La Maestra Nilde Baroncini, Flagello di generazioni di alunni - alcuni ancora sognano i suoi Bah – è veramente inc...no, scusate...è veramente di pessimo umore stamattina.
"Fausto, te l'ho già detto! Io non perdo niente! Non è mai successo in 81 anni di vita!".
"Nilde, ti conosco. Tu le cose non le perdi, le dimentichi!", fa Fausto dall'Aldilà.
"Senti, già ti ho dovuto sopportare mezzo secolo! E adesso te ne salti fuori con 'sta fissa che anche da morto mi devi rompere i ...!".
E anche qui dobbiamo fare una piccola digressione.
Se vi ricordate, la cara Nilde, maestra elementare, aveva l'abitudine di dialogare col suo Fausto, ex-marito, si fa per dire – in quanto defunto tempo prima.
Il giorno di Halloween, tuttavia, Fausto ha risposto per la prima volta, dopo anni di assenza silenziosa. Da quel momento, in diretta dall'Altro Mondo, commenta sagace e non risparmia le frecciatine alla moglie.
"Nilde cara, hai sempre la brutta abitudine di dire le parolacce. Lo dice anche mia madre, che sta qua di fianco a me".
"Sai cosa vi dico... a te e a lei?!" e qui l'autrice inserisce tanti puntini di sospensione, perché in letteratura non è il caso di riportare esattamente tutti i particolari.
La Baroncini, vendicativa, strappa, brutale, un foglio di carta dal notes, branca una penna rossa, quella per le grandi occasioni, e incide 4...4...4 e mo' ti rimando a settembre, asinaccio!
Il cappotto lungo, appeso all'ingresso, batte i denti dalla paura. La Nilde lo sradica e lo indossa. Espelle un bel Bah scontento ed esce su pianerottolo.
Driiiiiiiiiiiinnnnnn, che suonerebbe come un Drong, tuttavia il campanello della signora Miraccio Clementina Sforza è un tipo duro e ci vuol ben altro per farlo stonare.
"Oh, carissima Nilde, che piacere! Qualche problema alle termovalvole? Potrei fare un salto da lei anche subito".
"Ferma lì, giovane! Oggi non sono in vena! Veniamo al punto. Mi è sparita la pentola a pressione! E l'altro ieri il piumone dall'armadio! Fausto dice...ehm...mio marito diceva sempre che sono una sbadata, ma son sicura di non aver smarrito nulla!" e, così dicendo, alza gli occhi al cielo e spara il Bah a Fausto, il quale, tirato a lucido come l'ultimo giorno, siede su una panchina degli Elisi e conversa amabilmente con una siura ben tirata a lucido anche lei.
"Mhm...", dice la Miraccio, alquanto delusa per il perfetto funzionamento dell'impianto di teleriscaldamento.
"Adesso che mi ci fa pensare, ieri il signor Gino mi ha detto che gli è sparita la mutanda stesa sul balcone. E poi anche il signor Sante, or mi sovviene! Pare che da casa sua manchi il maglione preferito della signora Giustina".
"Mhm". La Baroncini si concentra pensosa.
"Se vuole posso scendere dal Dottor Ivo Iotti...mhm...a chiedere se anche a lui manca qualcosa...".
"No no grazie, e tira dentro la lingua. Ho già capito come va 'sta storia".
"E come va 'sta storia?", fa la Sforza trasognata, abbandonandosi all'abbraccio dello stipite, mentre assapora il ricordo della termovalvola del Dottore.
"Veh che te sei fuori come una mina, Clementina! Me ne vado, ché devo cercare un ladro!"
La Baroncini si avvia all'ascensore, pistole sfoderate e "bah" agguerrito.
Chiama l'ascensore, il bottone però è rosso, scioglie con lo sguardo il bottone, insulta Fausto, non parliamo di sua madre, alza, minacciosi, gli occhi al cielo, la Vergine prende paura, arriva l'ascensore, sale sull'ascensore, telecomanda mentalmente il piano, l'ascensore impaurito parte lo stesso, arriva al piano e la scarica, con un certo sollievo, dal Rick.
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In mezzo al nulla
Fiction généraleUn condominio, i suoi inquilini, storie allegre e storie tristi in racconti brevi, da leggere ad alta voce. Il pensatore sulla tazza, di mattina presto, riflette sul nulla. Un racconto breve da leggere ad alta voce e da ascoltare in un istante. Mi t...