Capitolo 2

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"Come non è successo niente?!" Carlotta è incredula e mi guarda esterrefatta davanti al suo bicchiere di the rigorosamente freddo.
"No Otta te l'ho detto non ce l'ho fatta! Ti giuro che ci ho provato ma non ci sono riuscita, credevo davvero che Marco potesse essere quella persona con cui avrei cominciato dopo tanto tempo qualcosa, invece non è stato così, mi arrendo"
Sospiro mentre giro e rigiro il caffe macchiato freddo che ho sotto il naso. Carlotta mi fa un sorriso di comprensione e sporgendosi in avanti mi afferra le mani.
"Sono sicura che ci riuscirai, volterai pagina perché sei forte e perché nessuno se lo merita più di te"
le sue parole mi scaldano il cuore e forse mi sento meno in colpa di ieri ad aver ferito i sentimenti e le aspettative di Marco.
"Fortuna che l'azienda ha molte sedi e non siete costretti a vedervi tutti i giorni vah!"
Dice in tono ironico strappandomi un sorriso. Sono davvero fortunata ad averla come amica e ora anche come collega. Sono passati due anni ormai da quando io e Carlotta lavoriamo per la stessa azienda di cosmesi e benessere nella sezione pubblicità e marketing. Ho scoperto di avere una passione nel capire i punti forti di qualcosa per poi valorizzarli al meglio, Carlotta invece ha una grande capacità organizzativa e gestionale, infatti, senza di lei sarei persa.
"Avete finito di spettegolare voi due? La riunione sta iniziando datevi una mossa!"
Cassandra con la sua voce stridula e irruente ci fa prendere un bel colpo
"Certo signora arriviamo immediatamente"
le risponde Carlotta con tutta la dolcezza e la calma di questo mondo, non so davvero come faccia.
Io mi limito a un "Buongiorno a lei, signora Cassandra"

"Questo mese le cose da fare sono veramente tante, vedete di segnare tutto in agenda perché non tollero dimenticanze. È un periodo molto importante per l'azienda, questo che sta per arrivare. Stanno per essere lanciati i nuovi prodotti della linea Venom e noi non dobbiamo per nessun motivo trovarci impreparati.
Davanti a voi trovate il catalogo con tutte le informazioni che vi serve sapere a riguardo, voglio che lo studiate nei minimi dettagli!"
Stefano nel suo completo blu scuro ci scruta dal fondo del gigantesto tavolo della sala riunioni; i suoi occhi neri e penetranti ci fanno capire che si deve davvero fare sul serio.
"Ci saranno numerosi eventi per tutta Italia a cui noi parteciperemo per far conoscere meglio l'azienda e il suo potenziale, fino ad arrivare al 25 settembre in cui ci sarà la campagna pubblicitaria che lanceremo per la nuova linea e lì non possiamo permetterci errori!"
Ci stiamo ancora riprendendo dopo la ricaduta dello scorso inverno, ora la situazione sembra essersi risollevata da quando Stefano è diventato il titolare. Suo padre è una bravissima persona però era arrivato ad un punto fermo della sua carriera, per cui non riusciva più a dare quel qualcosa in più all'azienda e ai suoi collaboratori. Da quando Stefano è al comando invece, tante cose sono cambiate, ci stiamo rialzando piano piano dall'ombra in cui eravamo finiti.
Ora è come ricominciare da zero, come dover dimostrare di nuovo tutte le competenze e le capacità che abbiamo, e per il benessere dell'azienda e nostro, non possiamo sbagliare.
"Prima che torniate ad occuparvi delle vostre cose ho una novità importante per voi"
fa una piccola pausa accompagnata da un sospiro che termina in un grande sorriso
"diamo un caloroso benvenuto ad Elia!" Dice alla fine a gran voce.
Mi guardo intorno e vedo tutti alzarsi in piedi e battere le mani entusiasti. Sento qualche "finalmente" e "menomale", ma io non riesco a capire a chi si stiano riferendo.
Il personaggio a me ignoto fa il suo ingresso in sala con un sorriso brillante e si rivolge a Stefano "Amico mio mi sei mancato!"
Si stringono vigorosamente la mano e avvicinandosi si danno delle pacche sulle spalle a vicenda. Io seguendo la corrente mi alzo lentamente e batto le mani insieme ai miei colleghi osservando la scena intorno a me. Lancio un'occhiata a Carlotta che ha un sorriso a 32 denti e batte le mani eccitata dalla notizia. La guardo perplessa ma lei continua a sorridermi senza darmi spiegazioni.
"Sono veramente contento di riavere con noi Elia, questo mese il suo aiuto sarà fondamentale, si occuperà della gestione di una parte dei progetti."
Si rivolge di nuovo seriamente a noi Stefano per poi voltarsi verso Elia.
È alto, moro, di bella presenza. Non indossa il classico completo elegante ma una camicia di lino color salmone scuro, che non pensavo potesse stare così bene a un uomo, e dei pantaloni leggermente morbidi bianchi.
"Allora ti sei divertito in Messico eh?" Stefano guarda Elia come si guarderebbe un fratello, sembra che ci sia un forte legame tra i due.
Rimango concentrata sul contrasto della camicia con la sua pelle abbronzata. I capelli mossi sono mori e in disordine, non ha proprio l'aspetto di uno che lavora in azienda.
"Ho tanto da raccontarti amico mio, come puoi vedere dal mio outfit non mi sono ancora distaccato del tutto da quell'ambiente!"
Ridono insieme, con sguardi complici.
"Bene ragazzi ora potete andare, io e Elia abbiamo tante cose da organizzare. Buon lavoro a tutti, mi raccomando rimaniamo concentrati sui nostri obiettivi" con un cenno del capo comune ci avviamo verso l'uscita.
Mi avvicino immediatamente a Carlotta
"Ma mi puoi spiegare chi è questo Elia? Come mai tutto questo entusiasmo?" Carlotta mi guarda sorridendo "devi sapere che prima che arrivassi tu il papà di Stefano aveva uno stretto collaboratore, per l'appunto Elia. Quando Elia ha deciso di cambiare ambiente e seguire un progetto in Messico è andato via lasciando Lorenzo da solo. Stefano era troppo inesperto per prendere il posto di Elia, ma da quello che so sono amici da tanto tempo."
Ascolto con attenzione le parole di Carlotta mentre ci incamminiamo nella nostra sala.
"Quindi ora è tornato a lavorare con noi?"
"A quanto pare si e fidati, non potremmo essere più fortunati di così! È una manna dal cielo"
Rimango un po' perplessa, perché nessuno ne aveva mai parlato? Come mai non l'ho mai visto nemmeno in una foto?
"Ma Otta se è così bravo perché nessuno ne ha mai parlato?"
Fa un breve sospiro e a bassa voce, rallentando il passo, mi dice
"Si pensava che Stefano ed Elia avessero litigato da quando lui ha scelto il progetto in Messico "abbandonando" suo padre, ovviamente nessuno osava chiedere niente a Stefano e quindi semplicemente si è smesso di parlarne."
"Certo, questo ha senso, ma perché non l'ho mai visto in nessuna fotografia?"
"Perché sei distratta e non fai attenzione alle cose, guarda qui!" Mi trascina da un braccio verso il corridoio dove sono appesi alcuni riconoscimenti e certificati e qualche fotografia che, effettivamente, non mi ero mai soffermata ad osservare. "Ecco!" Esclama Carlotta indicandomi con il dito una foto in alto che raffigura Lorenzo, l'ex capo d'azienda, abbracciato a Stefano ed Elia. Nella foto sorridono tutti e tre, Elia indossa un completo elegante nero e i capelli sono pettinati all'indietro, sembra quasi un'altra persona rispetto a quella entrata pochi minuti fa in sala riunioni.
"Dai andiamo che abbiamo un sacco di lavoro da fare, cosa fai lì imbambolata!"
Dice Carlotta dandomi un buffo sulla spalla per farmi risvegliare dal mio stato di trance.

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