31- l'appuntamento

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Il giorno dopo andai a casa di Harry e andammo insieme al cinema.

Dopo aver preso i nostri posti, il film iniziò -ovviamente dopo una trentina di minuti di pubblicità (quella non manca mai)- ed Harry ed io passammo il tempo a mangiare i nostri pop corn condivisi e con la testa di Harry sulla mia spalla

Finito il film uscimmo dal cinema mano nella mano

"Dove andiamo adesso?" Mi chiese Harry

"Ti porto in un posto" gli risposi.

Tirai Harry per la mano e lui iniziò a seguirmi. Dopo cinque minuti, arrivammo davanti ad un parco.

"Un parco?" Mi chiese ridendo

"Non un semplice parco, vieni con me" entrai dentro al parco seguito da Harry.

Superammo la parte dei bambini, doce c'era una striscia di siepi, con vicino un piccolo spazio dove potevi entrare. Entrammo in quello spazio e ci ritrovammo davanti ad un grande albero, con attaccato una scala.

"Io ho tante sorelle e certe volte mi serve un momento solo mio da solo, quindi vengo sempre qui" gli dissi lasciandogli la mano ed iniziando a salire la scala.

Lasciare la mano di Harry mi ha fatto strano, come se non fosse giusto, ma non possiamo salire la scala mano nella mano...

"Non vieni?" Chiesi una volta arrivato in cima

"Te sei sicuro che è sicuro, vero?" Mi chiese

Io risi e annuii. Lui sospirò e iniziò ad arrampicarsi. Dopo cinque minuti arrivò in cima

"Alla buon'ora" scherzai "stavo iniziando a diventare vecchio qua su"

"Ha ha" disse sarcastico Harry "e ora?"

"Girati" gli dissi. Lui aggrottò le sopracciglia e si girò.

"Oh, wow" disse il riccio.

Davanti a lui c'era una casetta, molto carina.

Si

Era una casa sull'albero

"L'abbiamo costruita Liam, Zayn ed io quando avevamo 10 anni" gli dissi "poi però è caduta perché l'avevamo costruita schifosamente. L'abbiamo ricostruita due anni fa, e regge ancora. Non è bellissima, ma non siamo ne dei falegnami, ne degli ingenieri, quind-"

"È bellissima invece" mi bloccò Harry

"Mai quanto te" volevo dire, ma non lo feci, annuii e basta.

Aprii la porta e mi spostai per far passare Harry

Lui passò, e "Grazie buon uomo" mi prese in giro entrando.

Dentro la casetta non era bellissima. Ci stavano solo le cose che io e i ragazzi avevamo portato.

Ci stava pure una cassetta con dei preservativi, quella l'aveva portata Zayn, perché "può sempre servire" dice sempre.

Restammo in quella casetta per un'ora, a parlare, quando si fece buio e dovetti riaccompagnare Harry a casa.

Arrivammo davanti a casa del riccio, lui stava per suonare, quando lo bloccai

"Aspetta" dissi. Lui si fermò e si girò guardandomi "i-io... ehm... è stato divertente stare con te"

"Si, anche per me è stato divertente stare con te" mi disse

Io annuii, mentre un pensiero continuava a ronzarmi in testa

Lo faccio?

Non lo faccio?

Fanculo, lo faccio

Mi avvicinai a lui e iniziai a baciarlo, chiudendo gli occhi.

Lui non si mosse, non si scansò, ma non rispose al bacio nemmeno.

Aspettai altri dieci secondi, ma quando Harry continuò a non ricambiare, mi levai dal bacio, mentre l'imbarazzo stava iniziando a prendere il possesso di me

"E-ehm..." fu l'unica cosa che mi veniva in quel momento da dire "scusa, io- n-non... mi dispiace, non dovevo, non volevi, mi dispiace"

Harry non disse niente, continuava a guardarmi con uno sguardo scioccato, così decisi di dire qualcosa io, per tagliare la tensione

"Questa cosa non influirà sul nostro rapporto, vero? Sei molto importante per me, non voglio perderti per una stupida cotta..." iniziai "quindi?" Chiesi

"Aspetta... cotta?" Mi chiese

"E-ehm... beh... si" ammisi "sto facendo diventare tutto imbarazzante adesso ammettendo che mi piaci?" Chiesi grattandomi il dietro del collo con la mano

"Aspetta... sei gay?" Mi chiese non rispondendo alla mia domanda

"No" risposi "credo. Credo di essere bi, non lo so. So solo che mi piaci, e che ho trasformato tutto in imbarazzante"

"M-mi piaci anche tu" disse Harry a mia sorpresa.

Io alzai la testa di scatto, e "davvero?"

"Mhmh" annuì il riccio "da un po'" io aprii gli occhi dalla sorpresa, e dopo qualche minuti, passato a stare in piedi davanti a lui a non fare niente, capii cosa avesse effettivamente detto

"Io... io ti piaccio!?" Chiesi scioccato. Lui rise e annuì. Il momento fu interrotto dal telefono di Harry che suonava, il che significa che aveva appena ricevuto un messaggio.

"È mia madre" disse il riccio leggendo il telefono "dice che devo tornare, quindi... vado" disse girandosi, ma prima che potesse entrare in casa sua, di nuovo, lo fermai, prendendolo dal braccio. Sorrisi quando vidi che il contatto non sembrò dargli fastidio.

Lui si girò di nuovo nella mia direzione, io non dissi niente, solamente mi avvicinai e gli posai un leggero ma significativo bacio sulle labbra.

Dopo pochi secondi mi staccai e me ne andai, non prima di aver detto un "ci vediamo riccio" cinematografico, tanto per rendere la scena più melodrammatica.

The Diary || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora