𝐃𝐔𝐄 𝐀𝐍𝐍𝐈 𝐃𝐎𝐏𝐎:
Erano le 06:00 del mattino, mi suonò la sveglia e mi alzai dal letto; sembravo uno zombie.
Non era una mattina come tutte le altre perché ero a New York (oh sì baby!!).
Ero lì perché ero stata invitata a vedere l'anteprima di eternals (il film nuovo della Marvel). Soltanto che me ne resi conto quando guardai l'orologio ed erano diventate le otto tra una cosa e l'altra.
Ero così felice che mi misi a saltellare su e giù per la stanza di hotel;
-"Oh no! L'anteprima è alle 11 se non mi sbrigo arriverò in ritardo!"-
Così mi sbrigai ed arrivai con 10 minuti di ritardo. Mentre entravo nel cinema a cercare la sala giusta, mi incrociai con quello che sembrava essere uno dei protagonisti del film. In foto era bello, ma dal vivo era ancora meglio. Non sapevo che dire; avevo davanti a me Barry Keoghan (che mi guardava con fare di chi si aspetta che dica qualcosa) ed io ero senza parole. Così alla fine presi coraggio e dissi:
-"Lei è Barry Keoghan g-g-iusto?"-mi tremava la voce.
-"Sì sono io, piacere. Lei chi è?"-
-"Emh...io s-s-sono Ma..."- stavo facendo la figura della scema e la cosa mi infastidiva-
"Sono Matilda Lofaso, piacere mio. Sono una critica cinematografica e sono qui per criticare...emh il film e scrivere presso un famoso giornale Italiano."-
-"Si sente che è italiana, io adoro l'Italia, come tutti noi irlandesi e americani"- accennò un sorriso.
Io rimasi molto affascinata da quel ragazzo irlandese.
Andammo a prendere i biglietti e ci diedero i posti vicini. Per il primo quarto d'ora l'unica cosa che riuscì a vedere fu la trama scritta all'inizio, perché poi mi persi negli bellissimi occhi azzurri di Barry.
Ancora incredula di ciò che stava accadendo gli dissi:
-"Ei, posso chiederti una cosa?"-
-"Sì certo! Tanto il film mi sembra di averlo già visto hahah"- e fece un mega sorriso.
Ritornò serio ed io gli chiesi:
-"Quanti anni hai?"-
-"26 fatti da poco"-.
Continuammo a parlare durante tutto il film, fu bellissimo.----------------------------------------------------𝐁𝐀𝐑𝐑𝐘 𝐊𝐄𝐎𝐆𝐇𝐀𝐍 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄:
Barry dal canto suo era un ragazzo ironico, con una potenziale bellezza che lui sapeva di avere ed una grande sensibilità, causata anche, molto probabilmente, dal suo doloroso passato e dal trauma per la madre. Aveva molte qualità oltre queste, tipo la sua gentilezza, tuttavia si era da sempre sentito un vuoto dentro, perciò era anche andato da uno psicologo durante la sua adolescenza. L' unica cosa che riuscì a diagnosticare era la mancanza di una donna che lo "proteggesse" (in un certo senso) e che gli stesse accanto, il tutto era scatenato ovviamente dalla morte della madre in tenera età.Durante la sua adolescenza si chiuse sempre di più fino a crearsi una corazza quasi impenetrabile, recitare lo aiutò molto a riaprirsi col mondo e con ciò che gli stava intorno.
------------------------------------------------------RITORNO ALLA STORIA:
Alla fine del film stavamo ancora parlando, era bellissimo, sia lui che la situazione. Finiti i titoli di coda lui si alzò e mi disse:
-"Beh...è stato un piacere conoscerti Matilda, buona fortuna per tutto."
Il mio sguardo allegro si spense... e così non ci saremmo rivisti. La cosa mi intristiva, era molto simpatico, ricco e bello (e la cosa non nuoce affatto). Quando notò il mio sguardo spento rimase incuriosito e mi chiese:
-" Ti va di uscire Sabato? Sei molto simpatica d' altronde."-
Da quel momento non ricordai nulla, soltanto che gli dissi di sì e che mi lasciò il suo numero. Non so come o in quali condizioni ho ritrovato l' albergo.
Una volta arrivata in hotel avevo ancora quello sguardo sognante che si ha quando ci si prende una bella cotta; mi stesi sul letto e chiusi lentamente gli occhi. Mi svegliai due ore dopo, ancora tra le nuvole andai a farmi una doccia. Dopo la doccia mi ripresi ed ebbi un casino di emozioni e pensieri nello stesso momento.
"ho il numero di una celebrità; sono abbastanza responsabile? perché mi ha invitata ad uscire? non ho praticamente visto il film ed avrei dovuto pubblicare l'articolo entro la settima seguente. ecc...ecc..."
Ebbi un attacco di panico. D'altronde ero dall' altra parte nel mondo, in un posto in cui quasi nessuno parlava la mia lingua, piena di pensieri e di problemi. Dovevo calmarmi; l' unica cosa da fare era chiamare Eda. La chiamai e dopo un po' rispose:
-" Emh sono un po' impegnata al momento...sai com' è, sono due giorni che sei dall' altra parte del mondo e non ti fai viva..."-
Eda mi senti singhiozzare e piangere in preda al panico:
-"No ti prego!!!! Non fare così!!! Che succede?"-
Le spiegai tutto. è l' unica cosa mi disse fu:
-"Solo tu riesci a metterti in queste situazioni mentre sei COSì LONTANA DA CASA TUA!"-continuò:-"EEE Fammi pensare...beh potresti scaricarti su siti illegali il film, guardartelo e poi pubblicare l'articolo. Poi successivamente esci con Barry e gli spieghi che non vi potete frequentare poiché vivete troppo distanti.-"
-"NO! Non posso farlo! Io lo vorrei conoscere costi quel che costi!"-
-"Senti gioia, se sai così tanto tutto quello che vuoi allora risolviteli da sola i problemi! Io ora sono ad una cena, in Turchia, con Kerem"- e chiuse la chiamata.
è vero, ero un mostro, egoista, irresponsabile e immatura. Non sapevo che fare, l' unica persona che conoscevo a New York era Barry. Aspetta, avevo il numero di Barry, potevo chiamarlo. Mi venne un unico dubbio; non volevo disturbarlo, ma era un emergenza. In più chissà che figura avrei fatto? Alla fine, lo chiamai.
-"Ei...."- dissi piangendo -"Scusami tantissimo se ti disturbo, ma sei l' unica persona che conosco di tutta New York."-
-"Hey Matilda! Nessun disturbo! Ma sono io o stai piangendo?! Tutto ok?!"-
-"In realtà no...mi è preso un attacco di panico e sono in Hotel da sola, ho bisogno di qualcuno."- dissi piangendo. Stavo facendo la figura della gattamorta, ma io avevo veramente bisogno d' aiuto, l'affetto era l'unica cosa che mi avrebbe tirato su.
-"Oddio, mi dispiace. Arrivo il prima possibile, mandami la posizione."-
Gli mandai la posizione, stavo sbagliando tutto, ma in quel momento non ero cosciente. Presi il phon e mi asciugai i capelli. Ad un certo punto senti qualcuno bussare. Guardai allo spioncino; era Barry. Aprii la porta ed entrò. Mi abbracciò fortissimo. La cosa più bella di quel momento fu sentire qualcuno vicino a me.
Barry mi calmò e mi disse di andarmi a vestire (ero ancora in accappatoio). Mi misi la canottierina aderente grigia con scollatura a cuore ed i miei pantaloncini scozzesi di pail. Tornai da Barry: mi disse di mettermi seduta e di raccontargli qual era il problema. Gli raccontai tutto tranne le parti che comprendevano lui.
-"Mi dispiace, tu non ci pensare...non sei sola ci sono io."- Così dicendo si sdraiò sul letto e mi invitò con un gesto a mettermi vicino a lui. Mi propose di riguardare il film sul mio portatile, sapeva dove trovarlo. Durante il film gli chiesi:
-"Ma perché sei così gentile con me?"-
-"Non so se ti offendi però....mi fai tenerezza ecco "-
Ridemmo e lui mi avvicinò a se stesso.
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||𝐓𝐡𝐞 𝐝𝐚𝐲 𝐰𝐡𝐞𝐧 𝐈 𝐦𝐞𝐭 𝐲𝐨𝐮🖤💭||𝐁𝐀𝐑𝐑𝐘' 𝐒 𝐒𝐓𝐎𝐑𝐘
FanfictionMatilda è una ragazza dal cuore d' oro, fa di tutto sin da piccola per diventare una critica cinematografica. L' unica cosa che voleva era essere una donna in carriera, senza distrazioni. Finchè un giorno, alla prima di un film, incontra un ragazzo...