24~ Prove

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"Va bene" dissi, alla fine ci era riuscita,
"Evvai!" esultò lei saltando da una parte all'altra,
"Allora dobbiamo impegnarci, direi di darci un tempo limite, sennò arriviamo a due mesi che stiamo solo al primo verso" dissi.

"Va bene, ci sto!" disse lei tutta emozionata,
"Poi il ritornello lo elaboriamo insieme magari" aggiunse,
"Si, mi piace come idea" dissi.

"Allora ci sentiamo dopo e ci aggiorniamo sui dettagli" disse Isabel,
"Certo, provo a scrivere la prima quartina"
"Ho capito! Hai studiato..ma ti rivelo una cosa, non frega a nessuno" disse lei ridendo facendomi capire che stesse scherzando,
"Scusami, se dobbiamo farlo deve essere una cosa professionale, e tu devi sapere queste cose, oh!" dissi io fingendomi offesa ma non potendo nascondere un sorriso.

Io andai verso casa mia, ed Isabel fece lo stesso andando verso la sua, che erano quasi ai poli opposti.

Salii di sopra ed entrai nel mio appartamento. Devo dire che come ogni cosa, la guerra non ha portato solo lati negativi, a noi almeno. Ovviamente i contro sono il novantanove percento, ma quell'un percento c'è. Ed è per il fatto che non c'è letteralmente più nessuno a darmi fastidio.

Sono stati reclutati tutti! Tutti! Dal primo all'ultimo. Sarebbe perfetto se Levi fosse qui accanto a me.

Posai lo zaino a terra, e mi misi seduta a tavola a fare i compiti. Non amavo farli in stanza da me, dato che la scrivania era piccola, mi capitava di dover appoggiare i liberi anche a terra, e non ci tenevo più di tanto.

Studiai per il giorno dopo fino alle otto di sera, poi decisi di fermarmi per una pausa. Magari potrei provare a scrivere qualcosa.

Ero molto in ansia, a dire la verità, ogni volta che ci pensavo e anche, a quanto pare, quando devo scrivere qualcosa, e quindi anche concentrarmi.

Isabel ha iniziato a dirmelo da ottobre, per poco non passava un anno, dato che siamo ad agosto, e non ha mai smesso di provarci.

Sinceramente, credo di aver accettato per quello che mi disse Levi, è come se lo stessi facendo più per lui che altro.

E ovviamente come sempre, io arrivo sempre quando le cose sono più complicate. Avevano fatto una sorta di gara, dovevamo letteralmente scrivere una canzone nostra, e poi al termine, che mi sembra sia circa di un mese, sarebbe stato eletto il vincitore. Chi era capace, poteva anche andare a cantare più canzoni, ma sempre proprie.

Era qualcosa di abbastanza difficile in generale, ma conosco molte canzoni, e di generi di musica diversi. Essendo che non ho mai potuto fare granché, la mia fuga era un pò anche la musica, la danza, il canto. Anche se erano tutte cose che facevo in privato.

L'unica eccezione come sempre era Levi, ma soltanto quando mi girava bene e non mi sentivo estremamente in imbarazzo.

Di solito mi piace anche disegnare, o scrivere, ma sono attività che richiedono un certo tempo. Questo vale anche per la musica, ma quando l'obiettivo è solo rilassarti, è molto più facile ascoltare una canzone e cantarla assieme all'artista.

Mi alzai e andai in camera, aprii l'ultimo cassetto della scrivania, che era strapieno di quaderni, e fogli. C'era di tutto in quelle pagine, disegni, tutti esclusivamente fatti a matita.

Su altri quaderni c'erano invece delle storie scritte. Potevo farlo a telefono ovviamente, e alcune le ho lì. Ma talvolta mi piace anche scrivere sul foglio, anche se gli occhi sti stancano ugualmente, è diverso la sensazione che si prova sulla carta, rispetto al display. Analogamente mi accade con il disegno.

Su un quaderno in particolare invece, ho delle canzoni. Ma usare il termine 'delle' è forse inappropriato, dato che il quaderno è quasi completamente pieno.

•Il nostro sogno• [Levi×reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora