16- sensi di colpa

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Louis POV

È passata poco più di una settimana da quando ho letto il diario di Harry, e poco più di una settimana da quando ho scambiato per lultima volte delle parole con lui.

Harry ed io non parliamo più, quando cerco di avvicinarmi, lui si allontana.

È incavolato con me, e posso capire il perché, ma questo non lo fa diventare meno difficile.

Mi manca davvero parlare con Harry. Mi ero avvicinato molto al riccio. Eravamo diventati buoni amici, e io, ovviamente, ho mandato tutto a puttane.

Non potevo farmi i cavoli miei per una volta?

Non c'è la facevo più, dovevo parlare con lui, o anche solo sapere come sta.

Così, dato che sapevo Harry non avrebbe parlato con me, ho pensato che avrei potuto parlare con la persona più vicina a Harry. Niall.

Per questo motivo mi sono ritrovato in uno sgabuzzino con Niall, dopo averlo preso in braccio come un sacco di patate e portato lì dentro, visto che quando gli ho chiesto di parlare lui mi ha detto di no

"Hey, questo è sequestro di persona" mi urla Niall quando chiudo la porta dello sgabuzzino a chiave e apro la luce

"Come sta Harry?" Chiesi io

"Come vuoi che stia?" Rispose sarcastico il biondo "ci sta male. Sei uno stronzo, non avresti dovuto leggere il suo diario"

"Lo so, e mi dispiace, ma non puoi immaginare cosa ha scritto lì sopra"

"So perfettamente cosa ha scritto" rispose Niall. Il biondo prese un bel respiro e chiuse gli occhi, quando lo riaprì, potei vedere un accenno di acqua tentare di uscire e solcare la sua guancia "quando Harry ha scoperto che te hai letto il suo diario, e quindi scoperto... quello, mi ha chiesto di leggerlo. Io ero un po' scioccato, ma lo lessi lo stesso"

"Quindi te sai cosa ha gli ha fatto suo padre?" Chiesi e lui annuì "allora capiscimi! Lo so che sono stato uno stronzo, ma adesso smettiamola di pensare a questo, ma pensiamo al padre di Harry, a quello che gli ha fatto e a quello che dovremmo fare noi adesso"

"Noi non dobbiamo fare proprio niente"

"Dobbiamo chiamare la polizia. Lo ha stuprato, Niall, non è una cosa da niente"

"So perfettamente quello che ha fatto, ma come ho già detto, non possiamo fare niente"

"Perché fai cosi? Ti importa veramente così poco?" Gli dissi

Niall mi guardò negli occhi e poi mi diede un pugno in faccia. Io caddi per terra, con una mano sulla guancia dolorante.

"Ah, cazzo che male!" Urlò Niall tenendosi la mano che ha usato per colpirmi "Dio, non darò più pugni in vita mia" disse per poi guardarmi negli occhi con rabbia

Io mi alzai da terra velocemente, la rabbia stava iniziando a prendere il possesso di me, stavo per colpirlo pure io, quando lui parlò. Anzi, urlò.

"Credi che non mi importi di Harry? Credi davvero che non abbia pianto tutta la notte dopo aver letto cosa ha dovuto passare Harry? Credi davvero che adesso io non voglia chiamare la polizia e iniziare a prendere a calci suo padre per quello che gli ha fatto?" Mi urlò in faccia "Beh, ti sbagli se lo credi veramente. Io tengo moltissimo a Harry, lo amo come se fosse mio fratello, e mi importa di lui. Non puoi immaginare quanto inutile mi sono sentito quando ho scoperto cosa era successo e io non avevo fatto niente. Neanche mi ero accorto di niente. Io conosco suo padre, ci ho parlato tante volte. Io ero suo amico quando lui è stato stuprato dal sangue del suo sangue, e non mi sono accorto di niente. Solo adesso mi accorgo di tutte le volte che si spaventava quando gli toccavo il braccio. Solo adesso mi accorgo che ogni volta che pronunciavo il nome di suo padre, lui si immobilizzava. Avevo tutti i segni davanti ma non capii niente. Sono stato un pessimo amico, e mi sento una merda per questo, ma non provare mai, e dico mai a dire che non mi importa di Harry, perché morirei all'istante per lui, senza nemmeno doverci pensare due volte"

"E allora perché non andiamo dalla polizia?"

"Perché lui non è pronto" mi rispose "è passato troppo poco tempo per lui, non riesce ancora a parlarne"

"Ma suo padre potrebbe far male a qualcunaltro"

"Per quanto mi dispiaccia per quella persona, mi importa di più di Harry in questo momento. Di lui e della sua sanità mentale" rispose il biondo "se andassimo dalla polizia, uccideremmo Harry. In più è passato troppo tempo per fare una denuncia. Non ci stanno prove per quello che è successo, quindi faremmo passare l'inferno ad Harry per niente"

"Potremmo denunciarlo per aver picchiato Harry però" contrabbatti "Anne e Gemma erano lì quando è successo, e sono sicuro in qualce registro dell'ospedale dove è andato quel giorno, ci sia lui"

"Certo, potremmo, e poi?" Mi chiese "verrebbe condannato per quanto? 1 - 2 anni? E poi? Pensi davvero che non cercerebbe Harry?" Continuò "come ho già detto, non possiamo fare niente. È una decisione che deve prendere Harry, non noi"

Io sbuffai, ma aveva ragione. Non pitevo fare niente "va bene" mi arresi "non farò niente, ma viglio solo parlare con Harry di nuovo"

"Ma lui no"

"Lo so, solo- digli che mi dispiace, per favore. Se vuole posso pure fare finta niente sia successo. Mi basta solo parlare con lui. Per favore, diglielo"

"Va bene" rispose Niall "ma ti avverto, se lui decide di parlarti di nuovo e te fai un'altra cazzata, ti meno. Non con i pugni perché ho scoperto che fa molto male darli, ma ho ancora dei piedi, e posso darti un calcio nelle palle in poco meno di 3 secondi" mi minacciò. "Ora aprì questa diamine di porta, devo andare in classe"

"Oh, si" dissi aprendo la porta "scusa, sei libero"

"Grazie" disse uscendo fuori dallo sgabuzzino "ricordati quello che ho detto" mi disse iniziando a camminare per lo spoglio corridoio

The Diary || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora