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Come noi aveva detto. Se non ero umana cos'ero realmente? Perché scopro tutto adesso dopo 18 anni che vivo? La mia vita è stata per tutto questo tempo una menzogna, l'orfanotrofio ne era  a conoscenza? Come avrebbero reagito James e Giulia ?  Persa nei miei pensieri non mi accorsi che  Archi mi aveva portato davanti un'abitazione, una piccola casetta di un morbo ceruleo , doveva essere stata costruita da poco era in ottime condizioni senza una minima crepa e macchia di muffa. Archi aprì, si sposto di fianco per farmi passare, ebbi un po' di paura infondo non  sapevo  proprio nulla di lui ma ormai l'avevo pedinato e chiesto di dirmi la verità se me ne fossi scappata mi avrebbe presa per una bambina e mi avrebbe facilmente intrappolata e zittita per non raccontare a nessuno cosa avevo visto. "Non ti farò del male, almeno per ora ."Ghignò "Forza  entra, senno lo faccio io con la forza  " lo disse con un tono gelido, era cambiato, le sue iridi iniziarono a espandersi sempre di più mutando al rosso.Rabbrividii , che cos'era ?
Mi guardai intorno la casa era veramente bella tutta in bianco, nero e grigio però non sembrava per niente utilizzata, non c'era nessun odore a parte quello della candeggina, qualcuno aveva pulito da poco.. Archi mi spinse fino in cucina, sentivo il suo sguardo bruciarmi le spalle.
"Siediti" mi avvicinò la sedia a sgabello bianca in stoffa con i piedi di legno. "Vuoi sapere le verità.." i suoi occhi si bloccarono nei miei, rosso puro, mettevano i brividi.
"Però cosa ci guadagno" voleva qualcosa in cambio "Io ti dirò tutto ma tu devi aiutarmi in una faccenda" "Che faccenda ?" "Una faccenda divertente"
"Voglio sapere altro su questa faccenda"   "Non ti darò altre informazioni finché non accetti "
"Mm allora niente" appoggiò i gomiti nel tavolo e il mento nelle mani avvicinandosi "Non scoprirai mai chi sei realmente, sicura sei? Non sei curiosa di sapere come è morta tua mamma o che fine hanno fatto i tuoi parenti? Ma se vuoi rimanere nascosta in questo mondo, fai pure." ha fatto centro. Presi fiato, petto in fiero e con poco coraggio che nascondeva tutto il terrore che provavo dissi "va bene "
"Ragazzina bisogna stringere un patto, le tue possono essere solo parole al vento." "Sarebbe?" "Un piccolo graffietto nel palmo della mano " estrasse dalla tasca dei jeans un taglierino, con scatto veloce e deciso si procurò un taglio "Dammi la mano " prese la mia quando alzo il taglierino chiusi velocemente gli occhi. Come brucia. "Questo è niente rispetto a quello che ti possono fare se scoprono che sei ancora viva" sbuffai infastidita, non faceva altro che parlare in maniera programmata senza farsi scappare nulla.
"Stringimi la mano e pronuncia le mie stessa parole. " cosi feci. "Devi darmi delle informazioni adesso" "Puoi farmi solo una domanda, poi devi andartene" "Perché?" "Non sono affari tuoi, vattene adesso" "Non ti ho fatto ancora la domanda" dissi mentre si alzava "L'hai sprecata ragazzina. Fuori." mi cacciò fuori quel cretino ma non avevo nessuna intenzione di allontanarmi da quel posto, qualcosa stava per accadere e Archi non voleva che l'ha scoprissi. Rimasi dietro l'angolo della via, tenendo d'occhio ogni punto, centimetro ma niente non accadde nulla. Perfetto la conferma che volevo.
Andai via, dritto verso casa con la consapevolezza di di aver fatto bene ad aspettare tutti quei mesi, era arrivato il momento di scoprire la verità..

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 05 ⏰

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