Pittore: Valeriya Lakrisenko
A mio cugino, che mi ha fatto da fratello maggiore quando non sapevo neanche di averne bisogno.
Non abbiamo avuto molte conversazioni serie. Più che altro ci siamo limitati a fare battute tra di noi, a scherzare ogni volta che stavamo insieme. Però tu ti sei sempre preso cura di me. Tu sapevi quando io potessi, in futuro, pentirmi di mie piccole azioni, a cui non davo minimamente peso e hai cercato di farmi ragionare. Ti ringrazio, perché Dio solo sa dove sarei finita ora se non ti avessi ascoltato quella volta.
Da un ragazzino, ti ho visto maturare in un uomo.
Ho sempre pensato che noi due fossimo uguali per il modo in cui affrontiamo la vita, per il modo in cui ci comportiamo. Ma non è così. Tu sei migliore, sei riuscito a cambiare in meglio, non rinunciando a quel tuo lato giocoso. E nel momento in cui l'ho notato, ho voluto seguire il tuo esempio per migliorarmi. Ancora ci sto lavorando, e non so neanche se ci riuscirò; questo dimostra quanto tu abbia un impatto così grande su di me, benché probabilmente tu non lo sappia.
Se e quando riuscirò a migliorare, andrò da te per ringraziarti personalmente.
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"𝐿𝒶 𝓂𝒾𝒶 𝓋𝑜𝒸𝑒 𝓈𝓊 𝒸𝒶𝓇𝓉𝒶"
General Fiction{Ciò che non ti ho detto} Una raccolta di lettere, contenenti i pensieri e i sentimenti di una semplice ragazzina, ma con destinatari che non li riceveranno mai. - - - - - |Per chiarezza, tutte le persone a cui sono dedicate le lettere sono diverse...