Ma stasera.

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Ti sto aspettando nell'area fumatori, seduto su una panchina con le gambe incrociate, una giacca ed un braccio già aperto lungo lo schienale, per te.
Il mio telefono ce l'aveva la mia manager, quindi ho usato quello di Esther.
Sono stato bravissimo a non rovinarti il trucco fino ad adesso.
Ora voglio levarti tutto e infilarmici dentro,
Dentro la tua bocca, nel tuo vestito, fra le tue gambe, fra le tue braccine.

Esci dopo qualche minuto, ti guardi attorno mentre ti lamenti dei tacchi.
Non mi muovo di un millimetro, voglio ammirarti da lontano.

Mi vieni incontro sorridendo, col telefono e pochette in mano.
Ti siedi di colpo su una mia gamba, come hai fatto prima con Hovik, ma io ti chiudo con l'altra gamba.
Sei in trappola, ma mi hai preso tu.

"ma tu..."
Mi blocchi le parole in bocca.
Mi anticipi il bacio.
Il mio sorriso si fa largo nelle tue labbra.

"Che c'è?"

"Ti volevo baciare io, mi hai rovinato la scena"

Ridi, e i tuoi denti sbattono contro la mia lingua
"La realtà non ha bisogno di scene perfette"

Hai ragione tu.

Ti metti più comoda, ti sistemo la giacca sulle spalle, e mi dici che sì, ora effettivamente cominciavi a sentire un po' di freddo.
Mi chiedi qualcosa che non riesco a captare perchè sono troppo occupato ad accarezzarti.
Quando mi chiedi della serata e non ti rispondo subito, mi guardi con gli occhi sgranati e mi chiami a ripetizione.

"Alvaro"

Sorrido, ti sistemo un lato di capelli dietro l'orecchio

"Ciao"

"Mi hai capita? Perchè ti sei messo a fare il pazzo in sala?"
Ti dico che ne avevo semplicemente voglia.
Ora non parlare più.

Ti bacio, forte, mentre infilo due dita nell'apertura della tua scollatura, sussulti.

"scusa lo so ho le mani fredde" ti dico fra la mia lingua ed i tuoi denti.

"non importa" mi rispondi, a fior di labbra.

Ti reggo dal culo, con una mano aperta, quando ti contorci per salirmi sulle gambe, ma il vestito è troppo stretto e non posso sollevartelo ora per farti allargare le gambe.

Ti sussurro che ho bisogno di fare l'amore con te e tu mi dici "Ora"
Non è una domanda.

Fra poco dobbiamo raggiungere la location del party.

Mi guardo un po' intorno per capire dove potremmo andare.
Dove potrebbero andare due innamorati pazzi che non riescono a contenersi come due 15enni alle prime pulsazioni sessuali?

Mi giri la faccia dopo mi baci il collo, perchè risali e non incontri il mio sguardo.
Ti cade anche la giacca, che trattengo comunque dietro la tua schiena, nonostante il mio sguardo a scrutare in lontananza qualcosa.

"Oh, stai qui"

Con te è sempre così, mi fai morire di tenerezza quando fai così, mentre voglio scoparti come un animale, veloce, per poi goderti più lentamente dopo, in ogni singolo dettaglio.

Sto qui. Ma sto scoppiando.
Ti dico di stare ferma, ti guardo e mi viene da ridere. Non capisci.

"Inspectora, ho una domanda personale per lei: da quanto tempo non fa l'amore in macchina? Perchè per me sono passati circa 20 anni"

Ridi, rispondi che tu molti di meno!
Ti guardo malissimo e mi baci piano.



Abbiamo scelto il van, le chiavi me le ha lasciate il custode, ho inventato la scusa di aver dimenticato qualcosa dentro.

Appena lui va via, tu levi i tacchi e cominci a correre verso il nostro nido temporaneo così poco romantico e così fortemente spudorato.

Corri e controlli che io ti segua.








Ma stasera corri forte ti vedo appena
per raggiungerti dovrò lasciarmi andare
e stasera la tua voce non è lontana
e prova a prendermi ma non voglio scappare
e anche se ti ho cercato come un'illusione perfetta
vengo verso di te, questa notte vorrei fosse eterna

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 06, 2021 ⏰

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30 Novembre 2021 |||| AlvitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora