Capitolo 2

11 0 0
                                    

Erano passati circa due mesi da quel loro primo incontro. I quattro si vedevano abbastanza spesso. La loro era una forte amicizia ed era evidente che la loro sintonia li avrebbe portati a formare una fantastica band. Però c'era qualcosa che non andava. Così come la loro amicizia diventava sempre più forte, anche "l'odio", se così lo possiamo definire, di Yuuya nei confronti di Aki cresceva. All'inizio neanche lui si poteva spiegare il motivo, ma poi si rese conto che c'era un'unica cosa che poteva essere la risposta, anzi, un'unica persona: Mao.
Quest'ultimo, invece, non si era ancora accorto di nulla, per lui era tutto normale, era molto emozionato, non poteva credere di aver quasi raggiunto il suo sogno. Stava davvero per succedere? Avrebbero formato un gruppo? Avrebbero scritto e registrato canzoni? Avrebbero iniziato a fare tour?

Mao entrò eccitato nella stanza di Yuuya e vide che quest'ultimo stava scrivendo.

"Yuuya, cosa stai scrivendo?" chiese vedendo che era molto preso. Si sporse un po' per vedere, ma "ciuffo rosso", nome derivante dal ciuffo di capelli tinto di rosso, chiuse il quadernino subito.

"Niente, non sto scrivendo nulla di importante" rispose nervosamente.

Sfortunatamente per lui l'ibrido era riuscito a leggere qualcosa... "Tu non me la racconti giusta, lo so... Stai scrivendo sicuramente qualcosa riguardo i tuoi sentimenti verso qualcuno" rispose con uno sguardo che si poteva tranquillamente prendere per un "seriamente non mi hai detto una cosa del genere?"

"N-non sto scrivendo nulla del genere!" esclamò il batterista imbarazzato.

"Yuuya... Lo sai che puoi dirmi tutto, non scherzerei mai sui tuoi sentimenti e se vuoi aiuto, io sono disposto ad aiutarti sempre" il tono di voce del cantante era calmo e rassicurante, era comprensivo.

Yuuya riaprì il quadernino e gli fece leggere ciò che stava scrivendo. Mao sorrise intenerito da ciò che lesse e...

----------------------------

Così come il batterista e il cantante, anche Aki e Shinji erano felicissimi. Il loro più grande desiderio si sarebbe realizzato. Il bassista, però, era anche terrorizzato da Yuuya. Più di una volta l'aveva quasi ucciso senza farlo a posta. Non gliene faceva una colpa, perchè sapeva che non erano cose volute. O almeno, così sperava e così sembrava... Ma non poteva sapere che in realtà ciuffo rosso provava un profondo odio nei suoi confronti. Forse lo avrebbe scoperto o forse no, il futuro non è scontato. Qualcuno, invece, si era posto molte domande per rispondere ai dubbi che aveva.

"Saranno davvero degli indicenti...? A volte sembra che Yuuya ne sia consapevole... E' come se avesse davvero intenzione di... AAAAH E' COSI' COMPLICATO!!!" pensava il chitarrista, mentre stava cercando di concentrarsi sul comporre una canzone.
Era seduto a terra, con la chitarra sulle gambe, una penna in bocca, l'amplificatore accanto a lui con le cuffie attaccato ad esso. Tutto intorno c'erano dei fogli stropicciati, scritti, ma con sopra delle rigacce e alcuni con soltanto lo spartito disegnato su esso di fronte a lui, in buono stato questa volta. Vicino al chitarrista c'era anche una ciotola di ramen, che mangiava cercando di non sporcare il suo amato strumento. Si mise le mani fra i capelli scuotendo la testa, cercando di mandar via quei pensieri. "Mh... Un Fa# ci starebbe bene dopo un Sol seguito da un La... E poi potrebbe esserci un Sim..." suonò quegli accordi sulla sua acustica e dopo fece quel giro un po' più ritmato. "Sì... Potrebbe starci... Ora... Per il ritornello avevo già deciso... Mi manca l'assolo... Ok, ce la posso fare" cercò di farsi coraggio per riuscire a comporre una canzone decente. "Ok... Se tengo gli stessi accordi che uso nella strofa, potrei..." ad un certo punto si sentì come colpito da un fulmine "Ma se Aki ci rimanesse secco, un giorno...?" Si lasciò cadere a terra. "Non lo sopporterei..." sospirò "Non riuscirei ad accettarlo..." Non voleva che succedesse una cosa del genere. Cosa farebbe senza il bassista? La persona che conosceva da anni e che era rimasto sempre al suo fianco? Se lo continuava a chiedere quasi come se fosse un mantra. "Devo cercare di proteggerlo a tutti i costi..." si disse, doveva essere il suo protettore, praticamente una guardia del corpo. "Ce la posso fare... Non può essere così difficile, no...? Se il problema è una sola persona... Ma se dovessero essere in due... Mao... Da che parte stai...?" Lui non poteva saperlo, era un mistero e non sapeva se sarebbe mai riuscito a scoprire la verità. Magari si stava sbagliando ed erano davvero degli incidenti, chi era lui per sapere la verità senza avere prove? I suoi erano sospetti, ma aveva comunque paura che, per colpa di quelle cose involontarie, potesse succedere qualcosa di brutto al suo migliore amico. Ne era terrorizzato e questo lo spingeva a proteggerlo ancora di più, anche se così facendo si sarebbe esposto al pericolo. Sospirò di nuovo "Non so se riuscirò davvero a salvarlo... In fin dei conti non ho alcun potere, ma a costo di perderci la vita... Ci proverò" Era davvero motivato, non avrebbe rinunciato, quello ora era il suo compito, il suo dovere e l'avrebbe portato a termine.

Si mise seduto e riniziò a comporre, ora che aveva le cose in chiaro, sarebbe riuscito a completare la canzone. In fin dei conti gli mancava il solo di chitarra, un bel testo scritto da Mao, una bella linea di basso composta da Aki e una di batteria di quelle che solo Yuuya riusciva a fare.
Scriveva velocemente le note, le provava e riprovava sulla chitarra, cancellava e scriveva di nuovo. Doveva venire perfetto, un solo sulla sua chitarra acustica era l'ideale per qualcosa come quello. Pensava che si sarebbero divertiti a registrarla. Se fosse venuta bene, allora sarebbe stato anche molto soddisfatto. Aveva già un po' di canzoni da proporre alla futura band.
Mentre finiva di mangiare e di scrivere, gli tornò in mente quel pensiero più volte, ma si diceva sempre la stessa cosa. Lui lo avrebbe progetto a qualsiasi costo. E così farà veramente.

I ruoli si stavano finalmente iniziando a capire. Chissà cosa avrà in mente il futuro. Di certo, non solo cose buone.

Angolo autrice:
Salve a tutti, scusate se sono mancata per un po'... Avevo le idee un po' confuse e ho dovuto cambiare un po' di cose per correggere la trama della storia, per evitare di renderla insensata. Capisco che c'è una persona con delle orecchie da gatto, ma... Questo non significa che debba essere insensata la cosa... Tutto ha un senso e si scoprirà man mano. Ho anche già il finale in testa, quindi... Tenetevi pronti, perchè ci sarà da divertirsi.
Ringrazio infinitamente una mia amica per avermi aiutata a correggere gli errori che rendevano tutto insensato. E ringrazio anche mia sorella per avermi aiutata a correggere ascoltandomi mentre leggevo.
Questo è tutto...
A presto,
Ana.

1000 Modi Per MorireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora