𝐓𝐰𝐨

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Masticasti lentamente e senza alcuna voglia il boccone di noodles confezionati che ti eri premurata di imboscare nel ripiano più alto della cucina, sistemati per benino in un punto tanto nascosto che nessuno li avrebbe mai visti e mangiati al posto tuo.

Ti portasti per la seconda volta le bacchette intrise di brodo alle labbra, sentendo poco dopo qualcosa sfiorarti e poi premerti la guancia destra fino ad impedirti di continuare a cenare in santa pace.

Assottigliasti gli occhi, trattenendo a stento un ringhio.

<<Conto fino a tre, se non ti sei staccato da me giuro che ti tiro un calcio lì dove non batte il sole.>>

<<Oh, andiamo. Non te la sarai mica presa così tanto?>>

All'udire le stesse parole che gli avevi rivolto appena un'ora prima, bloccasti all'istante il tuo conto alla rovescia, sbattendo la mano contro la superficie del tavolo arrivando a spaventare persino Tokoyami, seduto tranquillamente sul divano dall'altra parte della sala intento a leggersi un classico.

Un sorrisino ti si formò sul volto, una scura ombra di rabbia ad accompagnarlo mentre girasti inquietantemente il capo verso il biondo.

Aveva appena firmato la sua condanna a morte e non ti saresti risparmiata.

<<In questo momento io non sono arrabbiata, Katsuki, sia mai. Sono solamente in uno stato di incazzatura tale che al solo pensiero delle tue quindici vittorie consecutive mi viene da prenderti per il collo, strangolarti fino a non far passare neanche uno spiffero d'aria nella tua trachea e spiaccicarti al suolo come una piccola e innocente formichina.>>

Una goccia di sudore attraversò il contorno viso del ragazzo, facendoti sorridere nell'ammirare quanto le tue parole avessero avuto la meglio su di lui.

<<Ti supplico, dimmi che il tuo ciclo sta per finire.>>

Alzasti in aria il pugno pronta a colpirlo, vedendo per un misero istante la paura passargli davanti agli occhi.

All'ultimo però -per tua sfortuna dovesti dire- un tornado rosa vi passò a fianco a tutta velocità, rischiando di investire Shoji e la tisana allo zenzero che era solito prepararsi la sera, prima di andare a dormire.

<<RAGAZZI! RIUNIONE DI EMERGANZA NELLA SALA COMUNE ALL'ISTANTE! FORZA, FORZA, FORZA!>>

Lanciasti un'occhiata veloce ad Ashido con ancora il braccio a mezz'aria, cercando di capire cosa potesse aver colto la sua attenzione a tal punto da richiamare l'attenzione dell'intera sezione A.

Per sua fortuna eravate già tutti riuniti al piano terra, chi a rilassarsi sui divanetti e chi si portava avanti con lo studio, senza che nessuno dovesse andare a richiamare gli altri compagni nelle loro camere.

Ti portasti dietro il collo la mano che avevi tenuto alzata fino a quel momento, massaggiandolo nel punto dove si trovava l'attaccatura dei capelli.

<<Mina ti ha salvato, Katsuki. Un minuto ancora e avrei trovato il modo di usare l'acqua calda rimasta in pentola.>>

Ti fece il verso quando gli voltasti un attimo le spalle, le tue mani ancora occupate dalla ciotola di noodles e le bacchette incastrate tra le dita.

Lo facesti alzare con una singola occhiata, dopodiché trascinandolo di peso verso la ragazza sorridente al centro della sala comune, intenta a sistemare qualcosa sul tavolino dietro di lei.

<<Aliena di merda perché cazzo ci hai rotto i coglioni per venire qui se te ne stai lì a ridere come una mentecatta?>>

<<OHHH! MA CHE ROMPISCATOLE CHE SEI BAKUBRO!>> la ragazza si voltò verso Katsuki, mostrandogli la linguaccia. <<HO AVUTO UNA STRABILIANTE, IPER, MEGA, SUPER STRATOSFERICA, FANTASTICA IDEA!>>

𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐭𝐡𝐞 𝐟𝐞𝐚𝐫 𝐨𝐟 𝐥𝐨𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐲𝐨𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora