Mi svegliai su una navicella, ma non ero sola, c'erano altri ragazzi della mia età. Alcuni li conoscevo: c'erano Clarke Griffin e Wells Jaha, da piccola giocavo con loro e mi facevo sempre aiutare in "competenze terrestri" da Wells. In quanto a Clarke ho sempre provato una certa ammirazione per lei.
C'erano anche Jasper, Monty, il simpaticissimo John Murphy, Finn e... Octavia!
Ma certo avrei dovuto intuire che c'era anche lei. Appena la vidi sentì una sensazione di sollievo. Stava bene, menomale.
Improvvisamente il monitor della navicella si accese e sullo schermo vi era il cancelliere Jaha, nonché il padre di Wells.
"Prigionieri dell'arca, ascoltate: vi è stata data una secondo chance e come vostro cancelliere spero che non la vedrete come una chance solo per voi, ma una chance per tutti noi, una chance per l'intera umanità. Non sappiamo cosa troverete laggiù, se avremmo saputo che le probabilità di sopravvivere fossero state maggiori avremmo mandato degli altri, ma abbiamo mandato voi perché i vostri crimini vi hanno reso sacrificabili"
Ma vaffanculo!
"Se riuscirete a sopravvivere i vostri reati verranno cancellati, le vostre fedine penali saranno pulite".
Quindi riassumendo, ci stavano mandando sulla terra per vedere se era ancora abitabile, ma non sapevano quali erano i rischi, perciò, essendo dei " criminali" non si ponevano il problema di farci ammazzare?
Non era giusto! Cioè... a nessuna fregava di me sull'arca, ma gli altri avevano delle famiglie:
Clarke aveva Abby, Wells aveva Jaha e Octavia aveva Bellamy... Però come disse il cancelliere, questa poste a essere una grande chance per tutti noi e io, finalmente, avrei trovato la pace senza dover essere chiusa in una maledettissima cella.Il cancelliere stava ancora parlando, ma nessuno lo ascoltava più: quel genio di Finn Collins si era tolto la cintura di sicurezza e tutti lo guardavamo fluttuare in giro.
"Guarda qua! Tuo padre è riuscito a lanciarmi." Disse rivolto a Wells.
"Allacciate le cinture prima che si aprano i paracaduti" rispose Wells rivolgendosi a tutti con lo sguardo fisso su Finn.
"Hey! State fermi se non volete morire!" Esclamò Clarke, allora Finn si rivolse a lei.
"Tu sei la traditrice che è stata in isolamento per un anno"
"E tu l'idiota che ha sprecato un mese di ossigeno per una passeggiata spaziale."
"È stato divertente, sono Finn."
A quel punto intervenni io:
"Clarke ha ragione, allacciati se vuoi rimanere vivo."
"Ma guarda un po' chi si rivede,
Cassandra Hill! Che bello rivederti."
"Cassie!" Odiavo quando le persone mi chiamavo per nome intero.
"Sono sorpreso di vederti qui" Mi chiese.
"Che vuoi dire?"
"Non sei una santarellina?" Chiese un piccolo ghigno. Poteva sembrare fastidioso, ma in realtà Finn era un bravo ragazzo. La sua ragazza, Reven Reyes, una volta mi aveva aggiustato il mangia cassette e da lì ci siamo conosciuti. Non ci siamo mai definiti amici, ma a volte ci ritrovavamo a parlare di argomenti totalmente a caso.
Comunque, risposi alla sua domanda alzando gli occhi al cielo. Il ragazzo che fluttuava di fronte a me guardò il mio mangia cassette che si trovava sul bordo dei miei pantaloni.
"Vedo che non ti stacchi mai da quell'affare."
"Hey! È il mio tesoro! Non giudicarlo, lo puoi ferire." Finn si mise a ridere.
"Hey! Allacciatevi immediatamente!" Esclamò di colpo Clarke a due ragazzi che stavano imitando Finn.
Ad un certo punto si aprirono i paracadute e i ragazzi che stavano fluttuando si schiantarono contro le pareti. Stavamo precipitando, le luci si accendevano e spegnevano e gli ingranaggi facevano scintille.
Cazzo, ora moriremo!
Dopo alcuni secondi tutto si fermò.
"Ascoltate" disse Monty. "I motori sono fermi"
Ci slacciammo tutti e andammo davanti al portone della navicella. Non ero sicura di voler uscire, le radiazioni potevano ucciderci.
"Okey, state tutti indietro." Disse una voce famigliare da lontano. Mi feci spazio tra la folla e quando raggiunsi i primi che stavano davanti, vidi Bellamy che aveva la mano sulla leva del portone. Lui mi vide e i nostri sguardi si incrociarono. Non so cosa provai in quel momento, mi piaceva il fatto che fosse lì, ma allo stesso tempo ho sentito una sensazione di timore mischiato all'imbarazzo. Quando mi guardò non mi sorrise neanche e distolse lo sguardo sulla folla, forse non mi aveva riconosciuta, beh... in effetti l'ultima, e l'unica volta, in cui ci siamo parlati avevo la maschera.
"Fermi!" Esclamò Clarke e tutti voltarono verso di lei.
"L'aria può essere tossica" disse.
"Se l'aria è tossica, moriremo comunque" rispose Bellamy.
"Bellamy?" L'attenzione era caduta su Octavia che richiamava il fratello.
"Ma guardati, sei cresciuta" I due si abbracciarono. Per un momento ho rivisto il Bellamy con cui ho parlato al giorno dell'Unità.
Non sapevo se avrei dovuto andare da Octavia a salutarla, dopotutto mi aveva vista solo una volta, probabilmente non si ricordava neanche di me, quindi mi limitai a guardare i fratelli abbracciarsi.
"Dov'è il tuo bracciale?" Chiede di punto in bianco Clarke a Bellamy.
"Ti dispiace? Non vedo mio fratello da un anno." Le rispose Octavia.
"Impossibile nessuno ha fratelli qui"
"È Octavia Blake! La ragazza nascosta sotto al pavimento per sedici anni!" Disse una ragazza da lontano. Penso che avesse schiacciato un tasto sensibile, perché Bellamy ha bloccato la sorella che stava per scagliarsi contro la ragazza.
"Octavia, diamole un'altro motivo per ricordarti" le disse.
"Ah si? E quale?"
"Sarai la prima ragazza dopo novantasette anni a mettere piede sulla terra". Bellamy abbasso la leva è il portone si aprì. Appena si abbassò tutti noi fummo accecati dalla luce del sole, una luce che non avevamo mai visto prima di allora.
Per la prima volta in diciassette anni respiravo aria vera. Eravamo atterrati in un bosco...era una visione bellissima: gli alberi erano così verdi e così alti che sembrava toccassero il cielo. Octavia fu la prima a toccare terra, l'erba sembrava così soffice, ormai ero abituata alle superfici metalliche dell'Arca.
La ragazza si guardava in giro e dopo che respirò l'aria pulita che ci circondava, urlò:
"Siamo tornati bastardi!"
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THE 100| Bellamy Blake
Action97 anni dopo un'apocalisse nucleare,100 giovani esiliati da una stazione spaziale morente sono mandati sulla Terra per verificare se è ancora abitabile. Tra loro c'è Cassie una ragazza bellissima, dolce,divertente e amante sfegatata della musica. u...