𝐒𝐢𝐱

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Nonostante mancassero solo pochi minuti al tanto atteso giorno di Natale, la piazza che occupava il centro principale di Musutafu era affollatissima, piena di coppie che si tenevano per mano mentre si baciavano sotto il vischio e famiglie, numerose e non, sedute sulle panchine coi membri riuniti in attesa di qualcosa che, a detta di Katsuki, probabilmente dovevi esserti dimenticata vista la popolarità dell'evento.

<<Almeno dammi un minuscolo indizio su cosa possa essere.>>

Con le braccia incrociate al petto, in piedi al tuo fianco, il biondo negò con la testa.

<<Te lo scordi, o lo capisci da sola oppure aspetti un altro po'.>>

<<Ma io non ne posso più di aspettare!>>

Sembravi la ragazzina viziata e frignona della situazione.

Per tua fortuna poco prima ne era passata una sicuramente peggio, con le lacrime agli occhi e il moccio al naso solo perché il padre non le voleva comprare una cosa che tanto desiderava e tutte le altre scuse del mondo che si era inventata.

A tale situazione, dato che le urla della bambina si erano udite anche dopo essersi spostata dall'altra parte del vasto spiazzo, avevi semplicemente alzato gli occhi al cielo e maledetto Katsuki per averti portata in mezzo alla neve contro la tua volontà, incitandoti a seguirlo senza 'se' e senza 'ma' anche dopo avergli chiaramente detto di volertene tornare alla festa con i vostri amici.

Non che poi ti fosse dispiaciuto tenerlo per mano per così tanto tempo, sia mai che non ti fossi accontentata di un piccolo sogno che diventava realtà, però nel momento in cui ti aveva lasciata andare e il freddo era tornato a farti rabbrividire, senza alcun calore a darti sollievo, il tuo umore iniziale non aveva perso tempo ed era subito tornato a mostrarsi in tutto il suo pessimismo.

<<Non fare quella faccia.>>

<<Io faccio quello che mi pare e piace.>> imitasti la sua posizione e la perenne espressione che doveva avere fin da quand'era piccolo, imitando la forma delle sue esplosioni muovendo le dita delle mani. <<Vedi? Ora ti sto copiando e tu non puoi dirmi nulla.>>

Arricciò il naso, passando in rassegna ogni singolo angolo del tuo viso. Forse non credeva alle tue parole e non si capacitava di quanto potesse sembrare la coppia sputata del Grinch: capigliatura improbabile, costante cipiglio in mezzo alle sopracciglia e un ghigno, sadico ovviamente, solo quando faceva comodo a lui.

Un connubio perfetto, insomma.

Se avessero mai aperto i cast per le audizioni di un nuovo film natalizio con protagonista un perenne brontolone, lo avresti iscritto in men che non si dica.

<<Tsk. Fottiti.>>

Allungò il braccio verso di te, allargando le dita della mano finché non ricoprirono quasi per intero la tua faccia, i tuoi occhi rigorosamente incrociati per cercare di capire quale fosse il suo intento.

<<Katsuki... ma cosa stai->>

In un secondo fosti incapace di parlare, le guance strette in una morsa per nulla dolorosa ma in grado di arricciarti le labbra fino a farle diventare di una tinta violacea.

In quel momento quante probabilità c'erano che sembrassi una sorta di pesce Napoleone riadattato?

Ti rispondesti da sola senza l'aiuto di nessuno: molto alte visto il modo in cui le persone ti guardavano. Per non parlare di bambini e vecchietti; più scandalizzato di loro non vi era nessuno.

<<Guarda come sei carina quando non spari cazzate.>>

Trucidasti Katsuki con lo sguardo, aggrappandoti alla manica della sua giacca cercando di staccarlo da te.

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𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐭𝐡𝐞 𝐟𝐞𝐚𝐫 𝐨𝐟 𝐥𝐨𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐲𝐨𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora