Sedici anni dopo-
La signora Miilth , come ogni mattina , apre le porte di ogni stanza dell'orfanotrofio di Bhw. Lei insieme agli altri dipendenti di questo posto , ha il compito di mantenere questa struttura intatta e educare al meglio quei bambini, in modo tale da spiccare dentro la società .
La maggior parte di quei ragazzi arriva qui perché ci sono problemi interni nella famiglia, oppure i genitori sono mancati o non ci sono mai stati.
Una di quelle stanze è di Christina Foster ;
una diciottenne, con i capelli lisci castani sempre fuori posto, occhi di un profondo verde scuro come lo smeraldo con qualche tratto di marrone, un naso sottile ricoperto di piccole macchie marroni , lentiggini e infine delle labbra carnose color pesca .
Era già sveglia, dall'ampia finestra ,osservava con un interesse titanico il giardino sotto di lei, se ne prendeva cura ogni giorno. Adorava quelle piante, quei fiori come le margherite, le rose, i tulipani ,le orchidee bianche ma ancora di più adorava quei animali piccolissimi che nascondeva l'orto.
Scese velocemente le scale, si era fatto tardi, oggi doveva sbrigare diverse faccende.
Essendo maggiorenne ,doveva sbrigarsi a trovare un lavoro per poter dare così degli attributi alla casa dove abitava.
Aveva chiesto in giro, facendo girare pure il suo numero di telefono e gli sono arrivate ben due proposte di lavoro ovvero babysitter o cameriera. Alla fine decise cameriera ,era più che ovvio ,non adorava molto i bambini.
Oggi era il suo primo giorno di prova al bar Jax è il solito chiosco dove stanno tutti a divertirsi.
All'esterno si trovano dei tavolini , di lato c'è una cassa da poter collegare, così la sera si può pure ballare, invece dentro tutte le pareti sono dipinte di un verde pastello, un pavimento bianco, alla destra si trova il bancone con prima la cassa e poi tutte le vetrate piene di cibo. A sinistra e al centro ci sono i tavoli con in fondo due biliardi.
«Finalmente sei arrivata ,devi essere più puntale »
«Scusi Signor Ken »un uomo dalla sessantina d'anni; capelli bianchi, sopracciglia bianche, occhi a mandorla marroni, labbra sottili nascoste dalla folta barba grigia. Con un corpo abbastanza robusto.
«Dai vatti a cambiare la maglietta .Così ti spiego come funziona il tutto»
«Va bene .Ehm , dov'è il camerino »
« Infondo a destra ,c'è una porta con scritto entrata solo ai dipendenti. »
« Va bene ,grazie »
Mi cambio velocemente.
« Allora Christina, dovrai solo prendere le ordinazione e distribuire i patti, tutto quì.»
« Okei »
«Già le altre hanno iniziato, ora tocca a te .Io devo andare via ,per qualunque cosa chiedi al biondino »
« Archi ,vieni qui »un ragazzo alto ,dai ricci biondi ,occhi azzurri ,labbra carnose e degli zigomi molto definiti. Con un corpo da urlo ,si nota a kilometri di distanza che si allena ,grazie alla maglietta si riesce a intravedere quasi tutto ..bicipiti molto evidenti insieme al petto e all'addome.
Si avvicina verso di noi ,con un sorriso dolcissimo.
«Archi ,lei è Christina. Oggi sarà il suo primo giorno di prova ,guardala oppure stai con lei per vedere come va. Christina per qualunque cosa chiedi a lui »
« Piacere Archi »
« Piacere Christina»
« Ciao ragazzi ,divertitevi oggi »
« Novellina ,lavora » disse scorbutico
« Ehm si » sicuramente avrà qualcosa di rotto. Non è normale parlare con quel tono ad una sconosciuta. Forse si è svegliato col piede sbagliato .
Ho fatto tutto quello che mi è stato chiesto ,per fortuna che alle 13 dobbiamo andarcene altri minuti in più e avrei mandato tutto a quel paese, soprattutto Archi.
Guardandolo bene ,all'inizio mi sembrava un angelo ma si è rilevato tutto il contrario. Da stamattina che non fa altro che darmi degli ordini e l'hanno notato tutti !
Anche se le persone chiedevano a lui, le sbrigavo io le faccende al posto suo.
Che fannullone.
Non riesco a capire come il Signor Ken si fidi tanto di lui ,sicuramente c'è qualcosa sotto.Mi fermo su una panchina ,apro lo zaino e tiro fuori il mio pranzo -un buon panino con prosciutto cotto ,insalata mista ,metà mozzarella e un po' di maionese-.
Mangio tutto in silenzio osservando il parco giochi.
Tutti i bambini insieme ai genitori stanno andando nelle proprie case a mangiare.
Magari avessi avuto quei momenti durante la mia infanzia.
Odio doverlo ammettere ma ogni volta mi chiedo che fine ha fatto mia mamma ,mio padre o tutti gli altri parenti .Perché è ovvio che ho dei nonni ma nessuno è mai venuto a cercarmi.
Alla fine per loro non sono così importante.
La mia attenzione viene rubata da una farfalla ,che si poggia delicatamente sul palmo della mia mano.
È così sottile ,così leggera ,che non riesco nemmeno a sentire il suo tocco .Per non parlare della bellezza delle sue ali piene di colori che vanno dal marrone a delle strisce dorate insieme all'arancione.
Il tempo di prendere il telefono ,per scattare qualche foto , che sparisce.
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QUELLO CHE TU NON VEDI
RomansaIn una sera tranquilla , la vita di una madre si ferma per salvare una bambina. Dopo alcuni giorni vennero trovati in una catapecchia, nessuno sa come quell'esserino vivente sia riuscito a sopravvivere, come abbia fatto a non morire di fame, di sete...