arrivati si stesero sul divano non troppo vicini, daltronde si conoscevano da mezza giornata ed erano ancora imbarazzati per prima. il primo a parlare fu bokuto come sempre "ehi, perché non mi parli di te?" "non saprei che dire sinceramente, non sono ancora pronto per il mio passato. posso dirti solo che avrei voluto scrivere un libro sulla mia vita da piccolo, però poi ho avuto un'infanzia difficile, quindi ho lasciato perdere" rispose. "non è ancora tardi, immagino tu vada ancora alle superiori no? c'è tempo per tutto, lascia perdere il passato, giorno per giorno scriverai pagine del tuo libro, anche cose brutte" disse il più grande alzandosi in piedi ed emettendo un sonoro 'ehi ehi ehi'. akaashi pensava sembrasse un bambino dopo un regalo di natale, era così carino, decisamente bellissimo, stava pensando troppo. "mi fai ridere, bokuto-san, sei così puro" "vedi che puoi ridere agaashee" "non chiamarmi così, bokuto-san", si sentiva leggermente rosso in viso, forse neanche lo faceva di proposito ma l'idea di un soprannome da lui lo faceva impazzire, "mi sono offeso" disse koutarou intrecciando le braccia e mettendosi faccia contro il primo muro che gli capitava sotto occhio "e dai scherzavo kou" si tappò la bocca all'istante, neanche il tempo di farlo che il ragazzo si girò verso di lui e sgranò gli occhi. "s-scusa." "o-oh, tranquillo, sediamoci" perché lo aveva chiamato così? se lo domandava anche lui, al contrario di quello di bokuto per lui il suo era molto più dolce e forse da coppia, e loro non erano una coppia. "ehi, prima ho intuito che non andassi alle superiori, quindi sei più grande... posso chiederti quanti anni hai?", keiji aveva riflettuto sul fatto che non potesse essere più piccolo, quindi azzardò la domanda. "ecco... in realtà vado in quinto, o meglio andavo" "ah, che significa andavo?" "per vari problemi ho dovuto smettere per il momento, probabilmente ripeterò l'anno, ormai è dicembre e ho fatto troppe assenze, per non parlare delle lezioni perse e dell'esame che dovrò fare ma che ovviamente non passerò" rispose bokuto per poi lasciare la parola all'altro "non dire così, puoi sempre riuscirci" "è che non voglio riuscirci, sono stanco mentalmente per studiare, quelle varie cose successe mi hanno levato e mi levano molta energia..." "mh, ecco... quando vorrai parlarne me lo potrai dire" "certo... COMUNQUE, levando questi pensieri brutti, che segno zodiacale sei?" che stupido, una domanda da bokuto insomma "uhm, sagittario" "MA ALLORA COMPI GLI ANNI TRA UN PO'?" "in realtà è oggi il mio compleanno" dopo questa frase ci fu un momento di silenzio, seguito poi da vari urli da parte di bokuto, continuava a urlare il perché non glielo avesse detto prima, e akaashi continuava a dire che non gli piaceva il suo compleanno. "AGAAASHEEE, COME HAI POTUTO? VADO A PRENDERE UNA TORTA" detto ciò akaashi non ebbe neanche il tempo di contraddire bokuto che era già corso fuori casa per prendere una torta, che stupido... abbozzò un sorriso e si sedette sul divano sperando che almeno abbia preso la giacca. dopo 10 minuti vide aprire la porta ed entrare un tipo alquanto losco con una scatola in mano che ansimava e tremava, palesemente koutarou. "bokuto-san! sei così stupido." "ti ho portato la torta agashe" dopo ciò sentì due braccia abbracciarlo, per scaldarlo visto che come un cretino aveva dimenticato la giacca, si sentiva protetto tra quelle braccia ma non solo fisicamente, era così magro e gracile che si potevano sentire le costole, ma anche mentalmente, forse aveva trovato qualcuno che poteva completarlo. era presto per dirlo è vero, però si sentiva così bene che sarebbe potuto scoppiare. nel mentre akaashi pensava la stessa cosa, l'aveva abbracciato per farlo smettere di tremare ma anche dopo essersi calmato restarono così per un po', fino a quando non decisero di dormire. "puoi cambiarti e dormire in camera mia, l'ultima porta in fondo" "e tu dove dormirai?" "oh, sul divano, tu non preoccuparti e vai". "no, vieni anche tu" silenzio imbarazzante come gli altri 200 nel giro di quasi una giornata, "è un letto singolo" "ci stringiamo." aveva un tono che non ammetteva repliche da parte del bicolore, così si sdraiarono e si addormentarono nel giro di 5 minuti guardandosi negli occhi.
.
.
.
konbanwa, fantastico l'orario vero? comunque ecco il nuovo aggiornamento, ditemi cosa ne pensate<3

STAI LEGGENDO
se solo non ti avessi incontrato... -bokuaka
Fanfiction-"se solo non fossi nato..." sussurrò keji prima di mettersi in piedi sul cornicione del suo palazzo- -"direi che non avresti mai provato ad ucciderti" disse un ragazzo poco distante da lui che lo fissava tranquillamente- -se solo non fossi nato...