/commentate se vi sta piacendo la storia,buona lettura/
Sette,erano i giorni trascorsi da quando Sirius era stato ferito gravemente.
Sette giorni in cui tutti erano in ansia per lui,che ancora incosciente non dava segni di vita.Erano sette giorni che Selene,sentendosi in colpa,non si era nemmeno avvicinata all'infermeria.
Per lo meno era questo che vedevamo gli altri.Perché all'insaputa degli altri,quando la notte dormivano tutti,lei era sempre lì.
Vicino al lettino del ragazzo,a tenergli la mano e a raccontargli le vicende della giornata.Sperava ogni minuto che il corvino si risvegliasse,anche solamente per prenderla in giro di essere diventata troppo sentimentale o per il suo orrendo aspetto.
Ma prima veniva a patti con la realtà e prima sarebbe riuscita a mettersi l'anima in pace.
Non per essere negativa,ma vedere il ragazzo in quello stato di semi morte l'aveva traumatizzata non poco.Non era la prima volta che vedeva una persona soffrire,senza che lei potesse fare nulla.
Sentendosi inutile, impotente.
E tutto per colpa sua.×××××
Era notte,la bambina dai lunghi capelli mori si era svegliata in seguito a un brutto sogno.
Le sue corte gambette magre si muovevano veloci,portandola vicino alla finestra della sua tetra cameretta.
Non gli piaceva affatto quel posto,era obbligata a stare lì,i suoi genitori non l'avevano voluta come nemmeno i genitori di tutti gli altri bambini in quello specie di rifugio.
Guardava il giardino buio,che veniva illuminato a tratti dalla forte luce della stanza numero 6.
Ai ragazzini piaceva chiamarla 'stanza degli incubi'.
L'avevano soprannominata così per via delle brutte cose che facevano ai bambini quando si comportavano male, creandogli poi degli incubi che li perseguitavano ogni notte.Era proprio per uno di quelli che la piccola bambina si era svegliata.
Lungo il corridoio si sentivano le urla di un ragazzino.
La signora Hatel non era stata felice di qualcosa che aveva fatto il bambino, pensò la piccola.Si avvicinò alla porta della sua stanza,aprendola quanto bastava per sbirciare fuori.
Era tutto buio e le camere degli altri bambini erano tutte chiuse.
Decise così di uscire di nascosto avvicinandosi di soppiatto alla stanza numero 6.Si alzò sulle punte,giusto per guardare all'interno della stanza quando questa si aprì con uno scatto,facendola cadere per terra.
<<La curiosità è una brutta bestia Selene, soprattutto quando diventa un impicciarsi>>disse con voce severa la donna che si stagliava di fronte a lei.
La piccola Selene alzò gli occhi in sua direzione,con uno sguardo di pura innocenza.
<<Io...io non volev->>tentò di dire con insicurezza guardandosi la punta delle dita delle mani,venendo interrotta dalla donna.
<<Quando imparerai sciocca ragazzina>>disse con disgusto la signora Hatel.
Prese con violenza il braccino della bambina,procurandogli sicuramente un bel livido che la bambina avrebbe aggiunto alla sua collezione.
<<La prego no...la prego,io farò la brava lo prometto>>disse con voce incrinata dal pianto e gli occhi lucidi.
La donna trascinò la bambina all'interno della stanza,chiudendo la porta con un tonfo.
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~L'Immortale~
FantezieViaggiava per il mondo ormai da secoli. Conosceva tutto. Aveva provato tutto. Sapeva cosa voleva dire piangere,ridere,arrabbiarsi,disperarsi e amare. Ma mai dopo tutto quel tempo avrebbe pensato che una persona come Lui avrebbe potuto risanare tutto...