13. Proposta allettante

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Pioveva quella mattina e Olivier era appena entrato nello spogliatoio. Non aveva chiuso occhio per tutta la notte, alternando momenti di eccitazione per Eleonora e momenti di odio profondo per quella ragazza che continuava a sfuggirgli. Perché non poteva lasciarsi andare e concedergli di infilarsi tra le sue gambe? Sarebbe stato di sicuro meno ossessionato dopo averla avuta. Così invece non faceva che pensare e fantasticare su loro due insieme, nudi, uniti e sudati.

Salutò i compagni e si avvicinò a Samu.

«Come è andata la serata con Eleonora?»

Si sfilò il giubbotto con noncuranza, tenendo lo sguardo fisso sul ragazzo. Aveva una curiosità morbosa, doveva assolutamente sapere che aveva fatto lei per il resto della serata.

Il volto del suo compagno si illuminò. «Oh, Oli, c'è stata una svolta.»

Olivier serrò le labbra ed espirò forte. Se Samu ci avesse provato con Eleonora e lei avesse ceduto voleva dire che... cazzo, faceva male anche solo pensarlo.

«Sono stato con l'amica.»

Dopo un attimo di smarrimento, Olivier si lasciò andare a una risata liberatoria. «Davvero? L'amica? Come mai questo cambio di interesse?»

«Eleonora era di cattivo umore, ieri sera. E poi è arrivato il suo ragazzo.»

Olivier alzò un sopracciglio. «Il suo ragazzo è venuto lì?»

«Subito dopo che te ne sei andato. Pensavo che lo avessi incrociato, visto che eri fuori con lei. A proposito, che vi siete detti?»

Mah niente di che, soltanto che volevano saltarsi addosso ma dovevano stare fermi. A pensarci bene, Olivier era grato a Eleonora per averlo fermato. Se l'avesse baciata e fosse arrivato il suo ragazzo, non osava immaginare cosa sarebbe potuto succedere. Tirò una pacca sulla spalla al compagno, sorridendo sornione.

«E quindi, tu e Gabriella...»

Samu sorrise. «Non puoi capire, Oli. È una ragazza pericolosa, mi ha fatto letteralmente uscire di testa, ieri sera.»

Annuì, complice. Sicuro che non potesse capire? Anche per lui Eleonora era una ragazza pericolosa, quando era nei paraggi non vedeva nient'altro che lei. «La rivedrai?», chiese incuriosito.

Samu scosse la testa, adombrandosi un poco. «Non credo. A quanto pare è fidanzata e sta vivendo un periodo di crisi.»

Olivier si strinse nelle spalle. «Può sempre lasciarsi, no? Dopo aver visto la tua super dote non potrà più tornare dall'altro.»

Samu scoppiò a ridere e così anche lui.

***

Tirò su la lampo della giacca impermeabile e uscì fuori, sotto la pioggia. Si fermò poco prima di entrare nel campo, attirato da una scena particolare che si stava svolgendo sopra di lui, sotto il porticato della zona bar. I suoi compagni lo superarono, corricchiando verso il centro del campo, dove c'erano già il mister e il suo staff.

C'era Eleonora e sorrideva a un uomo che lui non conosceva ma che sentiva di aver già visto da qualche parte.

«Ah, se l'è portato pure a Milanello.»

Olivier si girò verso Alexis Saelemaekers. L'amico si era fermato accanto a lui e osservava la sua stessa scena, solo con uno spirito diverso dal suo. Alexis sembrava divertito.

«Chi è?»

«Il suo fidanzato, fra. Fa strano vedere quella bella ragazza insieme a quel tipo. Sembra un vecchio di cinquant'anni.»

Dimmi che sei mia [Olivier Giroud]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora