PROLOGO

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La luna piena ,brilla nel centro del cielo ,con attorno tutte le stelle , da una finestra aperta una bambina ammira quel bellissimo spettacolo che la natura offre. Il vento fresco , scompigliava i lisci capelli dell'infante, il cielo era sereno, le strade di Palermo erano stranamente silenziose . In quella casa regnava il silenzio , però uno scricchiolio , di un asse , fece girare la bambina verso la porta ma la stanza era vuota. Pensò che avesse sentito male quindi si rigirò dalla parte della luna , cinque minuti dopo , quando stava per addormentarsi , un grido atroce le mandò tante scosse elettriche in tutto il corpo perché ne riconobbe la provenienza, era la voce di sua madre.
Un terrore immenso prese il controllo di quel piccolo corpo , sentiva le grida di sua madre e di un'altra persona ,un boato immenso e poi il silenzio tranne che per il suono di alcuni passi pesanti e veloci , che si avvicinavano sempre di più alla stanza.
La porta si spalancò così forte da sbattere contro il muro , la bambina cacciò un urlo di paura ,non riusciva a capire chi era quella persona perché era coperta dalla oscurità della stanza , ma piano piano che si avvicinava vide il volto della madre, tracciato da una striscia di sangue che andava dalla fronte fino alla gola .
Scoppiò a piangere e si butto tra le braccia della madre ;
"Shh , non piangere , stai tranquilla , la mamma sta bene ."disse con la voce tremante mentre abbracciava , con una presa solida la figlia . La madre lo sapeva perfettamente chi era quell'essere orribile, che aveva osato fargli quella ferita , per anni , era scappata da loro per avere una vita normale e riuscire pure a creare una famiglia e c'era quasi riuscita ma qualcosa andò storto .Qualcuno l'aveva tradita , riferendo al Palazzo la loro posizione. Guardando quel fiorellino che stringeva , gli si spezzo il cuore quando si rese conto che anche quella piccola innocente avrebbe avuto la sua stessa fine. Non accettò questa ingiustizia , così decise di utilizzare l'unica energia vitale che le rimaneva in corpo ,per utilizzare il suo potere , quello di spostarsi da un posto all'altro , anche se questo significava mettersi nuda davanti agli occhi del nemico .Non l'aveva più utilizzato , e la sensazione che provò la travolse completamente , chiuse gli occhi e rifiorirono dei ricordi .. ; la sua casa d'infanzia , situata in campagna tra il verde della natura , con il grido dei galli la mattina e il suono delle civette la sera , le porte che scricchiolavano , il camino che bruciava il legno e qualche erbaccia lasciando un insolito odore .Una lacrima calda cadde nel pavimento della casa , piena di nostalgia e solitudine e vennero trasportarti in quella casa .
La bambina per la forte sensazione perse i sensi , la madre guardò ogni parete di quella casa ormai il suo era solo un lontano ricordo , la struttura era diventata vecchia e malandata , una catapecchia. Porse la figlia sul divano impolverato e lei si distese per terra , sperando che qualcuno se ne prendesse cura.Il colpo che il soldato le aveva dato stava facendo il suo effetto , il pugnale era sicuramente avvelenato e non riusciva più a distinguere la realtà con le allusioni. Una forte stanchezza la costrinse a chiudere gli occhi .In quei ultimi minuti di vita non faceva altro che pensare al futuro di sua figlia , anche lei aveva ereditato quel potere e sarebbe entrata in quella società da sola. Pregava che ciò non accadesse mai finché non sprofondò in un sonno profondo da dove non si sarebbe mai più svegliata.

QUELLO CHE TU NON VEDIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora