Robbie, 23 dicembre.
"Se ne fai parola con qualcuno, giuro che stampo mille copie di quella foto che ti ho fatto mentre eri sulla tazza del cesso e le appendo per tutta la Norwich," minaccio il mio migliore amico che continua a sghignazzare mentre camminiamo per le serre del vivaio che si trova poco distante dal consorzio agrario della sua famiglia.
Justin mima il gesto di chiudersi la bocca con una zip immaginaria. "Ho la bocca cucita, giuro."
Sbuffo e, zigzagando tra la folla di persone che come me si sono ridotte quasi all'ultimo a comprare un regalo di Natale nell'ambito del giardinaggio, proseguo la mia ricerca.
"Quindi hai detto che Caroline adora le piante grasse," affermo.
Justin annuisce. "Felix ha detto che le sue preferite sono quelle spinose."
"Quando la tua pianta preferita si sposa perfettamente con il tuo animo..." commento ironicamente.
Poi ho come un flash e volto di scatto la testa verso questo cretino che continua a ridacchiare sotto ai baffi che non ha. "Sei sicuro che lo strambo non ti abbia detto una cazzata per vendicarsi di un qualcosa che gli ho fatto e che non ricordo di aver commesso?"
Justin la smette finalmente di sghignazzare e mi lancia un'occhiata affilata di traverso. "Non mi ha detto nessuna cazzata. Non so più come farti capire che non devi chiamarlo strambo."
Sventolo una mano nella sua direzione. "Sì, sì, okay. Però, ora che mi ritrovo a pensarci, chi mi assicura che non vi siate messi d'accordo per farmi fare qualche figura di merda?"
"Ci pensi già da solo a fare figure di merda, Robbie," replica Justin.
"Ma grazie, quanta gentilezza."
"Non c'è di che."
Alzo gli occhi al cielo. Mi sono già pentito circa cento volte di essermi portato dietro Justin da quando abbiamo messo piede in questo vivaio.
Il mio intento è quello di acquistare una pianta grassa, sotto consiglio dello strambo, da regalare alla sua migliore amica stramba alias la Strega Puffo alias Caroline.
Sì, mi sono preso una cotta per lei.
No, non ho alcuna intenzione di approfondire la questione perché ancora non riesco a capacitarmi di aver smesso di scopare a destra e a manca per iniziare una strana forma di corteggiamento verso una sola ragazza.
Però, Caroline senza far nulla in particolare è riuscita a monopolizzare tutto il mio interesse su di lei e quindi... niente, la voglio per me.
Assurdo. Da scriverci un libro dal titolo: "Come non corteggiare una ragazza. Manuale con consigli inutili."
Ma poi, onestamente, c'è ancora qualcuno che utilizza il verbo corteggiare?
"Com'è fatta una pianta grassa, quindi? È una pianta in sovrappeso con le spine?" domando a Justin.
Justin scuote il capo, sbuffando una mezza risata. "Io me lo domando spesso, come ti vengono queste battute di merda a cui nessuno dovrebbe ridere. So quali preferisce, le ho viste a casa di Caroline quindi so cosa dobbiamo cercare."
Mi blocco sul posto. "Sei stato a casa sua?"
Anche Justin si ferma e mi guarda con un sopracciglio arcuato all'insù. "Sei geloso? Guarda che ho rischiato anche il linciaggio perché ho osato dire che la pizza con l'ananas è buona. Consiglio non richiesto: non dire mai una cosa simile davanti a degli italiani tradizionalisti e proprietari di una pizzeria."
Deglutisco a vuoto. "Ma a me... piace la pizza con l'ananas."
Justin mi guarda con aria cospiratrice. "Non fartelo scappare o Caroline potrebbe farti sedere su una di queste palle verdi e spinose che le piacciono tanto."
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Nemesi
Romance⭐️ Storia vincitrice del premio Wattys2022 nella categoria "Romance" ⭐️ Felix: Odio gli influencer, odio i social, detesto le serie TV e ogni volta che vedo Justin mi viene voglia di avvelenarlo. Justin: Amo i social, stimo gli influencer, adoro l...