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Ripresi a camminare insieme a Steve e dopo nemmeno cinque minuti arrivammo a casa.

Aprii la porta d'ingresso ed entrai in casa girandomi verso l'uscita.

< Grazie per avermi scortata fino a casa > dissi a Steve leggermente infastidita dalla cosa. < Puoi anche andare ora e dì al tuo capo che non ho bisogno di una guardia del corpo, grazie > aggiunsi e senza aspettare una sua risposta feci per chiudere la porta ma Steve mise la sua mano sulla porta bloccandola.

< Credo che dovrò restare > disse riaprendola < Mi dispiace ordini... >.

< Dall'alto > finii la sua frase scocciata < Steve senti sto bene non c'è bisogno che rimani anche perché non saprei dove farti dormire > dissi guardandolo < Perciò... è stato un piacere > aggiunsi e feci per richiudere la porta ma Steve la bloccò nuovamente.

< Natalie anche se non ti piace come idea non puoi sbattermi fuori di casa così > disse Steve < Devo rimanere e controllare la situazione >.

Lo guardai dritto nei suoi occhi < Mi dispiace ma non ti farò entrare, ti giuro che sto bene e che so difendermi > dissi infastidita < Non ho più 4 anni, non ho bisogno di un babysitter quindi vai > dissi.

< Natalie posso anche rimanere fuori dalla porta, seduto sul pavimento del pianerottolo tutta la notte ma non me ne vado > disse lui guardandomi.

< Vedo che ti sei trovato una sistemazione per la notte allora > dissi e, senza aggiungere altro, chiusi la porta e misi il chiavistello. < Dio mio > sospirai ed andai verso il bagno per farmi una doccia.

Dagli tempo due minuti e se ne sarà già andato... Pensai tra me e me mentre l'acqua calda della doccia scendeva lungo il mio corpo rilassando i miei muscoli dopo quella giornata sfiancante. Mezz'ora dopo ero già sotto le coperte, pulita e profumata, con il mio pigiama preso dal mucchio di panni da stirare, che stavo scorrendo i film di Netflix per decidere cosa vedere. Mi ero fornita di acqua e snack e avevo fatto partire un film totalmente a caso. Non avevo nemmeno letto la trama, ma stavo perdendo troppo tempo nel decidere quindi avevo avviato il primo film che mi era capitato. Dopo circa tre quarti d'ora mi stavo per addormentare. Il film si era rivelato una palla mortale e il fatto che fossero quasi le quattro del mattino non aiutava a farmi rimanere sveglia. Decisi di spegnere la TV ed andai in cucina per riempire la mia bottiglia d'acqua. Quando passai davanti alla porta d'ingresso mi rivenne in mente Steve. Era davvero rimasto lì come aveva detto o se ne era andato? Ma se ne sarà andato... chi rimarrebbe davvero sul pianerottolo di una che nemmeno conosce per "proteggerla"... Pensai ed andai a controllare dallo spioncino della porta se fosse o no ancora lì. Guardai bene e lo vidi seduto a terra, con la schiena poggiata contro il muro di fronte alla porta del mio appartamento che stava usando il telefono. Lo guardai per un po' pensando se farlo entrare o lasciarlo lì fuori. Dopo un po' tolsi il chiavistello dalla porta e, dopo aver fatto girare la chiave nella serratura, la aprii. Subito vidi Steve che alzò la testa e mi guardò.

< Sentirai freddo > dissi spostandomi di lato per fargli capire che potesse entrare. Lui si alzò senza togliermi gli occhi di dosso.

< Nemmeno tanto > disse passandomi davanti per entrare in casa < Come mai hai cambiato idea? > chiese mentre stavo richiudendo la porta a chiave.

< Volevo sapere se fossi un uomo di parola così ho controllato dallo spioncino e ti ho visto lì a terra e mi hai fatto tenerezza > dissi girandomi verso di lui < Vuoi qualcosa? > gli chiesi.

< Un po' d'acqua grazie > rispose gentilmente < Te l'avevo detto che sarei rimasto > disse.

< Si lo avevi detto ma non pensavo lo facessi per davvero > dissi mentre riempivo un bicchiere con dell'acqua fresca e lo passai a lui.

ANOTHER WIDOW // Steve RogersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora