Prologo

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Era una fredda mattina a Tokyo, e Aki e Shinji decisero di uscire. Volevano fare colazione in un bar, un bel caffè caldo era l'ideale. Camminavano l'uno accanto all'altro senza proferir parola. Le strade erano gremite di gente e decorate con addobbi Natalizi. Era sempre tutto così movimentato e rumoroso in quella città.

Arrivarono nel solito locale e notarono subito un commesso diverso. Quest'ultimo era particolare, aveva corti capelli neri e due orecchie da gatto che spiccavano sulla sua testa. Seduto al bancone c'era anche un altro ragazzo che non avevano mai visto da quelle parti. I due sembravano essere amici, poichè ridevano e scherzavano insieme.
Si avvicinarono e si sedettero.

Il barista li notò e sorridendo gli chiese "Buongiorno, cosa desiderate?"

"Due caffè, grazie" rispose Aki.

Il ragazzo al bancone annuì e si mise a preparare l'ordinazione.

"Bella giornata, non trovate?" domandò.

"Mh?" Shinji alzò lo sguardo verso l'ibrido; la sua voce lo aveva riportato alla realtà, al di fuori dei suoi mille pensieri.

"Oggi è una bella giornata d'inverno, non trovate?" ripetè lui.

"Oh, sì... E' davvero una bella giornata" disse Shinji.

"Mi scusi per la domanda, ma... Lei è nuovo qui, vero?" continuò.

"Sì, io e un mio amico, il ragazzo vicino a voi, ci siamo trasferiti qui da poco. Io sono Masao, ma potete chiamarmi Mao, se preferite. Lui, invece, è Yuuya"

"Io mi chiamo Aki, mentre lui è Shinji. Piacere di conoscervi"

"Il piacere è nostro" Mao e Yuuya si guardarono divertiti dopo aver parlato contemporaneamente dicendo la stessa cosa. Il loro tempismo era stato perfetto.

Il barista diede i caffè ai due ragazzi e loro ne bevvero un sorso.

"Mao, come mai ha deciso di lavorare proprio in un bar?" Aki era un po' curioso a riguardo, così come Shinji. Insomma... Una persona si trasferisce a Tokyo semplicemente per lavorare in un bar? Puoi fare un lavoro così in qualsiasi città, no? Beh... L'ibrido aveva una ragione che andava oltre l'immaginazione dei due amici.

"Oh, beh... In realtà è un lavoro temporaneo. Amo cantare e anche scrivere... Io e Yuuya vorremmo formare una band, ma... Ci mancano un chitarrista e un bassista. Dato che lui è un ottimo batterista voglio che sia assolutamente lui a suonare la batteria" spiegò il cantante.

"Vi sembrerà soltanto una coincidenza, e in effetti lo è, ma... Anche io e Shinji vorremmo formare una band, io sono un bassista e lui è un chitarrista, ma non abbiamo un batterista e avere un cantante non sarebbe un male, anzi forse sarebbe meglio"

"Sul serio?" gli occhi del ragazzo dai capelli corvini si illuminarono, così come quelli di Yuuya: sembravano speranzosi.

"Beh... Mi potete trovare sempre qui al bar. Yuuya non ci sarà sempre, perchè anche lui si è trovato un lavoro temporaneo" continuò.

"Oltretutto credo che prima di formare definitivamente la band dovremmo conoscerci un po' meglio" La riflessione di Mao non faceva una piega. Non potevano sapere se si sarebbero trovati bene insieme, in fin dei conti non si conoscevano neanche da un giorno.

Prese un pezzo di carta, una penna e scrisse il suo numero di telefono "Chiamatemi, vi farò sapere i nostri orari, così ci possiamo mettere d'accordo facilmente. E' vero che oggi non c'è praticamente nessuno in questo bar, ma non sempre è così."

"Grazie mille" risposero in contemporanea il chitarrista e il bassista. Quest'ultimo lasciò dei soldi sul bancone.

Il cantante e il batterista sorrisero e salutarono i due amici, i quali uscirono dal locale.

Questo era soltanto l'inizio dei loro guai. Loro non lo sapevano, ma il futuro aveva in serbo tante cose per loro.

Angolo autrice:
Salve a tutti, come state?
Era da tempo che non pubblicavo niente, ma ora sono tornata con mille idee per la testa. Probabilmente riuscirò a continuare anche "Il demone e i 4 angeli".
Questa è un'altra fanfiction, ma è sui SID, una band giapponese di cui mi sono innamorata l'anno scorso. Ovviamente non segue la loro vera storia, ed è una storia che non vi immaginereste mai da parte mia, probabilmente. Capirete più avanti, non vi posso dire niente.
Ringrazio infinitamente i miei amici che mi hanno aiutato per delle cose basi, come i ruoli dei personaggi o varie particolarità, che alla fine sono finite soltanto sul cantante rendendolo metà umano metà gatto. Loro, ovviamente, non sanno nulla sulla trama di questa fanfiction, nè tantomeno sanno qualcosa sul finale, su cui sono ancora un po' indecisa, ma non voglio essere odiata, quindi la farò finire in un bel modo, fidatevi di me.
Che ve ne pare del prologo? Secondo voi cosa succederà?
Le risposte ovviamente le conoscerete nel corso della storia.
A presto,
Ana.

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