venerdì sera

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pov sunoo
"oh! ti ho trovato" dissi non appena trovai niki. come al solito si stava esercitando sulle nuove canzoni. il loro coreografo aveva detto che lui rispetto agli altri aveva meno resistenza per il canto. insomma in poche parole non sapeva come respirare mentre ballava. e dopo questa sottospecie di "critica" non ha fatto altro che allenarsi fino a notte fonda. "eh! ciao hyung" rispose quasi in un sussurrò. andò ad abbassare il volume della musica e prima di parlare si schiarì la voce. "perché mi cercavi?" chiese non degnandomi di uno sguardo. non avevo preparato un discorso ne tantomeno sapevo cosa in realtà avessi voluto dirgli, eppure ero li di fronte a lui. come si fa a sopprimere le emozioni? non le ho mai capite, e continuo a non capirle. mi fa così male stare con lui. ma non so cosa sia. "beh è un po' difficile da spiegare..." iniziai cercando disperatamente le parole più adatte per essere coinciso. "avanti, ti ascolto" rispose impegnato ad asciugare il sudore sulla fronte. con jungwon non mi sono fatto problemi a dirglielo, che cosa cambiava ora? perché ogni volta mi sentivo così impotente con lui? "ecco... domani mattina mi operano" sussurrai velocemente. era stato davvero difficile abbandonare il vecchio sunoo per crescere. ma alla fine non sono mai cresciuto. per quanto io ci abbia provato, non sono stato in grado di farlo da solo. "domani cosa?" chiese lui quasi retoricamente. "ma non ti eri già operato da piccolo no?" continuò non capendo. effettivamente lui non sapeva che il mio tumore si fosse espanso. lo sapeva solo jungwon, e forse anche jay. ma a lui nessuno glielo aveva detto. non che io avessi voluto dirlo a jungwon, ovvio. "beh si ma adesso il tumore si è espanso comprendendo anche parte dei polmoni" confermai abbassando il capo sentendomi fin troppo giudicato. era da tanto che non mi sentivo così, e sinceramente speravo di averlo superato. "e tu quando avevi intenzione di dirmelo? ti rendi conto che è venerdì sera e che domani mattina ti operano!" sbraitò lui buttando il suo asciugamano per terra. lo so, aveva perfettamente ragione. ma non era colpa mia, era lui che mi evitava. "senti io l'ho saputo solo ieri mattina, e poi sei tu che mi eviti sempre" sbuffai passandomi una mano fra i capelli. non mi piaceva per niente come stava andando. "una volta operato torni a produrci le canzoni, vero?" domandò distruggendomi definitivamente il cuore. lo guardai stranito, perché pensava che l'operazione fosse semplice? "beh in realtà stavo pensando di riprovare a fare il provino" risposi non del tutto sicuro delle mie parole.
"perché sei così egoista?"
"cosa?"
"perché cazzo sei così egoista!"
"niki che cazzo stai dicendo"
"se fossi stato un egoista tu non avresti nemmeno debuttato"
"ammettilo, avanti! dillo che ti vuoi vendicare"
"non ho alcuna intenzione di vendicarmi"
"ah no? e allora perché vuoi smettere di essere il nostro producer!"
"non voglio sprecare questa opportunità"
"certo, a chi vuoi darla a bere. dillo che lo stai facendo apposta!"
"cazzo niki! ho sacrificato il mio fottutissimo sogno solo per portarti sul palco e questo è il ringraziamento?"
"senti vaffanculo sunoo, nessuno te lo aveva chiesto"
"vuoi sapere una cosa niki, il coreografo ha ragione. non sei proprio capace a cantare mentre balli"

non me l'ero immaginata così la nostra conversazione.

a te che conosci l'azzurro del cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora