestra.

Odio o Amore: Lo scherzo del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora