25 dicembre, Londra
Louis aveva bevuto già una bottiglia intera e provato a cucinare le ricette che aveva trovato su Instagram nel corso del tempo e che si era sempre ripromesso di provare un giorno. Era tornato a casa già da un'ora e, oltre a cucinare senza veri e propri risultati, non faceva altro che ballare e cantare con le casse al massimo che riproducevano in loop la sua canzone preferita, ovvero "Mr. Brightside" dei The Killers.Aveva cercato la solitudine e l'aveva trovata, dentro di sé continuava a ripetersi che quella vacanza sarebbe stata meravigliosa e che aveva fatto bene a partire. In realtà continuava a pensare che se fosse stato a casa sua avrebbe potuto lavorare o perlomeno fare qualcosa di suo gradimento. Invece ora si trovava sperduto nel nulla, senza un vero wi-fi e con solo un cane che però lo ignorava, preferendo stare nella sua cuccia.
Fino a pochi anni prima non si sarebbe mai trovato in quella situazione. Amava stare in compagnia, era pieno di amici, andava continuamente a feste e usciva quasi tutte le sere. Poi è successo qualcosa, secondo lui "sono cresciuto, per questo sono cambiato" ma in realtà le cause del suo cambiamento erano ben altre ed includevano la sua vecchia relazione e in parte la sua famiglia. Queste lo avevano portato a diventare ossessionato dal lavoro perché era l'unico modo per stare tranquillo e tenere la testa impegnata.
Perciò dopo aver dato un mini party solo per lui ed aver sistemato tutto, decise che non poteva più rimanere lì e corse nella sua camera, ovvero quella di Niall, e rifece le valigie. La mattina dopo sarebbe ripartito, non aveva intenzione di rimanere ancora lì.
Si stava per addormentare, nella morbidezza delle sue coperte, quando sentì qualcuno bussare in modo molto deciso alla porta al piano terra. Inizialmente si alzò dal letto di soprassalto. Il suo primo pensiero fu che c'era qualcuno di pericoloso lì fuori, poi ragionò sul fatto che non avrebbe avuto senso che una persona che volesse aggredirlo o rubare bussasse, perciò decise di scendere le scale. Nel frattempo la persona misteriosa continuava a bussare senza fermarsi.
"Chi è?" chiese lui timoroso.
"Come chi è, sbrigati Niall, sto gelando" rispose una voce maschile dall'altra parte della porta.
"Ma chi sei?"
"Apri Niall o giuro che piscio su tutta la veranda"
Louis non se lo fece ripetere due volte, andò ad aprire per timore ma anche perché preferiva che nessuno utilizzasse la veranda come gabinetto.
Appena aprì la porta si ritrovò davanti un ragazzo. Era più alto di lui, i suoi capelli erano castani e ricci e i suoi occhi erano verdi e splendevano particolarmente. Probabilmente aveva la sua età, o comunque era poco più piccolo di lui.
Appena si accorse di Louis fece una faccia stupita, probabilmente accorgendosi del suo errore."Oh tu non sei Niall" disse a metà tra il confuso e l'imbarazzato. "Se lo sei, forse questa volta ho davvero bevuto troppo" aggiunse poi con un sorriso.
"Scusa per la volgarità, pensavo che Niall fosse in casa" continuò sentendosi in colpa per poco prima.
"Oh tranquillo, scusa per non aver aperto, non mi aspettavo che venisse qualcuno" rispose Louis, sentendosi in imbarazzo per nessuna ragione apparente.
"Non è che potrei entrare?" chiese il ragazzo sorridendo timidamente.
"Oddio certo!" rispose Louis spalancando la porta per lasciarlo passare e sentendosi stupido.
Appena dentro, lui si tolse la giacca e la poggiò su una sedia del tavolo della cucina. Poi si voltò verso Louis probabilmente chiedendosi chi fosse.
"Piacere, io sono Harry, il fratello di Niall" disse il riccio gentilmente allungando una mano verso Louis.
STAI LEGGENDO
The Holiday - L. S.
FanfictionLouis Tomlinson e Niall Horan, due persone con una vita completamente diversa l'uno dall'altro, delusi dalla loro vita sentimentale, decidono di scambiarsi la casa per le vacanze di natale. Doveva essere un modo per allontanarsi da tutto ciò che rig...