𝐓𝐡𝐫𝐞𝐞

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Il lungo vestito tinta unita se ne stava esposto, indosso a un manichino in posa, dietro la vetrina di uno dei tanti negozi che riempivano il centro commerciale più grande della città, nonostante l'ora ancora colmo di persone che andavano e venivano con le braccia piene di sacchetti e le mani occupate da decine di pacchi regalo in bilico l'uno sopra all'altro.

Ti soffermasti qualche minuto ad osservare il capo, immaginando come sarebbe stato indossarlo per qualche occasione speciale: durante la festa di capodanno che la Yuuei organizzava ogni trentuno Dicembre, ad esempio, giusto per fare invidia alle ragazze delle sezioni di supporto che ogni anno trovavano sempre il modo di giudicare voi della sezione per eroi.

A detta loro ogni anno il vostro outfit era troppo trasandato e poco curato nei dettagli per il momento in cui vi trovavate, come se i loro poi fossero stati cuciti a mano da chissà quale stilista italiano di fama mondiale.

Ad ogni loro battutina a riguardo Mina riusciva sempre ad abbassare la tensione creatasi, dicendovi fossero solo gelose e le altre battute da copione che tirava sempre fuori prima di cacciarle via a suon di frecciatine. Poi però non mancavano certo i vostri discorsi su quanto sarebbe stato bello dare finalmente loro una bella lezione, presentandovi nella sala ricevimenti della Yuuei la notte dell'ultimo giorno dell'anno con indosso i vostri abiti migliori e il trucco a dir poco perfetto.

Farlo, pensasti, sarebbe stato esilarante; l'ebrezza di ammirare le loro espressioni stupite e deluse allo stesso tempo nel vedervi brillare tra le centinaia di studentesse presenti in un unico e grande salone addobbato a festa.

Purtroppo per te, a quella bellissima immagine vivida tra i tuoi pensieri mancava il componente principale: niente soldi uguale niente abito costoso, a sua volta uguale a occasione sprecata di poter dare una lezione a quelle arpie delle sezioni di supporto.

Col sogno infranto, ti prendesti un ultimo minuto per immaginarti con indosso quella bellezza d'abito, notando solo qualche istante dopo, con la coda nell'occhio, la presenza di Katsuki al tuo fianco.

Aveva le braccia incrociate, sua posa naturale viste le moltitudini di volte in cui lo avevi beccato in quella posizione, e i suoi avambracci già occupati da qualche sacchetto di tua appartenenza che gli avevi "cortesemente" chiesto di reggerti, sei più riprenderli.

<<Stai sbavando.>>

<<Ah-ha...>>

<<Ho passato mezz'ora a starti dietro mentre giravi per tutti i negozi ancora aperti di questo posto di merda e non abbiamo trovato mezzo regalo decente da fare alle comparse.>>

<<Ah-ha...>>

Prese una pausa dal parlare, passandoti una mano davanti agli occhi senza che da parte tua vi fosse alcuna reazione.

<<(Nome) quante volte hai già guardato quello stramaledetto Pucci?>>

<<Sì.>>

Il biondo si spalmò una mano in faccia, esasperato fino al midollo, chiedendosi come facesse ad avere ancora così tanta pazienza dopo le miriadi di volte in cui avevi rischiato di fargliela perdere.

Quel momento compreso.

Allungò un braccio fin sopra la tua testa e strinse la mano più forte che potè, dandoti un solo e unici colpo che riuscì persino a farti abbassare il capo, tanta la potenza che aveva usato. Ci mancava solo che aggiungesse qualche piccola esplosione giusto per rendere il tutto più a tema Bakugou Katsuki.

Ti premesti la mano sul punto colpito, trattenendo le imprecazioni che sentisti salire su per la gola fino alla punta della lingua.

<<MA CHE SEI?! SCEMO?! COSA TI SALTA PER LA TESTA CERTE VOLTE, BRUTTO IDIOTA?!>>

𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐭𝐡𝐞 𝐟𝐞𝐚𝐫 𝐨𝐟 𝐥𝐨𝐬𝐢𝐧𝐠 𝐲𝐨𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora