La Tredicesima Fatica

3 0 0
                                    


Eracle, che aveva sperimentato ogni possibile sofferenza, aveva ucciso bestie e creature mistiche, e sfidato a duello personaggi che nessun uomo nella Grecia si immaginerebbe mai di incontrare; finalmente, decise di riposare. Suo cugino Euristeo non sapeva più che cosa inventarsi per allontanarlo da casa.

Eracle decise di traferirsi con la sua amata Deianira a Trachis. Per arrivare lì avrebbero dovuto attraversare un fiume. Fu in quel momento che il centauro Nesso si presentò con una barca offrendogli trasporto. Eracle si rifiutò, decidendo di attraversare il fiume a nuoto, ma affida sua moglie al centauro. Mentre sono sulla barca Nesso si innamora perdutamente dell'amata di Eracle e decide di rapirla.

Eracle sentendo le urla dell'amata, e capisce il malizioso piamo del centauro. Scoccò una freccia avvelenata uccidendo il centauro. Il centauro sulla barca aveva dato un po' del suo sangue a Deianira dicendogli che poteva essere usato come filtro d'amore per conquistare per sempre l'amato.

Dopo questo episodio, Eracle e Deianira vissero felici a Trachis per un po' finché Deianira decise finalmente di far bere il sangue del centauro a Eracle. Si accorse ben presto di essere stata ingannata dal centauro, perché il suo sangue era fonte di terribile sofferenza e morte. Dopo aver bevuto la mortale pozione le pelli dell'eroe si attaccarono alle vesti, iniziò a sentire dolori alle ossa e ai polmoni. Allora la moglie rivela ad Eracle il vile inganno del centauro ed Eracle si arrabbia così tanto che chiamò suo figlio per mettere fine alla sua sofferenza e così fece.

Subito dopo Eracle cadde da molto alto nella riva di un fiume di lava che scorreva come acqua. C'era una puzza di cadavere che si sentiva fin da subito. In quel posto lo aspettava una vecchia barca con un vecchio a bordo, che portava i remi di legno marcio tra le braccia aspettando che l'eroe salisse a bordo. Eracle sapeva con che cosa aveva a che fare quindi non esitò a salire nella barca.

Mentre percorreva il fiume infernale vedeva quelle persone che giacevano nei promontori lavici, altre che nuotavano nella lava mentre esprimevano esplicitamente estremo dolore e sofferenza. Eracle sapeva di trovarsi negli inferi.

Il suo piano fin da subito era stato di uscire in un modo o nell'atro ma mentre vedeva le strutture che bloccavano e trattenevano il passaggio delle anime perdute, si rese conto che non sarebbe stato così facile.

Quel posto era la manifestazione più cruda che aveva visto dell'odio umano, della rabbia e dolore. Non c'era modo di uscire dal quel posto con altro odio. Per quanto ci si lamentava o si gridava o piangeva, a nessuno importava di te perché tutti erano condannati al fuoco eterno come lo eri tu. Ognuno pensava a sé stesso.

Arrivato dall'altra parte del fiume, l'eroe diede una ultima occhiata al fiume e al vecchio nella barca, e scese con un balzo. Subito dopo il trasportatore gli disse con voce cupa: "Tu eroe delle 12 fatiche, che hai sperimentato ogni possibile sofferenza, non pensare che potrai uscire di qui, non te la caverai."

Senza rispondere Eracle si girò verso l'entroterra di quel posto maligno e iniziò a camminare finché non fu giunto dinnanzi ad un altare. In quel momento Eracle sapeva di essere davanti al dio degli inferi, signore oscuro, Ade.

Ade fissò l'eroe in modo malizioso, e per un po' ci fu silenzio. Il dio quindi ruppe il silenzio dicendo: "Oh, abbiamo una leggenda terrena qua, tu che oggi ti ritrovi qui sarai condannato al fuoco eterno per essere stato nella tua vita terrena un traditore, disertore, assassino e per essere andato più e più volte contro la volontà divina."

Subito dopo Eracle si sentì svenire e ci fu un vuoto.

Quando l'eroe si svegliò, vide che si trovava in una pianura di polvere, ceneri e fuoco. Si guardò intorno e vide anime che correvano e scappavano dalle fiamme che li rincorrevano. Alcuni giacevano a terra senza speranza. Ma lì, in quella pianura infernale si distinse una figura alquanto particolare che si addentrava con sicurezza verso l'entroterra infernale.

Racconti da Ogni TempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora