Il mio, il nostro, fantastico lavoro.

cap. 5- cosa vuoi dirmi?

ormai è passata una settimana, ho provato il più possibile a star lontano da Robertino e Carmela, ancora non riesco a perdonare i loro comportamenti: come ha osato quella interromperci? come ha osato robertino non avvertirmi della sua relazione con Annamaria?;

È ciò che mi chiedo giorno e notte, ormai prendere sonno è diventato impossibile, torna sempre alla luce la sua voce, e i miei pensieri si rabbuiano, diventano un misto tra rabbia, tristezza, paura, angoscia, malinconia....così tante emozioni che faccio fatica a riconoscerle.
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Oggi un ragazzo in sala computer ha rotto il tasto "invio", ero molto vicina al dagli una nota, per fortuna sono riuscita a mantenere la calma e a non lasciar andare tutti i sentimenti negativi repressi in questi giorni.

Stavo tranquillamente inserendo i voti delle verifiche di Dicembre, in questo periodo fa parecchio freddo, soprattutto in sala computer...persa tra i miei pensieri non mi accorsi che colui che stavo ignorando da giorni era appena entrato dalla porta.

"Mi hanno riferito che un ragazzo di prima ha rotto un tasto del computer...."
cercava conferma, guardandomi fissa negli occhi, ci misi un po' ad elaborare la risposta, anche perché ero distratta dal suo gilet di lana che indossa rigorosamente ogni giorno.

"Si, si trova nella seconda fila a destra, è il primo." dissi secca e diretta, non volevo parlargli, ogni volta che udivo la sua voce quella sensazioni tornavano a galla..

"Grazie mille, se non le dispiace lo riparo qui ed ora, almeno le faccio anche un po' di compagnia" l'ultima frase la disse con un sorriso ammiccante; precisamente cosa vuole? ancora non ha capito come mi sono sentita l'ultima volta che mi ha cacciata? che schifo di situazione, in ogni caso non penso di poter rifiutare

"Come desidera, io ora sono occupata ad inserire i voti degli studenti, basta che non mi distrae"
va bene tutto, ma se osa interferire con il mio lavoro non glielo perdonerò, ogni volta sembra succedere qualcosa che va a gravare in peggio, ho un brutto presentimento....

"Oh oh, stia tranquilla...-" ha fatto una pausa ma sembra voglia parlare ancora, cosa vuole? perché? perché mi sembra così sospetto?

"-in ogni caso, non c'è bisogno di essere così formali, professoressa Viola, è passato molto dal nostro ultimo incontro"
mi sta dando sui nervi, non voglio discutere visto che sono occupata.

"Lo so benissimo, ricordo perfettamente ogni dettaglio, non si disturbi"
più andiamo avanti col discorso, più mi manca il fiato, non resisterò ancor molto

"Mi fa piacere, sa, ho pensato molto a come l'ho salutata ed infondo mi dispiace, le chiedo perdono per il mio comportamento...anche se ric-"

"Apprezzo le sue scuse, come le ho già detto prima non voglio che si disturbi per queste cose futili, mi danno sui nervi ed in questo momento sono occupata"
si, non l'ho fatto parlare, non mi interessa, apprezzo che si sia scusato ma ha avuto una settimana per farlo, voglio sapere il motivo per il quale me l'ha riferito solo ora.

"E come le ho già detto prima io, non serve che sia così formale...-"
Il tempo di tirare su gli occhi del computer che non lo vedo più, dov'è andato? si è mosso così velocemente che neanche l'ho sentito? forse ero solo distratta...

"-Visto che ricordo la sua espressione causata dalla nostra vicinanza sopra la mia scrivania, o sbaglio?"
COME HA FATTO AD ARRIVARE AL MIO ORRECCHIO? basta. non ce la faccio più, mi mancano solo due voti ed avrò finito il lavoro, devo andarmene.....anche se non ha torto, quella nostra vicinanza mi ha mandato il cuore a mille, nello stomaco avevo più farfalle che altro, non capisco ciò che provo veramente.

"mh, non saprei, a lei è piaciuto? in ogni caso, le ho detto di non disturbarmi mentre lavoro, quindi se per per favore ripara il computer ed esce dalla stanza.."
vattene, non ce la faccio più, sento che quelle emozioni stanno tornando, non mi piace.

"beh, chissà, magari si, magari no, sarebbe meglio riprovare...comunque il computer l'ho già riparato; visto che la sto disturbando, meglio che me ne vada"
prima di uscire dalla porta mi fa un'occhiolino, le lacrime stanno tornando, cosa dovrei fare? come dovrei comportarmi? dovrei restare qui e confessargli ciò che provo o lasciare tutto al caso e vedere come va? voglio staccare da tutto.