Capitolo 1

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Era passata una settimana e mancava davvero poco a Natale. Mao, Aki, Shinji e Yuuya si diedero appuntamento per andare al centro commerciale, avrebbero fatto shopping sfrenato per comparare regali per i loro parenti e amici e per comprare cose per loro stessi. Purtroppo quell'anno i quattro non potevano andare a visitare i loro familiari, nè tantomeno farli venire da loro, poiché era successo un mezzo casino. Così decisero che avrebbero passato insieme il Natale.

Quando arrivarono al centro commerciale iniziarono a comprare i regali. Si divisero in un due gruppi che poi sarebbero cambiati per evitare di far scoprire il regalo che si erano comprati. All'inizio i gruppi erano: Yuuya con Shinji e Mao con Aki. 

Yuuya e Shinji andarono a comprare delle cose per i loro parenti, che avrebbero spedito in seguito e poi si diressero in vari negozi per scegliere qualcosa per il cantante e il bassista. Il batterista chiese consiglio al chitarrista per Aki e viceversa per Mao. Alla fine andarono in libreria per cercare un libro che l'ibrido voleva da tantissimo tempo, ma che non aveva avuto ancora l'opportunità di comprare. Poi in una gioielleria, il bassista aveva gli orecchini e moltissimi piercing, quindi il chitarrista pensava di prendergli un nuovo paio di orecchini. Aveva trovato dei bei cerchi, costavano un po', ma non gli interessava più di tanto, sperava solo che gli sarebbero piaciuti. Anche Yuuya comprò qualcosa al "ragazzo con lo sguardo omicida" (diciamo che certe volte ho paura del suo sguardo, quindi sì... Aki per me sarà sempre soprannominato così...), ma non prese nulla a Mao.

A Shinji venne un dubbio "Yuuya, non compri nulla a Mao?" chiese.

"Già fatto" rispose.

"Ho adottato un gattino a nome suo... L'ho fatto perché il suo è morto il mese scorso, ci era rimasto parecchio male... Quindi ho deciso di adottare un cucciolo a nome suo" continuò sorridendo sull'ultima frase.

"Quasi vi shippo..." in realtà doveva essere un pensiero, ma il chitarrista lo disse ad alta voce senza farlo a posta. 

Il batterista rimase spiazzato "Non dirai mica sul serio" rideva nervosamente. 

"Siamo solo amici... Lui è il mio migliore amico" aggiunse.

"Mi sembri quasi nervoso, ma smettiamola di parlare di ciò. Dobbiamo tornare da quei due"

Come detto tornarono nel punto di incontro e scambiarono i due gruppetti, questa volta erano: Yuuya con Mao e Shinji con Aki.

Comprati i restanti regali, si unirono di nuovo tutti e quattro e si misero a comprare cose per loro stessi, praticamente shopping normale. Il cantante si comprò alcuni libri di cui aveva un assoluto bisogno, il batterista si comprò delle nuove bacchette, il bassista e il chitarrista invece comprarono cavi per i loro strumenti, jack per le cuffie, corde nuove e altre cose del genere. Si stavano divertendo parecchio. 

Ormai avevano girato tutto il centro commerciale e si era fatta anche ora di andare. Ognuno tornò a casa propria soddisfatto di aver passato una bella giornata insieme a degli amici.

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Finalmente era Natale e i quattro si riunirono a casa di Mao. Andarono lì di mattina, verso le 10, così avrebbero potuto aiutarlo con il pranzo e tutto il resto, anche se il cantante gli aveva detto che poteva farcela da solo. Purtroppo non riuscì a fermarli, i tre insisterono troppo e lui si arrese. 

Anche casa sua era a tema natalizio. Era addobbata con le tipiche luci, un bell'albero che illuminava il salone e l'ibrido che era vestito come Babbo Natale, quindi in questo caso... Babbo Mao oppure Santa Mao, chiamatelo come preferite. Esatto era tutto a tema quel giorno.

Quando entrarono adagiarono i regali sotto l'albero, chiaramente li avrebbero aperti dopo. Poi si misero a parlare un po', per passare il tempo. Ridevano e scherzavano insieme, avevano tutti e quattro dei sorrisi sinceri. Erano tutti felici e sicuri che avrebbero passato un Natale indimenticabile.

Appena si fece ora, il cantante andò in cucina e iniziò a cucinare. Il bassista, il chitarrista e il batterista decisero di aiutarlo e fecero qualcosa anche loro, ma poi si misero a preparare la tavola.

Tutti stavano apparecchiando, mentre Mao finiva di cucinare. Yuuya aveva appena preso le posate, ma prima di poterle sistemare sul tavolo, inciampò e alcune di esse gli caddero dalle mani. In particolare un coltello passò vicino al volto del povero Aki che era intento a mettere i bicchieri a tavola. Quest'ultimo si era visto passare tutta la vita davanti, era consapevole che era vivo praticamente per miracolo. 

Il batterista era mortificato, si scusò mille volte. Aveva quasi commesso un omicidio senza farlo a posta, ma fortunatamente non gli aveva fatto neanche un graffio.  Poi raccolse le posate cadute.

"Ragazzi... Cos'è successo...?" chiese l'ibrido ignaro di tutto. Aveva appena finito di cucinare e stava portando i piatti a tavola.

"Niente di importante, non preoccuparti" rispose subito il ragazzo dallo sguardo omicida, forzando un sorriso.

il cantante sospirò "Non ne sono convinto, ma non insisterò..."

Dopo di che i quattro si misero a tavola e pranzarono. Inutile dire che tra il parlare e lo scherzare finirono un po' tardino...
Metre tutti continuavano a chiacchierare, Yuuya si alzò e disse semplicemente che sarebbe tornato tra qualche minuto. Uscì di casa.

I tre si guardarono un po' cercando di capire se qualcuno sapesse qualcosa. Nessuno lasciava trasparire niente, ma in realtà c'era una sola persona che non sapeva niente: Mao.

Aki e Shinji cercarono di distrarre il cantante il più possibile. Yuuya era andato a prendere a casa sua, che non distava tanto dalla casa dell'ibrido, il gattino che aveva adottato. Lo mise nel trasportino e tornò dagli altri. 

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Si misero in cerchio e aprirono i regali, tra cose nuove per suonare, come capotasti e nuove pelli per la batteria, cose riguardanti altre loro passioni, come libri o cose riguardanti il calcio, e accessori come orecchini...

Finalmente era arrivato il momento per Yuuya di dare il regalo al cantante e così fece... Sul volto di Mao comparve un sorriso sincero, e senza pensarci due volte abbracciò il suo migliore amico continuando a ringraziarlo. Quest'ultimo non si aspettava una reazione così, ma era davvero felice, così come lo erano gli altri.

Sciolsero l'abbraccio e il cantante aprì la gabbietta. Dopo un po' uscì un adorabile gattino. Negli occhi dell'ibrido si poteva leggere un chiaro "awww, quant'è carino" e come dargli torto?

"Che nome hai intenzione di dargli?" Chiese Yuuya.

"Mh... Credo che lo chiamerò..." Rispose Mao cercando di pensare a un nome per quel gatto.

"Maro" disse dopo un po'.

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Passarono anche la serata insieme, tra risate e giochi da tavolo. Però, purtroppo, i quattro si dovettero salutare, ma una cosa era certa... Avevano passato uno dei migliori Natali di sempre, anche se con qualche piccolo inconveniente, ma questi ultimi lo avevano reso ancora più memorabile. Chissà... Magari un giorno ci rideranno sopra... O magari era l'inizio di un'enorme sfortuna che potrebbe portali ad un futuro felice, ma anche ad uno doloroso. Il destino non è mai così scontato...

Angolo autrice:
Salve a tutti. Lo so... È stata una lunga attesa, scusatemi tanto... Ho avuto un po' da fare, ma ce l'ho fatta, con ben 1100 e passa parole. 
In sé non era previsto questo capitolo, ma mi era venuta una scena in mente che dovevo per forza scrivere in un capitolo natalizio. Ed eccolo qua.
Ringrazio anche questa volta i miei amici che mi hanno dato l'idea iniziale per la storia, ringrazio una mia amica per avermi dato dei consigli anche se risultano spoiler per lei... Ringrazio anche un'altra mia amica che mi ha fatto venire in mente una scena perfetta per un capitolo natalizio. Oltretutto mi sentivo in colpa, perché era felice del fatto che l'inizio fosse ambientato in periodo natalizio, però in realtà soltanto il prologo doveva essere ambientato in quel periodo... Quindi ho deciso di scrivere questo. 
Vi ringrazio per aver iniziato a leggere questa storia e spero che il primo capitolo vi sia piaciuto. 
A presto,
Ana 

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