giovedì

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pov sunoo
'sì lo so, e sono sicuro di volerla fare' affermai più che convinto. tanto tentare non costava nulla.
"fare cosa?" chiese jungwon palesandosi davanti a me. esatto sunoo fare cosa? ero sicuro che jungwon lo sapesse, più che sicuro. anche perché io quel giorno la cartella della mia radiografia non l'aveva proprio aperta. "niente wonie" gli dissi sorridendogli e accarezzandogli la guancia. "piuttosto come stai?" domandai conoscendo il vero motivo del perché jungwon fosse stato scelto come leader. e di sicuro non perché fosse il più adatto. "sunhee... è che jay si è abituato a questa situazione così facilmente, i-io non ci riesco" ammise abbassando lo sguardo. pensavo che jay in realtà fosse diverso. perché jungwon me l'aveva raccontato, mi aveva raccontato di come gli avesse promesso anche le stelle. ma evidentemente si era lasciato andare un po' troppo alla via del successo. un po' come fanno tutti, un po' come ha fatto niki. d'altronde adesso nemmeno ci parliamo. "sai non penso che jay sia veramente così, forse lo sta facendo solo per il tuo bene" risposi posandogli le mani sulle guance per scacciare le lacrime. insomma alla fine jay non era così stupido come sembrava. "sun fidati che questa situazione mi fa tutt'altro che bene" ridacchiò divertito dalla mia affermazione. l'unico che veramente pensava che jungwon fosse portato per fare il leader era proprio jay. gli altri avevano concordato con lui solo perché non avevano le palle di proporsi. ecco come sono andate realmente le cose, e di certo non potevano andare diversamente. "beh se sei convinto tu..." iniziai avvicinandomi alla porta. "senti wonie potresti non dire niente a niki di quello che hai visto nel mio computer." gli chiesi facendolo sobbalzare. "scusa sunoo io non-" lo bloccai. pensandoci l'avrei fatto anche io non gliene facevo una colpa. "lo so non ti preoccupare, poi tra poco mi operano quindi sarà tutto finito" affermai girandomi verso di lui sorridendo per rassicurarlo. anche se in realtà non ci credevo nemmeno io. "ah si! era di quello che stavi parlando al telefono prima?" domandò incuriosito. affermai facendo un cenno con la testa per troncare lì la conversazione. sinceramente mi ero stancato di mentire.

ci pensai. ci pensai davvero tanto a quello che avrei voluto dire a niki. così tanto che non seguii nemmeno un loro passo. "sun noi ci andiamo a fare la doccia prima che ci tolgano l'acqua calda, poi vogliamo sapere se ti piacciono eh!" gridò heeseung facendomi ritornare alla realtà. non avevo più intenzione di stare ancora in quella stanza. così lasciai un bigliettino sullo specchio dicendo che mi avevano chiamato per un lavoro. il che era vero, ma mancava ancora un'ora all'appuntamento. da poco mi era venuto in mente che una volta superata l'operazione avrei potuto darmi una seconda chance e iniziare di nuovo a puntare in alto. ma poi ogni volta mi ricordavo che quel sunoo non esisteva più e che sopravvivere era quasi del tutto impossibile. perché continuavo a sperare in una cosa che mai si avvererà. perché continuavo a illudermi da solo. perché il vecchio sunoo non se ne andava?

"allora ragazzi, lui, vi ha prodotto le canzoni per il nuovo album giapponese." annunciò bang pdnim ai ragazzi. mi avevano chiesto di comporre una canzone per l'album giapponese dei tomorrow by together. non avevo la minima idea del perché tra i tanti producer avessero scelto me. ma se questo mi avrebbe fatto stare lontano da loro, avrei accettato a prescindere. "tu sei nuovo vero?" mi domandò soobin, il leader, con fare cortese. gli sorrisi. odiavo conoscere persone nuove. "beh sono qui da tre anni ormai, sono il producer degli enhypen" risposi alquanto nostalgico. odiavo dover dire di essere colui che faceva andare avanti un gruppo di traditori. "oh sei tu! non ci credo ma quanti anni hai?" chiese incredulo yeonjun, o almeno credo. "ehm 23 ma perché? se non ti piace il modo in cui compongo possiamo chiedere a bangpd un nuovo producer, non voglio costringervi." dissi preoccupato. la mia musica non era arte. la mia musica corrispondeva solo all'estremo strazio che provavo quotidianamente. "cosa!? ma stai scherzando, non vedevo l'ora di lavorare insieme a te" ammise entusiasta il più grande. sospirai, troppa pressione in poco tempo. "comunque questa è la canzone che vi ho composto. si chiama 'ito'" dissi passandogli il testo insieme alla chiavetta con la base.

insomma era andato tutto normale alla fine. ma l'operazione era sabato e oggi era giovedì. ciò significava che avevo sprecato un'altra giornata evitando niki. esattamente come glielo dovevo dire?

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yo!!! comunque credo che si sia già capito come andrà a finire la storia djfjkdbs.
spero vi piaccia anche se ho alcuni dubbi su alcuni tempi verbali che ho usato djjdld
vi amo
meri
(scusate per gli eventuali errori^^)

a te che conosci l'azzurro del cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora