Capitolo 1

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HERMIONE


Essere di nuovo alla stazione di King's Cross era quasi surreale. 

Varcare il muro di mattoni per poi ritrovarmi al binario 9 ¾ fu come immergersi in un sogno: si sentiva il vociferare eccitato degli studenti, il suono dei carrelli carichi di bagagli che sfrecciavano da una parte all'altra, gufi domestici che bubolavano; non mi sembrava vero, di poter salire nuovamente sulla splendida locomotiva scarlatta che fischiava e sbuffava, pronta a dirigersi in un unico luogo: Hogwarts. 

Avevo desiderato così tanto fare ritorno in quel luogo magico che quando finalmente, agli inizi di luglio, un gufo dalle piume marroni aveva picchiettato alla mia finestra, quasi non riuscivo a credere che fosse li per consegnarmi la mia lettera. 

L'avevo letta e riletta milioni di volte, come per assicurarmi che fosse reale, e nonostante l'anno scolastico sarebbe iniziato un mese prima, ad agosto invece che settembre, non mi importava di perdere un mese di vacanze estive: volevo solo far ritorno a casa. 

Tutto era perfetto, tutto era esattamente come prima, dalla stazione un pò vecchia e logora ai binari consunti dall'età, i finestrini limpidi per godersi il panorama e i vagoni numerati già colmi di studenti elettrizzati per la partenza. 

Mancava solo una cosa, una cosa essenziale al mio ritorno ad Hogwarts, ovvero i miei migliori amici. 

Li avevo cercati in lungo e in largo per la stazione, così come nei vagoni, fino a quando il treno aveva fischiato ed era partito sfrecciando sui binari, alle undici in punto. 

Solo allora decisi di occupare una cabina e tenere il posto ai miei amici, ma dopo più di un'ora ero ancora seduta sola. 

Che se lo fossero perso?

Impossibile. 

Sarebbe stato il nostro ultimo anno, un'occasione speciale per tutti. 

La mia mente iniziò a trovare mille giustificazioni per le quali i miei più cari amici non erano lì a condividere con me quel momento impareggiabile. 

Forse mi stavano cercando; magari si erano fermati a chiacchierare, oppure mi stavano aspettando. 

Fu solo dopo qualche minuto che la porta della cabina si aprì, mostrando un ragazzo alto in un completo scuro, con i capelli biondi sistemati alla bell'e meglio e una cupa espressione in viso, lasciandomi esterrefatta. 

<<Malfoy?>> tuonai incredula mentre i suoi occhi color ghiaccio incrociavano i miei, entrambi fissi in un espressione di disprezzo. 

<<Granger..>> sospirò infastidito, senza staccare gli occhi da me. 

<<Tutti i vagoni sono occupati... posso sedermi?>> mi domandò poi in tono tutt'altro che felice, abbassando lo sguardo. 

Alzai le spalle senza aggiungere altro, lasciando che si accomodasse davanti a me, e ripresi a guardare il mio libro. 

Non riuscivo a credere che fosse li. 

Non me ne dispiacevo, infondo ho sempre pensato che quel ragazzo fosse stato trascinato nei guai dalla sua stessa famiglia, ma per qualche motivo avevo la certezza che non l'avrei mai più rivisto. 

Inoltre, una volta ricevuta la mia lettera per Hogwarts, avevo promesso a me stessa che avrei reso quell'anno indimenticabile: volevo essere una persona diversa, fare amicizie, dimenticare il passato per migliorare il mio futuro. 

Purtroppo non sarebbe stato facile, ma volevo provarci. 

Forse fu per quello che mi rammaricai osservando il volto triste e desolato del ragazzo Serpeverde seduto davanti a me in un silenzio tombale. 

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