Pittore: Marcus Stone
Questa lettera è dedicata a te cara mia cugina.
Devo dire che certe volte mi fai impazzire, ma per questo ti dovrei anche ringraziare, dato che senza un po' di follia la vita non meriterebbe di essere vissuta.
Ho vissuto quasi tutta la mia vita accanto a te, che adesso potrei anche chiamarti 'sorella'. Suona così strano quando ci complimentiamo a vicenda, perché ormai la nostra dimostrazione di affetto sono insulti e ironia.
Sai, ti devo ringraziare per quelle volte in cui mi hai fatto piangere, poiché anche se mi costa ammetterlo, mi è sempre piaciuto quella sensazione che provavo quando volevi riaggiustare le cose, come una brava cugina maggiore. E dopo un po' avevo capito che quello era il tuo modo di chiedere scusa, nonostante tu non lo ammetterai mai.
Grazie al tuo aiuto ho imparato a vivere, perché detta sinceramente, lo sappiamo entrambe che senza di te sarei rimasta una ragazzina sempre impaurita nel commettere azioni che ci vietavano di fare. Ma a te non fregava niente, e in quel tuo menefreghismo mi hai portata a divertirmi, a godermi la vita.
Mi imbarazza ammetterlo, ma anche se sono io ad aiutarti con i tuoi compiti scolastici, sei tu quella che mi ha aiutata di più nella vita.
Grazie.
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"𝐿𝒶 𝓂𝒾𝒶 𝓋𝑜𝒸𝑒 𝓈𝓊 𝒸𝒶𝓇𝓉𝒶"
General Fiction{Ciò che non ti ho detto} Una raccolta di lettere, contenenti i pensieri e i sentimenti di una semplice ragazzina, ma con destinatari che non li riceveranno mai. - - - - - |Per chiarezza, tutte le persone a cui sono dedicate le lettere sono diverse...