CAPITOLO 6 - PRIMI PASSI

554 47 0
                                    

Quando Micah andò ad aprire e si ritrovò davanti Kaoru, in un primo momento fu molto sorpreso, poi il suo sguardo divenne di ghiaccio colmo di odio malcelato.

Il moro non si lasciò impressionare, aveva pensato dirigendosi lì che l'accoglienza potesse non essere delle migliori.
"Posso entrare? Ho bisogno di parlarti di Ludo"
Micah lo guardò ancora per qualche secondo valutando se accontentarlo o chiudergli la porta in faccia, decise di farlo entrare per sputargli addosso tutto il suo rancore per quello che aveva fatto al suo amico, si scostò dalla porta senza però aggiungere niente.
Kaoru non fece domande ed entrò.

Come richiuse la porta Micah partì all'attacco. "Cosa accidenti vuoi ancora? Non pensi di avergli causato già troppi problemi?"
Kaoru si difese "Tu cosa ne sai?"
Micah lo guardò negli occhi "Io so tutto di Ludo. Sono il suo migliore amico e anche molto di più ..."
Spinse sull'ultima parte della frase per fargli capire la differenza che c'era fra i loro due rapporti con Ludovic e che non poteva vantare nessun diritto su di lui solo per esserci andato a letto una sera.
Kaoru cercò di mantenere la calma, ma quel rossino gli dava proprio sui nervi "Allora saprai anche dov'è andato..."
Micah trasalì "Anche se lo sapessi non te lo direi mai!"
Kaoru sorrise capendo che neanche l'altro sapeva niente. Era chiaramente una vittoria di Pirro perché così la sua ricerca si interrompeva lì, ma in quel momento non ci pensò, si rallegrò solamente di non essere inferiore a lui.
"Quindi non lo sai?"
Micah sentì la rabbia assalirlo di fronte a quel sorrisetto beffardo "Se n'è andato a causa tua. Questo è tutto quello che devi sapere."

In realtà qualcosa sapeva, conosceva l'agenzia che lo aveva contattato, ne avevano parlato settimane prima, e forse con un pò di fortuna sarebbe riuscito a rintracciarlo, ma non voleva forzarlo, avrebbe atteso paziente che fosse l'amico a chiamarlo quando si fosse sentito pronto per farlo.

Tutto questo però il ragazzo davanti a lui non aveva alcun diritto di saperlo.


Kaoru iniziava a perdere la pazienza "Io non gli ho fatto niente, è lui che mi ha sedotto per soldi ..."
Micah si avvicinò e anche se era più basso lo sguardo che gli rivolse lo fece rabbrividire.
"Non gli hai fatto niente!? Abbandonarlo proprio quando aveva più bisogno di te, non è niente!?"
Kaoru scosse la testa "È successo ben 4 anni fa. Ormai è acqua passata."
Micah assottigliò ancora di più lo sguardo e la sua voce si fece ancora più dura "Per ciò che tu chiami acqua passata, ha accettato quello stupido accordo. Voleva vendicarsi e alla fine non c'è neanche riuscito ... Non gli è rimasto altro che andarsene... Era distrutto ..."

Kaoru sentì l'irritazione aumentare ricordando che ieri sera Ludovic aveva fatto sesso con la persona che aveva davanti "Cosa vorresti dire? Ieri sera non mi sembrava stesse così male ... forse non ti ha scopato come si deve?"
Micah scosse la testa e fece finta di non aver sentito l'ultima parte della frase "Stava bene? Si vede proprio che non lo conosci ... Dopo che ha parlato con te se n'è andato con un tipo poco raccomandabile. Se fosse stato in lui non l'avrebbe mai fatto"
Kaoru sentì la gelosia assalirlo e mischiarsi alla rabbia, così sputò velenoso "Cosa c'è di strano? E' il suo lavoro, è solo una p..."
Micah non gli fece finire la frase, lo afferrò per il colletto della camicia e lo scaraventò con forza contro il muro.
"Non ci provare! Ludo non è una puttana! Non ha mai fatto niente per soldi. Ha avuto diversi partner, ma sempre perché ne era attratto e cercava di colmare il vuoto..." avrebbe voluto aggiungere "che tu gli hai lasciato" ma preferì evitare "Faceva un po' il cascamorto solo perché era il suo ruolo quando lavorava al Gaijin, ma niente di più. Se osi dire ancora qualcosa contro di lui ti ammazzo!"

Kaoru vedendo la sua determinazione, capì chiaramente quanto amore ancora Micah provasse per il biondo.
Sospirò e provò a ritrovare la calma, se voleva ottenere ciò che gli interessava doveva riportare quella discussione a livelli più tranquilli. "Ho capito"
Allontanò la mano di Micah dal suo collo e spostandosi dal muro si andò a sedere sul divano sotto lo guardò sospettoso del rosso.

Kaoru riprese "Ascolta, ho bisogno di parlargli per capire. Mi ha detto che l'ha fatto per soldi, ma poi questa mattina ho saputo che le foto non le ha consegnate e non è nemmeno andato a prendere il compenso ..."

Micah sospirò, non sapeva se dirglielo oppure no, però ormai Ludovic se ne era andato e probabilmente non si sarebbero più rivisti e poi era stanco di quella assurda discussione.
Voleva solo che il moro se ne andasse e lo lasciasse in pace, però era sicuro che non lo avrebbe fatto senza aver ottenuto qualche risposta.
"Se n'è andato e non mi ha detto dove. Ha voluto tagliare tutti i ponti con il passato e ricominciare da capo. Ha accettato un lavoro da modello e non tornerà. Non è riuscito a consegnare le foto che aveva fatto perché alla fine non è riuscito ad odiarti. Non è giusto però che ti racconti altro."

Kaoru era stordito da quelle nuove informazioni: Ludo se ne era andato per sempre e lui non aveva più nessun indizio da seguire; e poi cosa significava che non era riuscito ad odiarlo?
Gli ritornò in mente quel "ti amo" appena sussurrato.
"Ma..." Kaoru cercò di chiedere altro, ma Micah non glielo permise, gli indicò la porta "Adesso vattene, non ho più niente da dirti, se non di lasciarlo in pace e accettare la sua decisione, se ancora ti importa qualcosa di lui e della sua felicità."
Kaoru si alzò dal divano lentamente e prima di uscire gli disse "Tu l'hai fatto?"
Micah non rispose, abbassò lo sguardo e Kaoru capì che in lui era in atto una lotta interiore per riuscire ad accettarla.
Però a differenza di Kaoru lui aveva ancora una speranza, Ludo gli aveva promesso di farsi vivo, ma questo non glielo avrebbe detto nemmeno sotto tortura.


Kaoru si sentiva a terra, aveva perso Ludovic e questa volta definitivamente.
Quattro anni prima quando si era allontanato da lui, sapeva che, se avesse voluto, avrebbe potuto in qualunque momento tornare.
Adesso invece era diverso, non aveva la più pallida idea di dove fosse andato e non poteva nemmeno sperare in un suo ritorno.

Una settimana sconvolgenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora