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⚖️ - owner: -lycxris ⚖️ - type: storia ad oc ⚖️ - role: artista circense
songs to listen to: (alcune delle seguenti canzoni saranno riportate nella voce "storia" consiglio di ascoltarle (; ) "let's kill tonight- panic! at the disco" "twisted- missio" "oh ana- mother mother" "choke- IDKHBTFM" "god must hate me- catie turner" "fire drill- melanie martinez" "guns for hire- woodkid" "exit music- radiohead"
❝RUOLO : artista circense ( giocoliere ) -❞ Entró a far parte del circo appena scappó dalla sua precedente vita, non aveva interesse nel circo, non aveva mai avuto nutrito alcuna passione verso le attività motorie o legate alla magia, ma non aveva visto altra scelta che tentar di seguire il fato lasciandosi trasportare in quella specie di ristretto manicomio. Erano pieni di pazzia i suoi componenti, lo si vedeva dalle dinamiche e dall'ambiente che attorno ad esso si percepiva quasi come fosse un aura. L'ambiente era un insieme di componenti spettrali, magiche, pazze e credeva che il suo aspetto fosse alquanto adatto al luogo. Sapeva di non aver praticamente bisogno di saper far nulla per farsi notare, d'altronde la sua particolarità per la prima volta in vita sua, regalava già qualcosa di buono al circo. Appena entrò ufficialmente a farne parte, credette fosse ironico ricoprire ruolo di giocoliere, che avrebbe potuto giocare con i propri occhi magari mimando qualche buffa, stupida scena che avrebbe sicuramente fatto ridere qualcuno. Insomma alle persone normale fa ridere, scherzare su un povero matto che fa cadere i propri bulbi e li fa roteare in aria come della palline, no? non era bravo nel riconoscere cosa fosse realmente divertente per gli umani ma prendere in giro i pazzi, aveva capito, fosse una delle cose su cui si andava sul sicuro.
❝NOME : Conlaéd ("fuoco purificante") -❞ "Conlaèd", nome datogli dal padre, attribuendo ad esso la speranza che esso potesse portare privilegio e clamore verso la propria bottega artigianale, il padre ormai da secoli portava avanti la propria passione verso la lavorazione dei metalli, sotto il nome degli Áedh. Proveniente da una famiglia che attribuiva alla sua nascita l'utopico sostegno da parte degli dei, egli non poteva che sentirsi sin da subito oppresso a causa di quelle aspettative vane nei confronti di un bambino che altro non poteva fare all'infuori di esistere. Ben presto le religiose speranze che il bambino potesse essere mandato come ricompensa degli sforzi fatti dalla famiglia, svanirono lasciando un perenne senso di colpa, ed inferiorità all'interno di quell'animo inizialmente puro che sin da subito fu abbuiato dalla folle speranza nutrita dalla famiglia. Il bambino che loro avevano cresciuto come se fosse uno di quei minerali preziosi che quotidianamente avevano modo di lavorare, si rivelò essere al di sotto di quelle aspettative esasperate di chi, effettivamente, aveva poco altro su cui appoggiarsi; questo portó inizialmente una leggera delusione all'interno della casa Áhed, che portò poi sempre più insoddisfazione e quasi imbarazzo nell'aver creduto così tanto in un bambino che si sarebbe infine dimostrato un semplice fanciullo come gli altri, se non peggiore. Nel suo sangue, non scorrevano le fiamme che avevano condotto la famiglia a non cercare altro lavoro se non quello tradizionale della modellazione dei materiali, non scorreva quella passione che il suo nome era designato a descrivere.
