Gelo sulle punte delle sue dita, arrivava al collo.
La vista sfocata e il suo corpo galleggiava.
Il mostro del lago coi suoi tentacoli."..."
Frenesia nei movimenti delle sue braccia.
Aspetta solo un momento
Il cielo calava sul lago assorbendo il suo riflesso.
Spariva piano piano guardandolo."Sono qui."
La sua rovina lo guardava piangendo.
Lo specchio rotto al centro.
Si accorse di essere sveglio.
.
Louis era a scuola, nei corridoi cercando Mark per sostenerlo col coming out con l'unico docente rimasto che era stato purtroppo assente fino a quel giorno.
Non trovandolo si diresse verso l'aula del professor Patel vedendo poi l'alunno vicino alla porta.
Si avvicinò mantenendo i suoi libri con la mano sinistra per stringere con la destra la spalla del ragazzo."Dai hai quasi finito, so che è stressante."
"Davvero tanto ma è anche gratificante in qualche modo". Louis sorrise a quelle parole voltando poi la testa verso la porta della classe ora aperta.
"Samantha di cosa volevi parlarmi?" disse il docente mentre l'alunno stringeva le labbra, "Ah buongiorno Tomlinson non l'avevo vista" ghignò.
"Di pessimo gusto come sempre David" sorrise di rimando Louis.
"Detto da lei. Va bene Samantha, entra." fece cenno Patel.
Fecero entrambi due passi in avanti poi Mark si fermò sussurrando a Louis "È l'ultimo, voglio provare a farlo da solo se non le dispiace."."Certo, rimango qui a leggere, va bene?"
Il ragazzo annui felice e si chiuse la porta alle spalle.
Louis rimase tranquillamente fuori l'aula, poggiato con la spalla al muro e gli occhi a seguire le parole del libro. Sorrideva agli studenti che passeggiavano per il corridoio, scherzando tra di loro o studiando.
"Assolutamente no!", la porta venne aperta di scatto e il professor Patel ne uscì fuori a passo spedito.
"Qualche problema?" chiese dunque Louis venendo bruciato dallo sguardo stizzito del docente e facendo balzare lo sguardo calmo tra lui e l'alunno.
"Lei era a conoscenza di una barbaria del genere?"
"Ovviamente, l'ho supportato in ogni coming-out.", "Dovrebbe seriamente fare lo stesso" continuò il liscio.
"Spero stia scherzando? Si rende conto dello schifo di cui mi ha parlato questa ragazza? Cambiare genere ma di cosa stiamo parlando, certo ora non mi piacciono più i miei occhi marroni li voglio azzurri che discorso è?"
"Non penso abbia le facoltà mentali per capire che una persona possa non sentirsi a suo agio nel corpo in cui è nata e voglia sentirsi bene con sé stessa ma potrebbe fare il minimo sforzo di tacere, o vuole altri fantasiosi soprannomi da parte degli studenti che hanno appena assistito alla sua mentalità bigotta?" concluse il professore di letteratura facendo calare silenzio e mascelle intorno a loro.
"Lei sa come mi chiamano gli studenti?" abbassò la voce il docente porgendo una guancia.
"Certo, -Bestia di Satana-, ma non solo gli studenti." ghignò Louis regalando un occhiolino a Mark.