James, Sirius, Remus e Peter Minus sedevano tranquilli in sala comune solo qualche ora dopo.
-Sirius ti prego di smetterla di insegnare stupide fatture a quelli del primo- borbottò il pallido lupo mannaro mentre scriveva qualcosa su una pergamena -e incominciare a fare i compiti di Storia dell'Arte. Hai i G.U.F.O. Anche te quest'anno, te ne ricordi vero?
-Il nostro prefetto mi ha dato un ordine!- Sirius si chinò ai suoi piedi e lo guardò supplichevole; James sorrise e Lupin alzò gli occhi al cielo -la prego non mi mandi da Hagrid a fare il guardiacaccia.
-Oh non se ne accorgerebbe, a parer mio- rise James e poi sussurrò -sgattaioliamo sotto il suo naso una volta al mese da anni e non se ne è mai reso conto.
-Esatto- annuì Peter Minus e James lo guardò pensieroso, tornando nello stato di silenzio che lo aveva avvolto dal bacio fino a quel momento.
-Ramoso, tutto bene?- chiese Sirius guardando il migliore amico.
-Si, si tutto bene- sussurrò il ragazzo tornando a guardare la pergamena vuota.
Una ragazza dai capelli castani biondi inciampò sui suoi piedi e James la aiutò ad alzarsi. Lo degnò di una sguardo poi si catapultò nei dormitori delle ragazze.
-Almeno chiedi scusa!- urlò Sirius per le scale senza provare a salirci, poi si rivolse agli amici -evito di farmi la scivolata.
-Giuro solennemente di non avere buone intenzioni- sussurrò James attirando lo sguardo silenzioso di Remus e Codaliscia.
Lily Evans era nel suo dormitorio vicino alla finestra; Pamela Jones, appena inciampata sui suoi piedi era entrata e dopo qualche secondo la macchia di inchiostro si mosse fino a quando la ragazza, in vestaglia non scese dalle scale velocemente quasi investendo Tartufo che ancora non era tornato alla sua posizione.
Gli lanciò uno sguardo fugace e pieno di rabbia e si diresse verso il quadro della signora grassa, oltrepassandolo.
-Ma che cazzo sta facendo?- chiese Sirius sconvolto dalla scena -Stare con Pivellus fa venire le malattie, io l'ho detto.
-Dai Tartufo, basta con la storia di Piton- disse calmo James e delle ragazze lo guardarono stupefatte, come il suo migliore amico del resto.
-Eri tu a tenerlo a testa in giù, Ramoso, oggi pomeriggio- James lo guardò male e si concentrò sulla mappa del malandrino: Evans era ferma a qualche metro da lui a parlare proprio con Piton.
L'il ragazzo lanciò la mappa sul tavolo che un veloce tocco della bacchetta le scritte di inchiostro scomparirono.
-Come hai fatto a farlo senza parlare?- chiese Minus confuso e ammirato.
-È una tecnica che dovremmo imparare il prossimo anno- spiegò Remus -ma l'ho visto esercitarsi negli incantesimi non verbali decine di volte in questa settimana, strano che non te ne sia accorto Codaliscia; dove vai Ramoso?
James era corso nella camerata dove fu felice di non trovare nessuno, prese il suo mantello dell'invisibilità e sparì volteggiando in esso.
Passo d'avanti agli amici che osservavamo senza vederlo le scale aspettando che scendesse e aprì il ritratto sentendo le urla all'esterno.
Lily e Piton si urlavano addosso, e il ragazzo dai capelli unti si accorse che il ritratto si era aperto da solo ma non ne era uscito nessuno.
-È normale questo?- chiese infastidito alla ragazza -si aprono da sole le porte qui da voi.
Là signora grassa lo ignorò e guardò prima Lily poi cerco James nel corridoio.
-Lascia stare le porte, Severus- disse Lily con le lacrime agli occhi. James respinse il desiderio di tirare un pugno in faccia al viscido verme.
-Potrebbe essere Potter o uno dei suoi stupidi amici- ribatte il ragazzo.
-E lascia stare Potter per una volta, e i suoi amici.
-Io devo lasciare stare loro?- chiese infastidito il Serpeverde -Dopo oggi...-
-Severus, non prendermi in giro- sospirò Lily -Lo so che ieri hai lanciato tu la fattura nei corridoi a Peter Minus per far divertire i tuoi di amici. Oggi Potter si è vendicato, è sbagliato ma lo ha fatto. Siete due bambini.
-Ma...- Piton arrossì.
-Non dire niente su Lupin con le tue solite teorie sul fatto che è un lupo mannaro, ti prego- a James si gelò il sangue.
-Lo è!- si lamentò Piton -L'ho visto quando...-
-Quando Potter ti ha salvato la vita dici, si...- rispose Lily -Beh, sappi che... il lupo mannaro oggi ha sgridato tutto il gruppo per dirgli di smetterla di prenderti in giro; in ogni caso sono della convinzione che non dovresti parlare degli altri quando sono i tuoi amici quelli pericolosi.
-Non sono miei amici- disse severo -Tra di noi non esiste amicizia, lo sappiamo tutti.
-Tutti dediti a far felice il Signore Oscuro, ovvio- lo schernì la rossa -tra mangiamorte ci si intende, ma vi intendete solo tra di voi. Perché, spiegami, sei mia amica se il tuo capo vuole uccidermi...
-Ne abbiamo già parlato- sussurrò -il signor oscuro riconoscerà le tue doti e gli tornerai utile in futuro!
-Severus!- Gli occhi verdi di Lily si riempirono ancora di lacrime e James senti il voltastomaco -ti rendi conto di quello che hai detto?
-Che ho de...- Lily torno dentro e dopo qualche secondo in totale silenzio Piton si diresse sconfitto lungo il corridoio.
James aspetto qualche minuto in totale silenzio, riflettendo su quello che aveva appena sentito e infine rientrò. Lily era andata a letto ma Remus e Sirius lo aspettavamo preoccupati rivolti al camino, soli nella stanza.
-Ragazzi- James si tolse il mantello quando gli fu d'avanti a questi si spaventarono.
-Piton se ne è andato finalmente eh?- chiese Sirius guardandolo male -Grazie al cielo, metà casa non riusciva a dormire e quando sei scomparso assieme al mantello abbiamo capito.
-Grande intuito, wow- borbottò James cadendo sul piccolo divano -accio mappa.
La mappa volò nelle sue mani da quelle di Sirius e lui controllò. Lily camminava nella stanza mentre Piton stava entrando nella sua casa. Albus Silente e Minerva McGongall erano nell'ufficio del preside.
-Si è sentito tutto quindi?- chiese.
-Oh si, compreso quando ha elogiato te e Remus- rise Sirius -ma sul buon vecchio Black non una parola.
-E ti sorprendi?- chiese Remus -Tranquillo James, quando ha detto che sono un lupo mannaro Sirius ha fatto finta che lo stereo partisse da solo e lo abbiamo sentito solo noi.
-Mi hanno insultato un po', ma poi ci siamo rimessi ad ascoltare- comfermò Sirius -poi le cose che ha detto su Voldemort.
Remus rabbrividì.
-Eh un lurido magliale- sussurrò James. Pensò a Lily in lacrime, poi al loro bacio che non aveva raccontato agli amici. Il voltastomaco era diventata una passionale rabbia che avrebbe volentieri sfogato contro Piton: ma Lupin era stato chiaro, e sapeva che aveva ragione.
-Vado a letto- disse James e Sirius lo seguì. Remus rimase sveglio a finire un compito e dopo qualche decina di minuti li raggiunse ma i due erano già nel mondo dei sogni.
YOU ARE READING
Quando il sogno diventa realtà - Lily e James Potter
FantasiJames aveva appena umiliato, ancora una volta, Severus Piton d'avanti a tutta la scuola. Lily non lo avrebbe mai perdonato, mai e poi mai, ma il destino si è intromesso.