Arrivata a Volterra - una piccola città in Toscana, in provincia di Pisa, molto nota per la sua storia e soprattutto per la storia di San Marco, il quale si narra abbia cacciato i vampiri dalla città, salvando la popolazione, ma evidentemente qualcuno era sopravvissuto - l’autista mi lasciò davanti alla casa dei ragazzi - era una piccola villetta a 3 piani con i muri color ocra, circondata da un piccolo, ma elegante giardino - e suonò al campanello. Appena la porta si aprì una donna di mezza età bionda, austera, che sembrava provenire da un’altra epoca, il che probabilmente è vero, mi sorrise e mi chiese “Chi è? Chi sei?” “sono Claire, tu sei Elisa giusto?” “si, ti mando i ragazzi ad aiutarti con le valigie, benvenuta, nella nostra umile dimora, sentiti come a casa tua e se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere”.
Arrivarono i ragazzi e mi aiutarono a portare i bagagli dentro, aiutandomi a portarli nella stanza degli ospiti. Marco, era un ragazzo bellissimo, quando lo vidi il mio cuore si fermò, un brivido mi percorse la schiena, non avevo mai provato prima quella sensazione, eppure quel ragazzo con gli occhi color nocciola e i capelli quasi biondi, riusciva a farmela provare e a stregarmi totalmente. Davide, aveva i capelli neri e gli occhi come il fratello, ma aveva l’aria innocente e buona, che non avrei mai accostato a un vampiro di antico e nobile lignaggio, quali erano loro due.
Li salutai presentandomi “Ciao io sono Claire” “Piacere io sono Marco” “io Davide, scusa ma devo andare, ci vediamo a cena, ti lascio con mio fratello”, se ne andò , senza aggiungere altro e io Marco riiniziammo a parlare “questa sarà la tua stanza, là in fondo al corridoio c’è il bagno, davanti alla mia camera, così se hai bisogno di qualcosa sai dove trovarmi”, disse facendomi l’occhiolino, “grazie, sembri gentile” “in che senso sembro gentile, non sono mica un mostro?”, mi sentii un po’ in imbarazzo per quella gaffe e quindi mi affrettai a dire “nulla scusa”, arrossendo vistosamente, e lui se ne accorse subito “non arrossire, anche se quando arrossisci sei molto carina”
La cosa non mi piaceva per nulla, lo trovavo carino, ma che lui ricambiasse era troppo, eppure desideravo che lui rimanesse lì con me, eppure avrei dovuto ucciderlo, averne paura, ma mi sentivo protetta e felice, quando mi specchiavo nei succhi occhioni che sembravano quasi fatti di cioccolato e ispiravano fiducia, una fiducia che non avevo mai dato a nessuno.
Vedendo che mi ero paralizzata a pensare si avvicinò a me e mi strinse tra le sue braccia, un abbraccio caldo e confortevole, che non volevo sciogliere mai più. Lui subito iniziò nuovamente a parlare, facendomi notare le mie debolezze “ti batte forte il cuore”, senza accorgermene, quasi meccanicamente risposi “è la prima volta, non so perché” “anche a me batte così da quando sei arrivata” “eppure non lo sento” “fidati che è così” “ok, mi fido perché sei tu”, dissi posandogli un dolce bacio sul collo. Poi mi domandò una cosa che mi lasciò senza parole e mi stupì tantissimo, ma in maniera stra positiva “stasera ci vieni a cena fuori con me, dolcezza?” “non è professionale non trovi?” “perché parlarci nell’orecchio e abbracciarci così lo è?”
Detto questo sfiorò le mie labbra con le sue e poi mi diede un bacio dolcissimo, che terminò quando sentimmo un rumore provenire dalla porta, anzi per la precisione un boato, che presagiva nulla di buono.
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La Cacciatrice e il Vampiro
VampireSe la regina dei cacciatori e il nipote del comandate dei vampiri si innamorassero in un solo sguardo? e se a lei fosse ordinato di ucciderlo? Beh... non voglio svelarvi troppo... sarà una storia piena di colpi di scena... misteri... e sentimenti...