Olivia's pov
Questa mattina è tutto troppo silenzioso. Strano. Perché la sveglia non suona ancora? Prendo il telefono e decido di controllare l'orario. Sbianco davanti allo schermo sbloccato. Sono le 7.40 e alle 8 devo essere già al bar per l'appuntamento con Nicole. Se faccio tardi anche stavolta mi uccide. Salto giù dal letto e mi dirigo in fretta e furia nel bagno per lavarmi e soprattutto darmi una sistemata. Alle 7.55 sono finalmente pronta anche se non sono al mio meglio. Corro giù per le scale, prendo le chiavi della mia auto e chiudo la porta alle mie spalle. Per fortuna il bar è vicino casa mia quindi dovrei arrivare puntuale, almeno stavolta. Inutile dire che sono intrappolata nel traffico e la speranza di arrivare puntuale all'appuntamento svanisce. Mi viene un colpo di fulmine e decido di svoltare a destra per prendere una strada secondaria ma qualcosa va storto e una macchina più precisamente una Ferrari mi viene addosso. Inizio ad imprecare in tutte le lingue del mondo perché se una cosa può andarmi male, va male c'è poco da fare. Tutta spazientita esco dalla mia auto per vedere meglio chi è stato il genio che mi ha tamponato. Dalla Ferrari esce un ragazzo biodo con gli occhi azzurri come il mare, e molto più alto di me al punto da sentirmi come una bambina al suo fianco. Il giovane ragazzo senza nome, almeno per il momento, è accompagnato da un signore sulla settantina molto elegante. Il ragazzo dagli occhi color oceano inizia a sbraitare dicendo che fosse stata colpa mia.
<<Colpa mia? Ma stai scherzando? Ti ricordo che non puoi fare il sorpasso a destra quindi invece di prendertela fai un corso di aggiornamento della patente perché evidentemente non ricordi alcuni concetti basilari.>>
Decide di prendere la parola il signore vestito di tutto punto << Leonardo mi dispiace dirlo ma ha ragione la ragazza>>
<<Nonno dimmi un po' l'età di sta dando alla testa? Ma non hai visto che lei è spuntata dal nulla?>>
Non mi capacito come un signore di tale eleganza e cordialità sia imparentato ad un ragazzo così maleducato anche se a dirla tutta la bellezza doveva essere ereditaria. I modi del ragazzo sono alquanto discutibili, ma la sua bellezza no anche se detto sinceramente non è il mio prototipo di ragazzo.
<<Figliolo non importa, hai chiaramente torto di fronte ad un sorpasso a destra.>>
Tutta vittoriosa guardo il ragazzo che mi incenerisce con lo sguardo e questo fa crescere sul mio viso un sorriso ancora più ampio.
<<Signorina ci farebbe piacere ospitarla al party che si terrà casa nostra questa sera per scusarci e per mettere in chiaro alcune cose riguardo l'incidente>>
<<Non mi sembra il caso e poi non vorrei recare così disturbo basta solo firmare il cid>>
<<Signorina la prego, insisto. Veda questo invito come un modo per scusare la disattenzione di mio nipote.>>
<<Se la mette così non posso rifiutare>>
<<Bene, allora ci vediamo questa sera>>
<<Un momento, non so dove abitate>>
<<Le basterà cercare su internet 'casa Ferrari' e dovrebbe uscirle l'indirizzo>>
<<A stasera allora>>
Mi dirigo verso la mia auto ormai ammaccata e la metto in modo così da presentarmi finalmente all'appuntamento. Arrivo al luogo dell'incontro e vedo Nicole con uno sguardo pieno di rabbia al che faccio il mio solito sorrisetto per farla sbollire.
<<Il tuo sorriso non basterà stavolta, dovrai offrire tu>> Le rivolgo un sorriso sinceramente dispiaciuto per farmi aspettare ogni mattina e annuisco.
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Fly me to the moon
RomanceTutto ebbe inizio intorno agli anni 50 del 900 quando una coppia innamorata non potè vivere questo grande amore per la differenza della classe sociale di appartenenza. Lei aristocratica, lui un semplice contadino. Ferrari Leanardo e Martini Olivia s...