Don't ever leave. (Michael Clifford) [Ita] {slow updates}

Capitolo 1

La mia vita è cambiata talmente tanto in questo ultimo anno che anche se volessi non saprei da dove iniziare. Forse sarebbe una buona idea spiegare come scoprii la mia malattia. Mi è sempre piaciuto molto passeggiare con i miei amici, solo questo, camminare mentre avevamo una piacevole conversazione e un giorno senza sapere perchè iniziò a farmi male una gamba, al punto di dover giacere al suolo e non poter camminare, supposi che fosseuno strappo o qualcosa del genere, però non fu così, durante il resto dei giorni che uscii a camminare, la maggior parte di essi finivano sempre allo stesso modo, sdraiata al suolo morta di dolore.

Non ci fu altra soluzione se non andare dal medico, mi fece mille analisi, tutto era nella norma, non vi erano segni che facessero pensare che ci fosse qualosa di male. Come ultima risorsa decisi di fare una risonanza, la persona che me la fece mi disse che era meglio se fossi andata da uno specialista a farmi visitare.

In meno di una settimana mi ritrovai a piangere nell'ufficio del dottore dopo che quest'ultimo mi annunciò che avevo un tumore alle ovaie. In quel momento avrei vouto morire, avevo quasi compiuto i 19 anni e una notizia così non poteva essere reale, non poteva essere, doveva essere un errore. Però non lo era.

In poco meno di un mese mi ritrovai in una barella di un ospedale addormentata in sala operatoria. tutto andò abbastanza bene, risultò essere un cancro abbastanza pericoloso che per fortuna mi tolsero in tempo, ma non così tanto dato che si era esteso. All'inizio mi dissero che si era esteso solo all'utero e che il modo migliore per sbarazzarmene era esportare l'utero. Ciò significava che non avrei potuto aver figli. È ovvio che alla mia età non era una cosa che mi preoccupava molto dato che non era nei miei piani diventare madre,però sapevo che dopo alcuni anni sarebbe diventato un problema, anche se i miei genitori non esitarono neanche un attimo ad acconsentire a togliermelo. Così lo feci, due giorni dopo la mia prima operazione, ero di nuovo in sala operatoria, per, si sperava, farla finita una volta per tutte con quell'incubo.

Una volta ripresa dall'operazione iniziai un trattamento di radioterapia, i medici dissero che era sufficiente e che non avrei avuto bisogno di affrontare la chemio. Ancora una volta, si sbagliarono. Quattro mesipiù tardi tardi smisi di fare il trattamento e fino ad oggi, 13 novembre tutto sembrava andare bene eccetto per il fatto che si dimenticarono di dirmi che il tumore, del quale sembrava mi fossi disfatta, aveva raggiunto vari organi del mio coro tra cui i polmoni e il fegato. Mi dissero che se fosse stato preso in tempo si sarebbe potuto curare con varie sessioni di chemioterapia, però nello stato in cui si trovava la metastasi non mi danno più di un anno, un anno e mezzo di vita. I miei genitori hanno iniziato un precesso di causa contro l'ospedale per degenza medica evogliono che passi attraverso l'orrore della chemioterapia anche se le mie opzioni sono quasi nulle. La mia opinione è che non ho intenzione di passare il mio ulimo anno di vita in ospedale, e men che meno soffrendo sotto l'effetto del farmaco, così che mentre loro si spaccano la testa per far causa all'ospedale io mi siedo nella sedia difronte alla scrivania, mi asciugo le lacrime ed inizio a scrivere.

"COSE DA FARE PRIMA DI MORIRE"

1. Visitare Londra.

2. Regalare qualcosa ad una persona qualsiasi per strada.

3. Bere tanto da non riconoscermi.

4. Fare sesso in spiaggia.

5. Fare la Route 66.

6. Imparare a fare surf.

7. Prendere il primo volo disponibile in aereoporto senza tener contodella destinazione.

8. Celebrare l'anno nuovo a New York

9. Percorrere la Walk of Fame a Hollywood.

10. Imparare a suonare la chitarra.

11. Imparare a ballare

La lista continua, non è neanche iniziata, non so come lo dirò ai miei cari, non so se ci sarà qualcuno disposto ad accompagnarmi, so solo che non intendo restare qua seduta aspettando che la vita mi abbandoni.