La prima notte insieme

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Arrivati in camera, mentre era disteso sopra di me, notai che stava prendendo qualcosa dal comodino e la cosa mi incuriosì a tal punto che gli chiesi cosa stesse facendo e lui con calma mi rispose "nulla piccola, ho solo paura che tu possa farmi del male", allora, vendo che stava prendendo delle corde, lo implorai di non legarmi e gli giurai che non avrei mai potuto fargli del male. Lui a quel punto continuando a legarmi mi disse: "Claire, io ti amo ma finchè non sono sicuro che mi ami anche tu e che non potresti mai farmi del male non voglio rischiare", a quel punto con le lacrime agli occhi gli chiesi come avrei potuto dimostrargli che lo amavo davvero e che ci tenevo alla sua vita, più che alla mia, lui allora baciandomi mi rispose che solo il tempo lo avrebbe convinto.

Allora continuando a baciarmi, cosa che mi fece venire i brividi e battare fortissimo il cuore, mi prese i paletti e le armi che tenevo nei vestiti, si alzò lasciandomi spaesata e li butto fuori dalla stanza in mezzo al corridoio, chiudendosi poi la porta alle spalle e tornando a letto al mio fianco.

Dopo essere tornato mi slegò e si distese sopra di me continuando a baciarmi dolcemente e facendomi tremare di piacere ma non solo. Allora si fermò e mi chiese come mai tremassi, allora con la semplicità e la spontaneità, quasi di una bimba, gli risposi "amore, ho tanto freddo, sei ghiacciato.... non è che avresti delle coperte?", lui si alzò e mi andò a prendere delle coperte nel suo armadio e mi chiese con stupore "come mi hai chiamato?". Quasi intimorita gli chiesi se la cosa lo avesse infastidito e lui con dolcezza mi disse: "pensavo che quelle come te non chiamassero amore, un mostro come me, comunque tranquilla anche io ti amo piccola cacciatrice, ammazza vampiri", allora per rassicurargli gli risposi sinceramente che anche io lo amavo e che quando lo gurdavo mi sentivo indifesa e debole, il mio cuore quando lo avevo vicino batteva da impazzire e le gambe sembravano fatte di burro fuso. Lui sorridendo mi passò le coperte, stendendole sopra al mio corpo.

Sapevo che se i cacciatori avessero scoperto la nostra relazione avrebbero messo una taglia sulla mia testa ma non mi importava perchè sapevo che lui mi avrebbe difeso esattamente come io avrei fatto con lui.

Appena appoggiai la testa sul suo petto mi tranquillizzai e mi addormentai per la prima volta tranquilla e serena come non lo ero mai stata.


La Cacciatrice e il VampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora