WHAT IS IT GOOD FOR?

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20th December
🎄

"Sei indecente." sputò Harry, mentre guardava Louis avvicinarsi.

"Queste, Harold," cominciò Louis, facendo un cenno con la testa alle sette scatole di lucine che stringeva al petto, "Sono il simbolo. Non è Natale senza le lucine!"

"E sarebbe Natale anche se non avessi comprato l'intero reparto di ghirlande."

"Se non stai zitto ti minaccerò con il vischio." lo mise in guardia, disponendo ordinatamente le scatole nel carrellino che avevano raccattato all'entrata. (E per cui avevano litigato perché non era giusto che dovesse essere Louis a trascinarselo dietro.)

Harry alzò le mani in segno di difesa, scrutando lo scaffale davanti a sé. C'erano così tanti cappelli e fermagli e qualunque cosa in stile natalizio - era davvero una pigna quella? - che si chiese perché si fosse fatto trascinare senza opporre resistenza. (E Louis lo vide arricciare il naso. Non ebbe neanche la lucidità di interpretare quel gesto perché era davvero carino e si sarebbe ricoperto di menzogne se lo avesse negato.)

E dovette tenersi impegnato per non saltargli addosso e avvolgere le dita in quei riccioli. (Harry lo avrebbe odiato anche di più e non ci teneva a peggiorare la situazione, grazie tante.)

"Ti piacciono?" gli chiese Louis, facendo qualche passo per posizionarsi accanto a lui, attento a non sfiorarlo.

"A te piacciono?" domandò invece Harry, e Louis capì che mai Harry avrebbe ammesso qualcosa in sua presenza.

"Sì, sono teneri." rispose Louis guardandolo, e pregò affinché Harry non si voltasse per incrociare il suo sguardo perché non lo avrebbe retto.

"Sei imbarazzante."

Louis si mise in punta di piedi per raggiungere un cerchietto dotato di foglie di plastica e neve in batuffoli di cotone, (realizzò che, soffermandosi sulla descrizione dell'oggetto, questo assumeva un'aria tutt'altro che tenera,) e si piazzò davanti ad Harry. "Provalo."

"Te lo puoi scordare!" esclamò Harry, indietreggiando di scatto e colpendo un bambino che correva alle loro spalle con le sue gambe da spilungone.

"Secondo me ti sta bene."

"Ti ho dato un appartamento per pagarlo insieme, non per farmi indossare oggetti equivoci."

"Il fatto che ci sia una foglia non vuol dire che sia equivoco."

"Dipende da quale tipo di foglia." ribatté Harry, e Louis capì quanto si stesse sforzando per tenersi lontano da quel cerchietto.

"Tu provalo, ti guardi e lo togli subito. Devi tenere dietro questi cosi." ne approfittò per sfiorargli un riccio e non voleva più togliere la mano da lì ma dovette spostarla. Si sentiva così patetico. "E poi quel sito ti ha scelto come mio coinquilino ideale, perciò se piace a me dovrà piacere anche a te."

"Non era un test della personalità, Louis."

"Cazzo, provalo e basta." e glielo mise sul capo, sistemandoglielo dietro le orecchie e assicurandosi di non fargli male.

Solo che.

Erano parecchio vicini.

Louis poteva sentire il suo respiro soffiargli sul naso, e Harry non distoglieva lo sguardo dal viso di Louis e si stava mordendo le labbra e Louis era davvero, davvero tanto frustrato.

E i suoi ricci, cazzo, Louis ne era ossessionato.

"Ecco fatto." si guardò intorno, e a quanto pare i dipendenti di quel negozio avevano un intelletto di cui vantarsi, perché proprio di fronte c'era lo scaffale degli specchi. Perciò prese solo Harry per le spalle e lo fece voltare. Non si trattenne nemmeno dal mettersi in punta di piedi, (gli avrebbe tagliato quelle gambe, un giorno,) e poggiare il mento sulla sua spalla. Si sarebbe giustificato più tardi. "Allora?"

All I Want For Christmas Is A New Fish || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora