Capitolo 33

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Protagonista della foto: Marlene Prise

*Leggete lo spazio autrice*

MARLENE'S POV:

Hai ancora intenzione di parlare? Perché io...» prima di continuare si lecca il labbro con avidità facendo andare in frantumi tutti i miei buoni propositi di ignorarlo.

«...ho una gran voglia di baciarti, Belle.» sussurra con voce graffiata.

Si avvicina pericolosamente a me senza smettere di fissarmi le labbra, con la mano sfiora il mio viso per spostare una ciocca di capelli che mi ricade sulle guance ormai diventate rosse.

«Trav non posso...» sussurro cercando di regolare i battiti del mio cuore. Ma il fatto che io sia seduta sopra di lui mentre la sua colonia m'inebria le narici e l'altra mano mi stringe il fianco non aiuta per niente.

«Shh» si lecca il labbro inferiore sospirando sulle mie labbra.

«Sono seria...» se le mie labbra dicono una cosa, il mio corpo ne fa un'altra. Non riesco a spostarmi perché questo avvicinamento è tutto quello che voglio, perché mi piace il modo in cui mi fa sentire.

«Non vuoi neanche che...» con la mandibola mi accarezza le labbra causandomi una serie di brividi che si espandono per tutto il corpo.
«...ti baci qua?» conclude posandosi una bacio sull'angolo della bocca.

Io ho perso l'uso della parola tanto che mi limito a scuotere il capo.

«Sei sicura?» chiede ammiccando un sorriso sfrontato.

Ingoio un groppo amaro senza dire nulla. Perché la sua voce così roca riesce sempre a farmi imbambolare come un pesce lesso?

Si avvicina prendendo tra i denti il mio labbro inferiore, lo succhia leggermente poggiando la fronte sulla mia.

«Capisci che non posso resistere a queste?» chiede lasciando il mio labbro e passandogli sopra il pollice. Applica un po' di forza tanto da farlo spostare leggermente.

Pensa che per me sia facile tutto questo? Io vorrei solo che questa agonia finisse e che mi baciasse come sa fare lui, ma dall'altra parte non posso permetterlo.

«E a quelle delle altre puoi resistere?»

I suoi occhi si spostano sui miei e ora che mi guarda bene mi sento nuda. Perché deve farmi questo effetto?

«Perché fai queste domande?» chiede in un sussurro
«Perché non rispondi a queste domande?» replico.

La mano che era poggiata sul mio fianco, ora è scesa pericolosamente sulla mia coscia, insinuandosi all'interno. La strizza piano tanto da farmi scappare un gemito di piacere per questo contatto troppo ravvicinato.

Il suo respiro caldo soffia sul mio viso ormai arrossato, questo avvicinamento non fa per niente bene alla mia salute mentale e soprattutto al mio orgoglio.

«Perché non stai zitta e mi baci?»

Le sue parole fanno scattare dentro di me un trambusto cosi potente che ho addirittura paura che lui lo passa sentire.

Si avvicina sempre di più a me per far combaciare le nostre labbra che fremono dalla voglia di unirsi, ma io mi sposto leggermente per far sì che ciò non accada. È lì che capisco che tutto questo non può succedere. Non può sempre ottenere quello che vuole e quando vuole, non può decidere di baciarmi e poi trattarmi come se fossi una qualunque. E io non posso permettere che tutto questo accada, devo farmi rispettare.

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