Capitolo 3

19 5 0
                                    

24 dicembre, Los Angeles

Louis si ritrovò a navigare da un sito all'altro alla ricerca di un posto dove andare. Erano troppi anni che non si concedeva una vacanza e non aveva nessuna idea di quale destinazione scegliere.

Isole Canarie? No, la prima scelta per la luna di miele.

Ibiza? No, voleva allontanarsi dalla gente non ritrovarsi in mezzo a migliaia di ragazzi.

Parigi? No, troppo romantica, non voleva deprimersi.

Londra?

Ad un certo punto si ritrovò su un sito per affittare case vacanze. Il primo paese proposto era l'Inghilterra, chi non vorrebbe passare il Natale lì? Perciò iniziò a vagare tra le varie città finché non trovò un cottage, alla vista accogliente e lontano da tutto e tutti. Era il posto perfetto.

24 dicembre, Londra

Le lacrime erano finite da tempo ormai, a quanto pare le aveva consumate tutte, non credeva fosse possibile. Niall continuava a fissare la neve che scendeva stando affacciato alla finestra con una bottiglia di birra in mano e il pigiama con i pupazzi di neve.

Non stava pensando a nulla, il che era molto strano essendo lui il primo ad avere sempre mille pensieri e idee per la testa. Si sentiva perso, a volte capita a tutti, ma di solito lui era quello a mettere il sorriso in faccia alla gente, non quello depresso bisognoso di conforto. In quel momento non si sapeva definire neanche lui, aveva un peso sullo stomaco che lo lacerava e non sapeva cosa farne di quelle due settimane di vacanza. Non voleva rimanere lì ma non aveva idea di dove andare, non lasciava il suo rifugio, detto anche casa, da almeno due o tre anni.

Ad un certo punto arrivò una notifica sul computer e Niall decise di lasciar perdere la neve per controllare.

Il computer segnava una notifica dal sito di affitto casa. Ricordava di essersi inscritto due anni prima quando pensava di viaggiare e girare il mondo con Lily, adesso se avesse affittato casa sua si sarebbe ritrovato senza un posto dove andare.

Louist91: Ciao! La tua casa è meravigliosa

Aveva ricevuto una richiesta d'affitto, non poteva accettarla ma comunque parlare con quel ragazzo, di cui aveva controllato il profilo, non gli costava nulla.

NiallHoran: Ciao! Grazie mille :)

Louist91: So che siamo sotto le vacanze di Natale e sicuramente c'è poca disponibilità, ma volevo comunque provare, sarebbe libera per un paio di settimane?

Niall stava per rifiutare, sarebbe rimasto senza casa e di chiedere a qualcuno di ospitarlo non aveva proprio voglia. Poi però gli venne un'idea, forse non molto meditata, che sarebbe stata una buona soluzione.

NiallHoran: È un'idea un po' improvvisa, ma ti andrebbe di fare uno scambio casa?

Louist91: Non ne ho mai sentito parlare, in cosa consiste?

NiallHoran: Ci scambiamo la casa, le macchine, insomma tutto, non l'ho mai fatto ma alcuni miei amici si e dovrebbe essere divertente

Louist91: Ci sto

Niall non ci credeva, gli sembrava un'idea assurda e non si aspettava certo che uno sconosciuto avrebbe accettato così su due piedi. Poteva finalmente andarsene da lì e staccare la spina, quale soluzione migliore per un cuore spezzato?

NiallHoran: Di dove sei?

Louist91: L.A.

Non credeva ai suoi occhi, stava davvero per passare le sue vacanze in America? Era come un sogno che diventava realtà. Quando era piccolo sognava di diventare una star e vivere lì, quante cose erano cambiate da allora.

NiallHoran: Quando?

Louist91: Domani è troppo presto?

NiallHoran: Domani è perfetto

Louist91: Allora da domani per le prossime due settimane ci scambiamo la casa

NiallHoran: Affare fatto :)

Il giorno dopo sarebbe partito, sembrava incredibile.

24 dicembre, Los Angeles

Era fatta!

Era stato tutto molto veloce ma in conclusione sarebbe partito e sarebbe stato per due settimane solo soletto in un cottage inglese a godersi la vita senza alcun pensiero.

Il giorno seguente alle 8 era già in aeroporto. C'era un motivo per cui aveva uno studio in casa e non usciva quasi mai, lui odiava la confusione e trovarsi in mezzo a gente sconosciuta che ti fissa e ti giudica quando ti passa vicino. Louis odiava gli occhi perché grazie a loro si capiva tutto di una persona. Con le parole si può mentire ma con gli occhi no. Ma lui non era un uomo che camminava con lo sguardo basso per evitare quello degli altri, no lui aveva sempre la testa alta ma non guardava mai davvero le persone. Gli occhi giudicano, offendono, emozionano e lasciano il segno, sono semplicemente troppo. Quelli di River li odiava, non cambiavano mai e gli sembrava che non provasse mai nessuna emozione.

Le ore in quell'inferno passarono lentamente ma alla fine salì sull'aereo, nella sua amata first-class e si godette le 10 ore di volo dormendo profondamente. Non dormiva mai abbastanza quando stava a casa, preferiva usare quel tempo per il lavoro, in fondo c'era un motivo per cui aveva avuto successo a così giovane età, soli 27 anni.

25 dicembre, Londra

Niall amava l'aeroporto, amava incontrare gente proveniente da altri paesi e amava imparare qualcosa da loro. Non ci parlava, ovviamente, le persone in quel posto erano stranamente sempre di fretta. Però spesso gli stranieri hanno degli oggetti o dei comportamenti particolari e ciò lo incuriosiva sempre molto.

Il suo volo era in ritardo, non che fosse un problema, adorava fare shopping nei duty-free e mangiare al Mc Donald con la vista sulle piste d'atterraggio. Aveva sempre sperato di fare un lavoro che lo portasse a viaggiare molto, perché gli piaceva tutto ciò che era nuovo, per questo motivo quando guardava quegli aerei sognava dei viaggi nei posti in cui erano diretti e sperava di farli un giorno, magari non troppo lontano.

Dopo 5 ore riuscì a salire sull'aereo, il suo posto, nell'economy- class ovviamente, era in mezzo a due signore sugli 70 anni molto simpatiche, passarono gran parte del volo a raccontare a Niall storie della loro vita, dei loro figli e dei loro nipoti. Alla fine del volo aveva un gran mal di testa ma quelle signore lo avevano riempito di coccole e ne aveva un gran bisogno.

Finalmente era arrivato a Los Angeles e la sua vacanza era iniziata. Sentiva che nulla potesse andare storto e che sarebbe tornato a Londra diverso.

The Holiday - L. S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora