Capitolo 4.

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Capitolo 4.

La mattina dopo il primo a svegliarsi fu Thomas che osservò l'amico dormire sereno.

Gli spostò una ciocca di capelli dal volto con un tocco delicato per non disturbare il suo sonno e solo dopo senza far rumore si alzò dal letto mettendosi alla scrivania dove ricontrollò tutti gli appunti presi in quei giorni, aveva pensato di allegare a essi anche quelli del giorno dell'incidente.

Dopo aver corretto qualche piccolo errore chiuse il raccoglitore sospirando: Come faccio a parlarci? Non ho idea di come interagire con lui. Non ci ho mai parlato di persona hanno sempre fatto tutti gli altri. Oggi ci vado con Kevin, ma poi dovrò farlo da solo. Che casino...

Kevin aprì lentamente gli occhi, scese dal letto andando ad abbracciarlo alle spalle borbottando: «Posso venire con te tutte le volte che vuoi. So che non hai idea di come fare per parlargli normalmente»

«Mi conosci veramente bene» constatò lui senza giri di parole.

«Mi sembra logico. Ci conosciamo da quando avevamo tre anni e non ci siamo mai separati» rispose tranquillamente Kevin nascondendo il volto contro il suo collo: «Quando vuoi andare?»

«Andiamo dopo colazione, ma prima portiamo le nostre cose a casa. Andiamo in ospedale con la mia moto» disse semplicemente il ragazzo posando le mani su le sue braccia chiudendo gli occhi godendosi quel momento.

Poco dopo si prepararono per la loro giornata e solo dopo andarono a fare colazione.

Non avrebbero perso tempo nel tornare nelle loro stanze, ma sarebbero andati direttamente a casa e poi in ospedale.

Terminato di mangiare lasciarono l'edificio scolastico dirigendosi verso casa di Kevin che si affrettò ad aprire la porta varcandone la soglia seguito da Thomas.

La madre del ragazzo si affacciò dalla finestra: «Kevin, Thomas buongiorno»

«Buongiorno, mamma. Sono venuto a portare i vestiti sporchi poi andiamo in ospedale a portare gli appunti delle lezioni a Leonard»

Erika che stava mangiando corse dal fratello chiedendogli: «Posso venire anch'io?»

«Magari sabato prossimo. Andiamo a trovarlo a casa sua» gli rispose tranquillamente Kevin.

«Me lo prometti?» chiese la bambina guardandolo seriamente.

«Certamente. Sono certo che anche a lui farà molto piacere rivederti» disse con dolcezza il ragazzo dandole un piccolo bacio su la guancia.

La donna prese in consegna la borsa del figlio: «Oggi metto a lavare i tuoi vestiti. Tornate qui per cena?»

«Non saprei, mamma. Pensavo di restare un po' di più con Leonard visto che non abbiamo scuola» disse tranquillamente lui.

«D'accordo. In caso contrario fammi sapere» disse lei portando il borsone nella lavanderia.

Erika corse in cucina recuperando un contenitore porgendoglielo dicendo: «Ieri ho fatto i biscotti con la mamma. Mangiateli con Leonard»

«Saranno buonissimi» disse semplicemente Thomas prendendo il contenitore dalle mani dell'amico mettendolo nello zaino dove aveva messo il raccoglitore: «Adesso andiamo. Fai la brava»

«Io lo faccio solo se tu proteggi il fratellone» rispose la bambina guardandolo seriamente.

«Come sempre, Erika» rispose Thomas sorridendole per poi uscire di casa seguito da Kevin.

I due si diressero poco dopo a casa di Thomas che si limitò a entrare in casa, posare il borsone in lavanderia, per poi recuperare le chiavi della moto.

Odio o Amore: Lo scherzo del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora