-7- Paradiso & Inferno:

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Alessia e Giacomo sono finalmente da soli.
Alessia e Giacomo sono liberi fino alla mattina dopo.
Alessia e Giacomo sono chiusi a casa della ragazza e si stanno scambiando baci, carezze e sguardi.
Scivolano sul letto e si spogliano lentamente e reciprocamente.
Cominciano letteralmente a fare l'amore, teneramente e dolcemente.
La guarda negli occhi per tutto il tempo, si dedica completamente a lei mettendo il suo piacere prima del suo.
È premuroso, romantico, intenso.
Le sussurra più volte che l'ama.
Le regala sorrisi, carezze.
Le ricopre il viso di baci.
È poesia e tenerezza.
È passione e desiderio.
È piacere estremo e appagamento.
Dopo l'ennesima volta le si sdraia accanto stremato ma felice sotto ogni punto di vista.

Prontamente la stringe poggiandole la testa sul petto.
È ormai l'alba e da quando le ha detto "ti amo" per la prima volta, la mattina precedente, non si è più allontanato da lei.
Gli accarezza il viso mentre cercano di riprendere fiato e di rilassarsi.
Hanno condiviso una notte intensa, meravigliosa, incastrandosi in ogni modo possibile.
Con tenerezza profonda, rendendo ogni cosa speciale, anche quelle che potrebbero sembrare più crude e meno romantiche ma più appaganti.
Cominciano ad assopirsi ma d'improvviso il telefono di Giacomo poggiato sul comodino comincia a suonare.
Ha ricevuto un messaggio.
<< amore lo puoi spegnere? >> le domanda sistemandosi meglio e stringendola di più.
Allunga una mano sul comodino e lo afferra.
Sta per poggiare un dito sul pulsante di accensione/spegnimento ma arriva un altro messaggio e il display si illumina.
I messaggi sono tutti dalla fidanzata.

>> Amore ma dove stai?. Ieri non ti sei fatto sentire per niente e in nessun modo. Non mi hai dato neanche la buonanotte. Stai bene?. Tutto bene?. Quando torni a Roma?. Mi manchi!

>> Amore, ho voglia di sentirti. Mi fai una videochiamata quando ti svegli?.

Le ha mentito. Non l'ha lasciata come le ha ripetuto più volte.
Non avrebbe dovuto lasciarsi andare così con lui.
Non doveva farci l'amore.
Non doveva.
Si sente morire, perché durante questa notte così bella ha realizzato di essere ad un passo dall'innamorarsi di lui.
Per fortuna è ad un passo e non si è ancora innamorata.
Comincia a piangere.
<< Giacomo. Adesso ti alzi, ti vesti e te ne vai >> dichiara spostandosi. Lascia il telefono sul letto per alzarsi e vestirsi.
<< cosa? >> chiede lui sorpreso. Stava per addormentarsi.
<< te ne devi andare >> ribatte lei piangendo.
Si alza anche lui.
<< ma perché?. Stai piangendo... perché? >>
<< te ne devi andare >> ribatte lei vestendosi rapidamente.
<< amore, ti prego spiegami >>
<< lo sai >> risponde cercando di fermare le lacrime che scendono.
<< no non lo so. Abbiamo passato una notte meravigliosa, la più bella della mia vita e ora fai cosi. Perché? >>
<< perché mi hai mentito. Non l'hai mai lasciata. Perché mi hai fatto una cosa cosi? >>
<< no no Ale. Io sono innamorato di te, solo di te. Non volevo ferirti ma volevo stare con te. Era più importante stare con te e cominciare la nostra storia che perdere tempo ad andarla a lasciare ma la lascio. Veramente. Per stare insieme io e te. Siamo fatti per stare insieme noi due >> la implora.

Gli passa i vestiti. A malincuore li indossa.
<< Giacomo non funziona così. Se ami una ragazza prima lasci la tua fidanzata e poi ti leghi all'altra e ci passi una notte come questa, non il contrario. Hai tradito lei e la nostra prima volta l'hai rovinata. Hai solo giocato con me >>
<< no non è vero. Vado subito a lasciarla >>
<< perché non l'hai fatto prima? >>
<< non sapevo come fare. Non sapevo se tu provavi lo stesso e mi ero sbilanciato con la sua famiglia >>
<< e se io non ricambiavo tu restavi insieme a lei pur non amandola più? >>
<< non l'ho mai amata >>
Scuote la testa lei.
<< adesso facciamo a modo mio. Io e te da oggi in poi siamo soltanto amici ma amici veri. Niente più baci, niente più cose ambigue. Ci scambieremo solo un bacio sulla guancia quando ci salutiamo e basta. Solo amici e niente altro >>
Le prende la mano.
<< no ti prego. Non così. Vado a parlarle e torno da te >> la supplica.
<< non tornare Giacomo. Sono tua amica, non voglio essere nient'altro. Ciao >> dichiara troncando così ogni altra parola e lui è costretto ad andarsene.
Sente il portone chiudersi.
Si precipita lì e lo chiude a chiave dall'interno poi va in bagno e si spoglia.
Entra nella doccia e piangendo si lava per tanto tempo, sperando di pulirsi dal suo sapore, dal suo odore, dai suoi segni e dal dispiacere.

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